Giornata storica per il movimento No Tav

I comuni della Val di Susa non si sottomettono ai diktat della politica piemontese e il campeggio No Tav itinerante porta con sè importanti decisioni politiche a Bussoleno

 di Gabriella Tittonel

Pietra miliare quella posta ieri nella più che ventennale storia del movimento no tav, sul confine tra i comuni di Bussoleno e Susa, in località “Isolabella”.

 

Qui infatti si è tenuto uno specialissimo consiglio comunale, indetto dal sindaco bussolenese Anna Allasia, al quale hanno aderito ventitre comuni della Valle, tutti uniti da uno stesso impegno, quello della adesione ad una delibera, approvata, nel corso del consiglio dai consiglieri di maggioranza e minoranza di Bussoleno e questo sui terreni che, secondo i progetti redatti dall’LTF, dovrebbero essere espropriati per diventare area di interconnessione fra la linea ferroviaria attuale e quella in progetto della stazione internazionale di Susa.

“Un progetto questo dichiarato prioritario, importante, ma senza tener conto delle istanze della popolazione e questo determinando soppressione delle linee ferroviarie attuali, con danni economici e impatti ambientali notevolissimi…. il no a tutto questo non è un lusso ma un passaggio ineludibile e quindi deliberiamo l’assoluta contrarietà all’ipotesi di nuove linee, sottolineiamo il nostro no alle compensazioni, trattandosi invece di opere necessarie da anni” – così ha sottolineato il primo cittadino Allasio.

“Dicevano che su quest’opera la Valle di Susa fosse ormai pacificata, ma le elezioni hanno dimostrato il contrario, il compito dell’osservatorio è fallito, da soggetto tecnico è diventato politico … le compensazioni così “barattate” non le vogliamo , ospedali, scuole sicure, sono un nostro diritto… dove ci saranno proteste noi amministratori ci saremo, con spirito di unione e collaborazione…. Sono pronto al dialogo, ma non con Virano, certo è difficile trovare degli interlocutori, perché la politica torinese è in una fase di rimbecillimento.. come si fa, con i problemi attuali, sostenere un’opera inutile come quella del tav?” – così ha ribadito con forza il sindaco di Susa Sandro Plano.

Dopo il suo numerosi altri interventi di sindaci ed amministratori si sono susseguiti: per tutti l’impegno assunto è ora quello di portare all’approvazione la delibera in tutti i consigli comunali.
Intanto, mentre Susa lo ha già fatto, anche Condove vuolerevocare la nomina del tecnico nell’Osservatorio. E in questo aria nuova, portata dai tanti nuovi amministratori, a settembre si dovrebbe concretizzare la nascita dell’Unione dei Comuni della Bassa Valsusa.

G.T. 23.07.14

Giornata storica per il movimento No Tavultima modifica: 2014-07-23T21:27:24+02:00da davi-luciano
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