Dall’assemblea popolare: 7 e 8 dicembre scarponi e bandiere pronte!

editorialepost — 27 novembre 2014 at 11:30

IMG_3210 Vecchi scarponiIeri sera al Palanotav di Bussoleno si è svolta l’assemblea popolare del movimento per decidere sulle prossime date di mobilitazione. Numerosa la presenza dei No Tav che hanno condiviso la valutazione, e la sensazione,  che molte cose stanno procedendo per il meglio poiché sempre più chiaro appare alla popolazione quale truffa colossale sia il Tav.

Se i numeri e i dati parlano chiaro,  pensiamo alla campagna #creditoesaurito, dall’ altro sappiamo bene che presto potrebbe essere di nuovo  tempo di indossare gli scarponi e proteggere il territorio da ulteriori devastazioni. Nell’ indefinitezza dei tempi che verranno,  ciò che dà forza a tutti oggi è come lo slogan “si parte e si torna insieme” non sia rimasto tale e abbia saputo, nell’ ultimo anno e mezzo di attacchi da parte della Procura e dello Stato, trasformarsi in solidarietà concreta, per Chiara, Claudio,  Niccolò e Mattia e per oltre i mille attivisti indagati dai solerti pm torinesi.

Se in proporzione, quindi, la Valle di Susa risulta la popolazione più indagata sul territorio italiano, dall’ altro possiamo anche affermare quanto essa sia attiva e pronta a rilanciare una due giorni di lotte nelle date del 7 e dell’ 8 dicembre.

Per il 7 dicembre l’assemblea ha deciso per una fiaccolata di valle che partirà da Susa alle ore 21, mentre per l’8 l’appuntamento sarà pomeridiano, verso le 14, in Clarea.

Si è fatto altresì un punto sul processo a Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia confermando come in caso di condanne il movimento darà prontamente una risposta.

Una parte ampia dell’ assemblea è stata invece dedicata ai tagli che Chiamparino e la giunta stanno preventivando su sanità,  scuole e trasporti, a fronte di un debito di bilancio che supera gli 11mld di euro, questi tagli andranno ad impattare fortemente sui territori, un esempio ne è la chiusura del punto nascite di Susa. Dopo la mobilitazione dei giorni scorsi si rilancia l’iniziativa sul territorio nella consapevolezza che se non siamo noi a difendere la nostra salute e i nostri territori,  il Tav insegna,  nessuno lo farà per noi.

Quindi scarponi e bandiere pronte, è tempo di lotta!

Stanno bruciando le api in Italia! Rischio estinzione

In questo articolo farò un breve riassunto della situazione su quello che sta succedendo in Italia, precisamente nel settore dell’apicoltura, questo per coinvolgere molte più persone, non solo apicoltori ma anche agricoltori, naturalisti, animalisti, biologi, ricercatori, entomologi
e semplici civili. Questo perché ci serve aiuto da tutti e tutti devono essere informati. Stanno cercando di distruggere pure le api, per portare alla paralisi e all’estinzione la produzione agricola Italiana. Oltre ai metalli pesanti per intossicare la popolazione, stanno immettendo nell’ecosistema parassiti e insetti che stanno distruggendo tutto. Olive, Castagne, Noci, Aranceti, Meleti, ed adesso pure gli alveari, fonte primaria della Vita per le piante. Senza le Api l’uomo si estinguerà, e siamo arrivati quasi alla fine. [Vedi ONU denuncia le scie degli aerei] Dal 12 Settembre si è scoperto di aver importato un nuovo parassita delle api, originario dell’Africa, chiamato Aethina Tumida o Piccolo Coleottero degli Alveari (da ora in poi per abbreviare chiamato AT) trovato in alveari nei pressi del porto navale di Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria. Il parassita si nutre di polline e miele e ne causa la fermentazione, invalidandone la vendita. La Regione Calabria è intervenuta emanando un decreto in cui ordina la bruciatura dell’intero apiario, cioè se in un’arnia viene riscontrata la presenza di AT anche tutte le altre nello stesso luogo, quindi nello stesso apiario, devono essere distrutte. Una sola arnia di api può contenere dalle 50 alle 100 mila api. Il ciclo biologico del coleottero consiste nell’entrare nell’alveare dove tramite una particolare comunicazione riesce a farsi nutrire dalle api, dopo depone le sue uova dalle quali dopo pochi giorni nascono le larve che escono dall’arnia e cadono nel terreno circostante dove si trasformano insetto adulto completando il ciclo. Ma si dice che possa completare il ciclo biologico anche all’interno di frutta e verdura in decomposizione. L’AT ha colonizzato molti apiari e si sposta volando anche a 15-20 km di distanza attirato dall’odore di altre arnie. La procedura di eradicazione sta nel sigillare gli alveari, accatastarli e bruciarli, dopodiché viene arato il terreno e cosparso di pesticidi anti-larvali. Ad oggi la zona rossa si allarga coinvolgendo anche la Sicilia dove i roghi continuano, anche se l’eradicazione è risultata inefficace. Gli alveari distrutti ammontano ad oltre 2500, e le istituzioni promettono di risarcire gli apicoltori, ma alle promesse si ha poca fede. Noi apicoltori ci aspettavamo da anni che prima o poi questo parassita sarebbe arrivato, ma le autorità sanitarie non hanno preso provvedimenti di prevenzione e inoltre a molti di questi veterinari manca la competenza di base nel settore apistico. Non si è studiato se il coleottero porti o no al collasso gli alveare, negli Stati Uniti, in Canada e Australia ci convivono, noi stiamo sterminando senza capirci nulla. Stiamo portando all’estinzione l’ape italiana (Apis Mellifera Ligustica Spinola) e questo si rifletterà sulle produzioni agrarie. Le api sono importanti per l’impollinazione quindi per la frutta, per la verdura e per l’erba medica di cui si nutrono gli allevamenti di bestiame. Siamo tutti coinvolti! Concludendo bisogna creare un punto della situazione, perché cominciano anche a sorgere i primi pensieri di nascondere il coleottero a causa dell’incompetenza delle autorità sanitarie che continuano a bruciare gli alveari. Gira voce che sono stati gli apicoltori ad autodenunciarsi, ma sappiamo anche di molti altri che sono stati costretti a bruciare perché sono intervenuti i militari. Dobbiamo fermare questa strage! Oltre AT quest’anno è entrata e si sta espandendo anche la Vespa Velutina che sta creando disagi in Liguria e Piemonte perché si nutre di api e sta spopolando migliaia di alveari e questo è un’altro segno di mancanza di prevenzione in Italia. Vi prego di condividere questa notizia, in pubblico, nei gruppi e anche al di fuori di Facebook. Grazie anche da parte delle api. vedi anche le pagine dell’IZS: Aethina tumida. Situazione epidemiologica ; Scheda informativa e protocollo diagnostico Grazie ad Apicoltura Sostenibile per queste informazioni!

http://www.dionidream.com/stanno-bruciando-le-api-italia-rischio-estinzione/
– See more at: http://terrarealtime.blogspot.it/2014/11/stanno-bruciando-le-api-in-italia.html#more

Ecco come si muore in Italia di razzismo

era troppo indigeno per aver diritto a solidarietà??????
Era disoccupato e la nostra amata costituzione dice che il lavoro nobilita l’uomo, se sei senza devi crepare è il sottotitolo??????

Era troppo italiano per aver diritto ad una casa???? E non è un caso isolato, ma queste morti sono continue E CENSURATE.
Alla faccia dell’eguaglianza, poteva essere vostro padro o vostro nonno.

SOCIETA’ CIVILE EH????

Verona, muore di stenti nell’auto che era diventata casa sua: 60enne ritrovato da un passante
Viveva nella macchina abbandonata sotto al condominio in cui abitava un tempo: Luigi, detto Toni, aveva perso il suo lavoro di idraulico e poi la casa. Era molto conosciuto e in tanti lo aiutavano. Raccolta fondi per garantirgli un funerale

La Redazione 27 Novembre 2014

Si è spento a 60 anni, in quell’auto che ormai era diventata casa sua. Risale alle 13 di mercoledì l’ultimo decesso provocato dall’estrema povertà. Un senzatetto veronese, Luigi detto “Toni”, se n’è andato sul sedile davanti della macchina posteggiata in via Scuderlando, tra la Zai e Borgo Roma. A rendersi conto dell’uomo, che pareva addormentato, è stato un passante che quando si è avvicinato al mezzo e ha provato a bussare non ha notato alcuna reazione. Ha composto così il 113 e il 118. Ma per l’uomo non c’era già più nulla da fare.

Era conosciuto, “Toni”: una prima vita passata a fare l’idraulico e una seconda passata a vagare per le strade, cercando un po’ di conforto in quei veronesi che lo salutavano e gli parlavano. Tanti lo rincuoravano e gli offrivano aiuto. Qualche spicciolo per mettere insieme il pranzo al sacco. Aveva preso possesso di un’auto abbandonata proprio sotto alla sua ex abitazione. Il 60enne aveva perso prima il lavoro e poi la casa, un appartamento al primo piano in un condominio di via Scuderlando. Non sono serviti molti rilievi, da parte degli agenti delle Volanti che poi hanno chiamato la Scientifica, nel scoprire che l’ultimo periodo di stenti gli era stato fatale. Hanno ritrovato il suo “letto”, composto da un telo di nylon che serviva a riparare parzialmente dal freddo l’auto. Su disposizione del pm di turno la salma è stata trasferita nelle celle mortuarie del Policlinico di Borgo Roma per accertare con sicurezza le cause del decesso. Una signora, come spiega L’Arena, avrebbe già fatto partire una piccola raccolta fondi per trovare i soldi e garantire a Toni un funerale.

http://www.veronasera.it/cronaca/verona-muore-stenti-auto-era-diventata-casa-sua-sessantenne-ritrovato-passante-27-novembre-2014.html

La Russia introduce la castrazione chimica per i pedofili

la Russia di Putin è proprio un regime totalitario, ha la fissa della famiglia e di tutelare i bambini.
Come disse Vendola, i bambini non possono sapere cosa non piace loro, se non lo provano (riferito al sesso) e Vendola è un politically correct per cui ha ragione a prescindere

Il parlamento russo ha approvato una legge sulla pedofilia in prima lettura. Da ora chiunque sia trovato colpevole di crimini sessuali contro i bambini sotto i 14 anni sarà sottoposto alla castrazione chimica, mentre i molestatori recidivi subiranno l’ergastolo.
 
In base alla nuova legge, la decisione d’effettuare una castrazione chimica obbligatorio sarà presa in seguito ad un esame di uno psichiatra forense su richiesta del tribunale, che può anche provvedere ad altre misure mediche, ha spiegato all’Itar-TASS il deputato Dmitry Vyatkin.
 
“Non sarebbe saggio limitare le misure mediche alla sola castrazione, dato che in alcuni casi potrebbe non bastare”, ha detto.
 
Allo stesso tempo, alcuni dei colpevoli possono fare domanda per una castrazione chimica volontaria, anche se la vittima è sopra i 14 anni. Questo può aiutarli ad ottenere degli sconti di pena se stanno già affrontando una detenzione, o ad ottenere una sentenza più mite se sono ancora sotto processo. Comunque, in quest’ultimo caso la decisione finale verrà rimessa al tribunale.
 
La legge cancella anche le sentenze sospese o rimandate per quanti sono stati riconosciuti come colpevoli di crimini sessuali contro minori di anni 14. Da questo momento essi possono chiedere uno sconto di pena solo dopo aver scontato almeno l’80% della loro detenzione.
 
La nuova legge risponde alle crescenti preoccupazioni della popolazione riguardo le violenze sessuali contro i minori nella società russa.
 
Almeno 1300 bambini russi hanno sofferto di abusi sessuali con violenze nel 2008 ed altri 5233 hanno sofferto di atti sessuali non violenti, secondo Anton Belyakov, deputato del partito “Una Sola Russia”. Belyakov era tra quanti esigevano pene più severe per i pedofili, dal momento che il 97% ripetono le loro violenze dopo essere stati liberati.
 
Il deputato di “Russia Unita” Tatyana Yakovleva sostiene che il numero di crimini sessuali contro i minori è cresciuto di venti volte dal 2005.
 
“I pedofili sono persone malate e pericoloso che non saranno mai pieni membri della società, ed è per questo che il nostro obiettivo è di proteggere le persone sane, i nostri bambini, che hanno la propria vita davanti a sè”, ha detto a RIA Novosti.
 
Le precedenti leggi sui crimini sessuali contro i giovani erano più lievi, con le pene più dure fra gli 8 e i 15 anni di detenzione.
 
E, come dimostrato dalla prassi legali, molti pedofili hanno ricevuto sentenze di 3 o 4 anni nella maggior parte dei casi.
 
Ormoni al salvataggio
 
La procedura di castrazione chimica è ottenuta usando il farmaco Depo-Provera, che contiene progesterone sintetico.
 
L’ormone femminile progesterone abbassa i livelli della sua controparte maschile, il testosterone, l’ormone responsabile del desiderio sessuale, riducendolo effettivamente ai minimi termini.
 
La comunità scientifica non si trova d’accordo sulla capacità del farmaco di bloccare il desiderio di abusare di un bambino da parte di un pedofilo, mentre ha effetti collaterali che includono la depressione, la fatica, il diabete, e i coaguli di sangue che, di certo, non sono parte della pena.
 
Traduzione da RussiaToday a cura di Filippo Bovo
 
 
 

ABHKAZIE VS GEORGIE. POUTINE S’ATTAQUE A NOUVEAU AU NOUVEL ORDRE MONDIAL !

Luc MICHEL pour PCN-INFO/

Avec Abkhazia News – PCN-SPO – Lucmichel.net/ 2014 11 27/

http://www.scoop.it/t/pcn-spo

https://www.facebook.com/PCN.NCP.press.office

PIH - LM accords russo abkhazes (2014 11 27) FR

Après la Crimée, le président russe Poutine s’attaque à nouveau au Nouvel Ordre Mondial.  Le nouvel Accord russo-abkhaz est « une menace pour la sécurité régionale » dit la diplomatie sous contrôle atlantiste de l’UE …

 C’est tout l’Ordre post-soviétique en Eurasie depuis l’implosion de l’URSS – la « plus grande catastrophe géopolitique du XXe siècle » a dit Poutine – et la destruction de la Yougoslavie par les Occidentaux qui est remis en question depuis le référendum d’autodétermination de la Crimée et de Sébastopol, suivi de leur retour à la Russie. Depuis cette défaite immense de la « Russie géopolitique » – ce qu’était aussi l’URSS – la Russie a sans cesse reculé. « C’est terminé. La Russie est de retour ! » écrivais-je en mars dernier. Le nouvel Accord russo-abkhaz s’inscrit dans cette révolution géopolitique !

 # Sur le précédent de la Crimée, première remise en cause du Nouvel Ordre Mondial :

 * REVOLUTION GEOPOLITIQUE. LES ONZE JOURS QUI ONT CHANGE L’ORDRE POST-SOVIETIQUE : LA CRIMEE EST RUSSE !

Sur http://www.lucmichel.net/2014/03/18/lucmichel-net-revolution-geopolitique-les-onze-jours-qui-ont-change-lordre-post-sovietique-la-crimee-est-russe/

 * EODE-TV SIMFEROPOL/ LUC MICHEL: REVOLUTION GEOPOLITIQUE EN CRIMEE

Sur http://www.lucmichel.net/2014/03/23/eode-tv-simferopol-luc-michel-revolution-geopolitique-en-crimee/

 LA RUSSIE CONSACRE L’INDEPENDANCE ABKHAZE

 « La signature de l’accord de partenariat stratégique entre la Russie et l’Abkhazie risque d’entraver les efforts visant à stabiliser la situation dans la région », estime la chef de la diplomatie de l’UE Federica Mogherini. « La signature du soi-disant “accord d’alliance et de partenariat stratégique” entre la Fédération de Russie et la région séparatiste géorgienne d’Abkhazie nuit aux efforts déployés actuellement en vue de stabiliser la situation sécuritaire dans la région », a indiqué Mme Mogerini dans un communiqué de presse. Selon elle, la signature de ce document est contraire aux principes du droit international.

 Mogherini oublie que l’Abkhazie a déclaré son indépendance de la Géorgie dès l’aube des Années 90 et l’implosion de l’URSS. Etant un état de facto depuis. Et qu’en 2008, cette indépendance a été reconnue par la Russie, suivie de plusieurs états latino-américains. Le Droit international consacre, comme la Charte de l’ONU, le droit des peuples à l’autodétermination. Et un état existe internationalement lorsqu’il a été reconnu par au moins trois membres des Nations Unies …

La Russie a reconnu l’indépendance de l’Abkhazie et de l’Ossétie du Sud, deux républiques autoproclamées sur le territoire géorgien, en août 2008, suite à l’agression de l’armée géorgienne contre la capitale sud-ossète Tskhinvali. La Géorgie atlantiste a pour sa part décrété les deux républiques “territoires occupés”.

 L’accord en question a été signé lundi 24 novembre par le président russe Vladimir Poutine et son homologue abkhaz Raoul Khajimbasur à Sotchi, sur le littoral russe de la mer Noire. Le document prévoit notamment la création d’un espace de défense et de sécurité commun et la mise en place d’un groupement militaire conjoint des deux pays.

 L’accord garantit en outre l’amélioration des normes sociales en Abkhazie et prévoit l’augmentation progressive des salaires des médecins et scientifiques abkhaz, afin de les porter au niveau moyen de Russie. Pour atteindre ces objectifs, les deux pays signeront des accords supplémentaires.

 Luc MICHEL

 # Ce dimanche 30 novembre 2014, vers 14h30/15h, suivez sur AFRIQUE MEDIA TV l’intervention de Fabrice BEAUR, SG du PCN, correspondant de AMTV à Sotchi et Moscou,

sur le thème « RUSSIE-GEORGIE. les nouveaux accords Russie-Abkhazie, Poutine dynamite à nouveau la Nouvel Ordre Mondial ? »

sur streaming sur http://lb.streamakaci.com/afm

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XVe SOMMET DE LA FRANCOPHONIE À DAKAR

KH pour EODE Press Office/ 2014 11 27 / Avec EODE-TV – EODE Zone Africa/

www.eode.org

https://vimeo.com/eodetv/

EODE PO - 15e sommet Francophonie Dakar (2014 11 27) FR 1

 Le XVe Sommet de la Francophonie se tient à Dakar (Sénégal) du 25 au 30 novembre 2014.

 La Conférence des chefs d’Etat et de gouvernement des pays ayant le français en partage, communément appelée “Sommet de la Francophonie”, est l’instance suprême de la Francophonie. Elle fait partie des trois instances consacrées par la Charte de la Francophonie (article 2) avec la Conférence ministérielle de la Francophonie (CMF) et le Conseil permanent de la Francophonie (CPF).

 Le Sommet se réunit tous les deux ans. Il est présidé par le chef d’Etat ou de gouvernement du pays hôte du Sommet jusqu’au Sommet suivant. Il statue sur l’admission de nouveaux membres de plein droit, de membres associés et de membres observateurs à l’OIF. Le Sommet définit les orientations de la Francophonie de manière à assurer son rayonnement dans le monde, dans un Cadre stratégique décennal. Il adopte toute résolution qu’il juge nécessaire au bon fonctionnement de la Francophonie et à la réalisation de ses objectifs. Il élit le Secrétaire général de la Francophonie.

EODE PO - 15e sommet Francophonie Dakar (2014 11 27) FR 2

 # TOUT SAVOIR SUR LA FRANCOPHONIE, SES ENJEUX GEOPOLITIQUES ET LE SOMMET DE DAKAR …

 Voir et revoir l’émission LE GRAND JEU. AU COEUR DE LA GEOPOLITIQUE MONDIALE de Luc MICHEL, coproduite par EODE-TV et AFRIQUE MEDIA TV :

 LE GRAND JEU (2) :

FRANCOPHONIE/GUINEE EQUATORIALE, UN ENJEU GEOPOLITIQUE.

EODE PO - 15e sommet Francophonie Dakar (2014 11 27) FR 3

Video complète à voir ou télécharger sur https://vimeo.com/110538089

 La Francophonie comme enjeu géopolitique, au prisme des ambitions de la Guinée Equatoriale du Président Obiang Gnema Mbassogo …

Avant le Sommet de la Francophonie à DAKAR en novembre.

 Sujet qui concerne aussi l’Eurasie :

résistance du Français à l’impérialisme culturel anglo-américain, intérêts (bien compris) de la France, présence de la Roumanie et de la Moldavie dans la Francophonie, etc …

L’émission aborde aussi ces enjeux là.

 Album photos :

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.549468928520863.1073741845.321184994682592&type=1

KH / EODE Press Office

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