Brics: l’asse economico del mondo si sposta sempre più ad Est

Mercoledì, 08 Luglio 2015 07:59
 
edd291d897f85cf9966326c25039c898_XL
E’ un momento storico per gli equilibri economici mondiali. Mentre in Europa si comincia a tremare per il futuro incerto di Atene della stessa Europa Unita e dell’euro, l’asse economico del mondo si sposta sempre più ad Est.
La città russa Ufa è pronta ad accogliere i vertici dei Paesi Brics e dell’Organizzazione di Shangai (SCO) dall’8 al 10 luglio, dove i temi affrontati saranno l’economia, il caso greco, ma anche sicurezza e terrorismo. All’evento sarà discussa anche la questione dell’adesione dell’Iran. Un doppio appuntamento dove sarà presente tutto il mondo, escluso l’Occidente.
La decisione di ammettere Teheran alla SCO (Shanghai Cooperation Organization) attenderà l’eventuale azzeramento delle sanzioni internazionali al termine del processo negoziale sul discusso programma nucleare iraniano. Lo ha detto il consigliere del presidente russo Yuri Ushakov ricordando che l’Iran, al pari del Pakistan, ha chiesto nel settembre del 2014 l’adesione formale all’organismo di integrazione politico, militare ed economica che comprende Russia, Cina, Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan.
Inoltre sta per essere lanciata la Banca di Sviluppo dei Paesi Brics, sempre più forti e appetitosi per i Paesi in crisi economica. Putin guida i Brics verso un nuovo ordine mondiale, forse è il momento giusto per la Grecia, come anche altri Paesi in difficoltà economica, di riavvicinarsi alla Russia, invece di imporre contro Mosca stupide sanzioni. Sputnik Italia ha raggiunto per una riflessione Tiberio Graziani, presidente dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (l’IsAG), direttore della rivista “Geopolitica” che viene in seguito:”Putin guida i Brics verso un nuovo ordine mondiale, forse è il momento giusto per la Grecia, come anche altri Paesi in difficoltà economica, di riavvicinarsi alla Russia” ha detto Graziani.
E’ un evento di un’importanza storica. In un periodo di grande crisi finanziaria ed economica per alcuni Paesi, in particolare la Grecia, il fatto che venga fondata una banca, dedicata allo sviluppo delle infrastrutture è veramente un fenomeno di portata storica. Le banche per le infrastrutture sono quelle che danno poi la spinta a tutte le economie che ne fanno parte, in questo caso le economie dei Brics. Bisogna ricordare che c’è anche la Banca di sviluppo della Cina. Questo vertice Brics presieduta dalla Russia  ha un’importanza anche dal punto di vista geopolitico: come si sa con le sanzioni si è tentato di relegare la Russia in un angolo, ma ciò non è avvenuto. Questo vertice così importante assieme alla fondazione di una Banca assume un’assoluta rilevanza.
Con la realizzazione di vertice Brics e dell’Organizzazione di Shangai per la cooperazione (SCO), due grandi eventi, vediamo la perdita di centralità del cosiddetto Occidente, sia in termini economici che in termini geopolitici. Il fatto che i due vertici si svolgano nello stesso periodo assume un significato di rilevanza mondiale. Molto probabilmente, tornando al discorso della Grecia, si può anche ipotizzare che Paesi in grandi difficoltà economiche possano rivolgere le loro speranze a questi nuovi aggregati geoeconomici.
Sul piano teorico è veramente possibile che la Grecia si rivolgerebbe i per un aiuto alla Russia o ai Brics.  Non soltanto però la Grecia, ma anche tutti quei Paesi che vivono una grande sofferenza economica e finanziaria potrebbero farlo. Chiaramente c’è uno spostamento dell’asse da Occidente verso Oriente e bisogna tenerne conto. I Paesi più sensibili  molto probabilmente troveranno le opportune prassi per aderire in maniera diretta o indiretta a questi aggregati.
Per l’Italia la cooperazione con i Paesi Brics aprirebbe un nuovo fronte, quello del rafforzamento dell’opzione bilaterale. L’Italia è stata schiacciata sull’opzione multilaterale, vale a dire che è entrata nel contesto internazionale principalmente però nel quadro della politica statunitense. Il fatto che esistano nuove aggregazioni geopolitiche ed economiche potrebbe permettere all’Italia di riguadagnare dei gradi di libertà. L’Italia peraltro ha dei rapporti molto buoni con tutti i Paesi Brics, solamente con alcune problematiche per quanto riguarda l’India, ma non sul piano economico, bensì per motivazioni relative ai due marò ancora sotto processo.
Un altro elemento di grande importanza è l’adesione dell’Italia alla Banca Internazionale Cinese.
Brics: l’asse economico del mondo si sposta sempre più ad Estultima modifica: 2015-07-11T13:53:32+02:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo