Libertà fondamentali degli appartenenti alla Forze Armate e di Polizia sempre più a rischio.

il premio all’obbedienza cieca, meno male la democrazia ora è salva da quei terroristi dei forconi….

 
Le severe norme comportamentali a cui sono soggetti gli operatori di polizia e delle forze armate potrebbero riflettersi, come al solito, sul cittadino?
E’ recente la notizia che qualche potente vorrebbe monitorare la fedeltà allo stato da parte dei militari, ovviamente di ufficiale non c’è nulla, questa notizia è uscita fuori subito dopo le manifestazioni di solidarietà degli operatori di polizia in varie parti d’Italia nel corso delle manifestazioni del 9 dicembre.
 
Parlando di questo e d’altro con alcuni appartenenti alle forze armate, che contrariamente a quanto si possa pensare percepiscono la realtà nascosta di questo paese, vengo a sapere che le normative che riguardano la loro libertà d’espressione sono sempre più limitate; si era cominciato con la riforma totale del Testo Unico delle Leggi per i Militari che aveva introdotto molte limitazioni di “movimento” per terminare con una recente disposizione che li obbliga a non confrontarsi sui social forum e sul web in veste ufficiale, naturalmente tutto è giustificato da motivi di sicurezza e di immagine delle istituzioni. Insomma dopo anni di discussioni on line di punto in bianco hanno dovuto rimuovere dal web il loro status per evitare problemi, non volendo presentare formale richiesta scritta alla propria amministrazione con il ragionevole dubbio di poter essere controllati ancora di più.
Si trovano quindi costretti a nascondersi dietro nick quando prima potevano discutere liberamente con tutti, per evitare quella che pare essere un’ulteriore forma di controllo.
 
L’ultima in ordine di tempo è una circolare dello SM Difesa che riguarda oltre ai militari anche la Polizia di Stato, regolamenta la corresponsione a tutti gli operatori delle FF.PP. e delle FF.AA. di un compenso annuo, elargito normalmente per premiare la produttività (!!!!) e che da quest’anno verrà corrisposto solo ai chi si trova ad essere valutato con il giudizio massimo. Moltissimi destinatari di tale fondo ora quindi saranno esclusi, circostanza credo giustificata dai doverosi tagli alla spesa. Vengo a sapere che tale norma/disposizione, pur apparendo del tutto legittima di fatto lede ulteriormente le libertà fondamentali dei vari operatori di strada in quanto ora il premio in denaro non è più correlato all’efficienza ed alla produttività bensì all’obbedienza cieca, infatti le valutazioni di merito fatte dai superiori non sono certo oggettive bensì esclusivamente soggettive del superiore diretto e tra l’altro insindacabili.
 
Questo comporta che chi non aderisce(obbedisce) anima e cuore al sistema si vedrà escluso da tale compenso, pur lavorando ugualmente o anche più di altri, altro che premio di produzione.
Non c’è da sorprendersi se qualcuno si VERGOGNAdi appartenere a tali istituzioni e altri attuino ogni azione possibile per far valere i propri diritti ed opinioni.
 
Mi viene da pensare che questi non sono altro che pochi mattoncini di un quadro normativo che si sta costruendo al fine di controllare come burattini gli operatori di tale settore, non mi meraviglierei se in un futuro non molto lontano gli venisse negata anche la possibilità di partecipare a discussioni sui social forum o peggio.
Il tutto per il bene di chi? Non per il loro ed ancor meno per i cittadini che si vedrebbero ridotte le possibilità di dialogo con i propri protettori.
 
La dignità e la libertà di ogni operatore/operatrice delle FF.AA. e FF.PP. vale un una tantum?
Insomma pare che un vecchio motto: “Usi obbedir tacendo e tacendo morir” valga ancora più di prima.
Libertà fondamentali degli appartenenti alla Forze Armate e di Polizia sempre più a rischio.ultima modifica: 2014-01-15T08:12:49+01:00da davi-luciano
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