Lo Scontro è tra Partito Dell’Elusione e Partito Dell’Evasione

Di “Moderatore” – 22 Novembre 2012
 
[tradeoscar] Senza se e senza ma, le tasse si pagano!!! I 2000 miliardi di debito si recuperano: abbattendo i costi ed i privilegi e i numeri dei politici, spending review pesante…, ma innanzitutto fare pagare le tasse a tutti anche in modo retroattivo perchè nel passato le tasse non sono mai state pagate ad eccezione di pochi martiri industriali e lavoratori dipendenti e si sono accumulati patrimoni 
Tradeoscar tu sei un parassita sociale, in quanto trader, perchè da anni paghi un 12% di tasse di capital gain e tutti i giorni scrivi qui indignato contro gli artigiani, commercianti, ristoratori, programmatori e altri lavoratori autonomi che devono pagare dal 60% in su quello che dichiarano. Se riescono ad evadere, se evadono anche metà delle tasse pagano lo stesso un 30% alla fine, cioè tre volte quello che tu paghi facendo il trader e più delle multinazionali, corporations e istituzioni finanziarie che in tutto il mondo pagano sul 20%-25% (e sostengono Befera e Monti perchè spremano chi non da almeno il 50% del proprio reddito)

Dall’alto del fatto che non paghi un quinto di un artigiano pontifichi sugli evasori soddisfatto che hai trovato qualcosa che ti ha consentito di eludere legalmente quasi tutto il reddito a differenza di quei fessi che si ostinano a servire pasti in un ristorante o lavorare in un officina. Sei come Monti, che come alto funzionario della UE ha goduto per dieci anni di stipendi esentasse e poi di consulenze di milioni di euro da Goldman Sachs, la quale paga un 20% di tasse. Per cui ha ammassato 30 milioni di euro di patrimonio (20 milioni lui e la moglie più tre ville in campagna e al lago intestate ai figli), dopodichè essendosi arricchito con l’ELUSIONE accusa chi dovrebbe pagare un 65% con la sua Srl di essere un ladro se cerca di ridursi le tasse ad un livello che è comunque molto maggiore di quello delle multinazionali e grandi banche che hanno messo Monti a spremere gli italiani perchè paghino interessi all’infinito. (“Un quarto delle multinazionali americane paga un 10% di tasse”..)

Lo scontro oggi non è tra chi paga le tasse e chi evade, ma TRA IL PARTITO DELL’ELUSIONE E QUELLO DELL’EVASIONE.

Dove il primo è composto da politici, statali, funzionari UE…corporatione, istituzioni finanziarie, multinazionali, traders anche…che riescono a ricevere legalmente molto di quello che pagano e le piccole imprese e lavoro autonomo che legalmente dovrebbero pagare oltre il 60% a causa di leggi fatte o influenzate dai primi e cercano di evadere per arrivare a pagare come questi figli di buona donna della politica, finanza globale e multinazionali


In Italia non solo si pagano troppe tasse in aggregato (questa settimana c’erano articoli che riportavano che siamo 9 punti % sopra la media OCSE, 43% del pil contro 34% degli altri), ma non si evade ed elude come all’estero e quando uso il confronto con l’America, a differenza di voi che parlate per sentito dire e per letto su Repubblica, so quello che sto dicendo, sia per esperienza che per studio.

Befera dichiara oggi che: “un milione di famiglie dichiarano reddito zero…” per cui deve stanarle. Non dice però se siano ricchi che spendono 10.000 euro al mese o famiglie che spendono 1.300 euro al mese.

Non sto parlando di gente che ha grandi patrimoni, ma come gli Agnelli da noi non mostra un reddito annuo tassabile rilevante perchè incassa capital gain e dividendi tassati alla fonte o a livello corporate o come DeBenedetti prende la residenza in Svizzera, sto parlando di gente che ha un reddito personale dichiarato superiore ai 200 milioni di dollari e invece di pagare le aliquote che tutti pagano ne paga la metà (e in alcuni casi quasi niente).

In aggregato le 400 famiglie più ricche d’America sai quanto hanno pagato di tasse federali sul reddito (dati 2009)? Il 19.9%, Questa è il gruppo di dichiarazioni dei redditi americane superiori ai 200 milioni in su l’anno e in media questo gruppo guadagna sui 400 milioni l’anno. Quanto paga in media ? 80 milioni e se ne tiene stretti 320 milioni, ogni anno. Sarebbe bello per un lavoratore autonomo italiano o una SrL pagare legalmente un 20% invece del 60% che si paga da noi no ? (come mostrato più volte da Lanci se poi tieni conto di tutte le imposte una SrL arriva a pagare il 70%. Ovviamente in USA oltre alle tasse sul reddito federali ci sono tasse statali da aggiungere per cui il totale sale, ma arriva al 25% circa).

Ma Obama o il suo ministro delle Finanze Geithner o il loro Attilio Befera cioè il capo dell’Internal Revenue, IRS, Douglas_Shulman hanno denunciato la cosa, scatenato la caccia agli elusori e apprestato nuovi redditometri e indicatori per stanarli ? No. La legislazione fiscale è così complicata che se puoi pagare i grandi studi di commercialisti e avvocati ti dimezzi le tasse legalmente, LE ELUDI. Queste notizie sui ricchi che pagano metà delle tasse che devono le leggi ogni settimana ad esempio su Reuters nella colonna di David Cay Johnston, ma nessuno nel governo o parlamento americano fa niente, perchè le loro campagne elettorali sono finanziate da queste famiglie. Questo nonostante il deficit pubblico annuo sia dal 2009 in USA oltre il 10% del PIL (mentre il nostro è solo 2% del PIL), un deficit di 1200 miliardi di dollari l’anno, per cui lo stato americano avrebbe bisogno che i miliardari paghino le tasse come gli altri

Befera e Monti inventano nuovi strumenti di repressione fiscale verso gente che ha la colpa di lavorare in proprio, ma che spende sempre meno e ora chiude con frequenza l’attività, mentre in America verso i miliardari con redditi DICHIARATI di centinaia di milioni, che vivono con eserciti di servitori in modo sempre più opulento al punto che hanno ristoranti e ora anche linee aeree dedicate ai loro cani e gatti, leggi che pagano in media la stessa percentuale degli operai e segretarie. Nessuno nel governo progressista di Obama parla della loro elusione fiscale e nessuno in Italia fa dei confronti con “noi italiani che non paghiamo le tasse, mentre in America invece…”

Sai quanto pagano Amazon, Blackrock, Goldman, Starbucks, Google e tante altre multinazionali che operano qui n Italia o Inghilterra e in Europa in genere, dove raccolgono qui milioni di fatturato ? Più o meno niente. In Inghilterra ad esempio c’è una discussione anche in parlamento sul fatto che molte multinazionali non pagano niente, usando complicati schemi di triangolazione tra Lussemburgo, Irlanda, Bahamas… E in America dove sono basate non pagano molto di più, in molti casi società come General Electric pagano dei 4% di tasse in un anno, l’intera industria dei fondi hedge e non di Wall Street paga il 15%. E infatti le multinazionali e grandi corporations vanno benissimo nonostante la crisi, sono piene di soldi e senza debiti.

Gli artigiani, lavoratori autonomi, professionisti, ristoratori, negozianti e piccole imprese italiane invece pagano sul 60% di tasse del loro reddito qui nel nord-italia e infatti vanno sempre peggio e vanno falliti a migliaia

Se vuoi ti posso citare dozzine di esempi, presti dagli esperti di fisco più rispettati in America, quello del New York Times, David Cay Johnson ad esempio in “Perfectly Legal: The Covert Campaign to Rig Our Tax System to Benefit the Super Rich and Cheat Everybody Else”


le multinazionali, le grandi banche e fondi, le corporations da Luxottica a Google a Goldman Sachs a Amazon a Barclay’s a Blackrock pagano in media IN AGGREGATO intorno al 20% di tasse ANCHE SE IN TEORIA NE DOVREBBERO PAGARE TRA IL 34% e il 50% circa se guardi alle aliquote (a seconda dei paesi, Italia, USA, Inghilterra). E ci sono molti casi eclatanti di corporations che pagano meno del 10% vedi la polemica questo mese in Inghilterra sulle corporations estere che operano da loro con miliardi di fatturato che NON PAGANO NIENTE come Starbucks o Amazon..

Ma per la grancassa dei media “il record dell’evasione tra i paesi civili” non sono i politici della UE, BCE e FMI esentasse per legge, non sono i mega fondi di NY e Londra che pagano il 15% (per la leggina del “Carried Interest”) che finanziano Obama e chiedono a Monti di far pagare i BTP scatenando la Guardia di Finanza, sono le piccole imprese e i lavoratori autonomi italiani, a cui bisogna arrivare a spremere tutto il 60% o 70% del loro reddito che dice la legge

 
 
Di Gianluigi Paragone – 22 novembre 2012
 
Partiamo dalle cifre. Il numero “boa” è un range compreso tra i 120 e i 150 miliardi: tanto secondo l’Istat, è l’imponibile sottratto all’erario. Ora, domando al presidente Monti e al numero uno di Agenzia delle Entrate Befera, è mai possibile pensare sul serio che a questa cifra ci si arrivi per gli scontrini non emessi, per le fatture in nero non rilasciate dall’idraulico o per le ore in nero pagate all’insegnante di ripetizione? La risposta di chi ha un quoziente intellettivo medio è no. No, no e ancora no. A queste cifre ci si arriva perché c’è un numero “ristretto” di soggetti che evade per cifre da capogiro.
 
Mesi fa il generale della Guardia di Finanza Bruno Buratti denunciò che in una indagine fu sequestrata “una fattura falsa che riportava come imponibile un miliardo di euro e Iva per 200 milioni: un danno per lo Stato di oltre 500 milioni di euro”. Lo stesso comandante, per meglio spiegare il danno, aggiunse che era “come se, per due mesi, nessun bar d’Italia rilasciasse lo scontrino fiscale per i 70 milioni di cappuccini o caffè bevuti ogni giorno dagli italiani”. Allora, porca vacca, lo sanno benissimo chi sono i grandi evasori! Eppure siamo qui a menarla con titoloni da qualunquismo fiscale contro le famiglie che evadono. Allora sia chiaro che su dieci contenziosi col fisco, questo ne perde sei; per non dire dei casi in cui le cartelle pazze di Equitalia hanno portato allo scoperto casi imbarazzanti per la stessa società di riscossione dei crediti. Insomma, è chiaro il bersaglio facile del qualunquismo fiscale.
 
Così, nella foga della scrittura, non avanza inchiostro per i grandi evasori. Tra questi le banche, le quali nascondono al fisco non pochi soldini. “Banchieri & Compari” è un libro imperdibile scritto da Gianni Dragoni, inviato del Sole 24 Ore, in cui sono messe nero su bianco cose di cui anche noi abbiamo scritto più volte. Dragoni ricorda che “il fisco ha mosso contestazioni alle banche per una somma tra i quattro e i cinque miliardi di euro di imposte non pagate e sanzioni. Alla fine attraverso le transazioni lo Stato potrebbe incassare poco più di un miliardo. E gli altri tre o quattro miliardi?”. Abbuonati come si fa con i bambini piccoli: bravo, hai detto la verità quindi mamma e papà stavolta chiusono un occhio. Un cavolo: le banche vengono prima pizzicate e solo poi decidono di arrivare a più miti consigli mettendosi d’accordo. Va da sé che anche gli imprenditori farebbero lo stesso se soltanto avessero quei soldi che le banche hanno nelle cassaforti. Invece nisba, quindi seguono pignoramenti, ganasce ai messi, multe salatissime. I cumenda mica hanno santi in paradiso. Loro vengono bastonati dallo Stato (talvolta debitore nei loro confronti) con le tasse e poi costretti a inginocchiarsi davanti agli agenti del fisco. Domando: è giusto? Certo che no, eppure questa è la via presa dai governi politici di centrodestra e centrosinistra così come dal governo tecnico. Il quale governo si fa lustro di annoverare come ministri ex manager d’alto livello delle banche. Passera, la Fornero, Ciaccia, Gnudi: l’elenco dei moralizzatori è lungo. Eppure costoro farebbero bene a non salire in cattedra, non fosse altro perché le banche, i loro peccatucci, li hanno commessi.
 
Facciamo l’elenco. A Unicredit sono stati sequestrati 246 milioni di euro per operazioni condotte attraverso Barclays, importante merchant bank. Con queste operazioni – su cui indaga la procura di Milano con l’accusa di capziosa evasione fiscale – Unicredit avrebbe sottratto al fisco 745 milioni di euro di guadagni, ai quali corrispondono 246 milioni di tasse non pagate. Per questa operazione Alessandro Profumo è stato rinviato a giudizio. Nel sostanziale silenzio di giornali e televisioni. E pure del governo che, nonostante questi fatti, dà soldi alle nostre banche, a scapito delle nostre aziende. Imbarazzanti per esempio sono i soldi finiti a Monte Paschi di Siena attraverso i Tremonti bond (c’è sempre un atto che giustifica certe operazioni…), eppure Mps ha dovuto chiudere una controversia con Agenzia dello Stato da un miliardo e 100 milioni di euro; la “pace” è stata assai vantaggiosa per la banca: 260 milioni, cioè un quarto della cifra contestata! Andiamo avanti? Ma certo. La Popolare di Milano ha accettato di pagare 180 milioni per di scrollarsi di dosso una bega da 313 milioni di imposte non pagate. Intesa San Paolo, la ex banca di Corrado Passera (indagato per reati fiscali), ha pagato 270 milioni di euro a fronte di una contestazione di un miliardo e 150 milioni di euro tra imposte non pagate, sanzioni e interessi.
 

Allora, è fondata o no l’impressione che le banche siano i soli soggetti che si avvantaggiano di questa trattativa con Agenzia delle Entrate e di contro che lo Stato è l’unico che ci perde? Io credo di sì, dunque i pistolotti sulle famiglie che vivono al di sopra dei loro redditi o sui redditest sono ri-di-co-li. Tanto più perché Befera non fa la morale ai vip che evadono e poi si sistemano in qualche modo. Oltre a questo, citiamo due ultime perle. La prima è la norma “salva-banchieri” che il governo tentò di infilare in uno dei suoi pacchetti e che, scoperta, fu ritirata perché somigliava tantissimo a una depenalizzazione “ad castam”.La seconda è di queste ore: pare che il governo voglia sottrarre dalla cosiddetta Tobin Tax la tassazione degli strumenti derivati, di cui i bilanci delle nostre banche sono strapieni. Poi dicono di non essere il governo amico delle banche e della finanza…

Lo Scontro è tra Partito Dell’Elusione e Partito Dell’Evasioneultima modifica: 2012-11-22T23:46:00+01:00da davi-luciano
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