michele mendolicchio 

Monito di Napolitano a quanti tirano per il loden il Professore. Monti, secondo l’inquilino del Colle, è un asso che va messo sul tavolo al momento giusto ovvero un minuto dopo il voto delle politiche.
Questo vuol dire che il voto nel nostro Paese non vale più nulla, in quanto a decidere saranno i grandi elettori: Bce, Ue, Fmi, City e Wall Street. E chi vogliono a Palazzo Chigi? Non certo Bersani e Vendola, come nemmeno Berlusconi e Bossi, né tantomeno il M5S ma solamente il “rigorista” Monti. L’uomo del rigore verrà scongelato ad urne ancora calde: mentre il Pd e Sel stappano la bottiglia dello spumante e mentre nel Pdl berlusconiani e alleanzini si rinfacciano la sconfitta. Casini invece tiene caldo il motore della Ferrari di Montezemolo, in attesa della partenza. E così faranno anche i vari Fini e Rutelli. A Riccardi invece il compito di preparare la grande tavolata per i tanti italiani ridotti alla miseria da queste politiche ammazza società. La buttiamo nell’ironia ma la realtà non è poi così distante. E così mentre ci si sente protagonisti attraverso le primarie, dell’una o dell’altra sponda poco importa, Monsignore e i chierichetti ci catechizzano un’altra volta.
“Nessun partito può candidarlo”, avverte lo sponsor Napolitano , in quanto “il premier è senatore a vita e a volte qualcuno lo dimentica”. Se le parole hanno un peso questo vuol dire che un minuto dopo il voto Monti scenderà in campo. Che succederà? Niente. In pratica assisteremo al secondo atto della commedia all’italiana, con l’inquilino del Colle a fare da regista. E l’attore protagonista sarà ancora una volta Monti. Difatti, Napolitano dice che poi Monsignore sarà a disposizione per quanti vorranno l’assoluzione. E chiaramente in un Paese dove abbiamo il Papa ad un tiro di schioppo li vedremo tutti in coda per ricevere l’ostia. Per i comuni mortali, italiani e stranieri disperati, ci sarà un bel piatto caldo dello chef di Sant’Egidio Riccardi. E di questo passo la tavolata sarà chilometrica. E ancora hanno il coraggio di parlarci dell’euro come una risorsa… Sono quasi 12 anni di discesa dei salari, del Pil e di crescita della disoccupazione e del costo della vita.. Eppure hanno ancora il coraggio di sventolare la moneta dell’euro. Ma non vedete che c’è sempre più gente che non paga il bollo, non paga l’assicurazione, non paga il canone tv, non paga le bollette, non paga l’Imu e non paga nemmeno il condominio? Per non parlare del calo dei mutui per la casa. Chi è che può permettersi il lusso di accedere al mutuo? I politici sicuramente, tipo Calearo (quello raccomandato da Veltroni); oppure il dipietrista Maruccio (quello che ha fatto sparire quasi 1 milione di euro); oppure anche Fiorito. E di Lusi che ne dite? Ai comuni mortali con mille euro e anche meno ci sarà sempre il prete Riccardi ad attenderli. Ma torniamo ai consigli dell’inquilino del Colle.      
“Dopo le elezioni nel suo studio a palazzo Giustiniani -parla di Monti ovviamente- potrà ricevere chiunque volesse chiedergli un contributo, un parere, un impegno”. E questo ovviamente quando il suo successore inizierà le consultazioni, perché “quella è la sede in cui ognuno può esprimere la preferenza sul conferimento dell’incarico di formare il governo”. Suggello perfetto. E bravo Napolitano. Ci vuole talmente bene che ci prospetta un’altra cura Monti, tanto per stare in linea. E poi c’è quasi un richiamo a Casini. “Non so che senso avrebbe – in riferimento alla lista pro-Professore – perché una lista per Monti è pur sempre una lista che presenta candidati al Parlamento. Bisogna vedere quale sarà il suo peso e poi concorrerà come tutti gli altri alle consultazioni dalle quali uscirà l’incarico per la guida del governo”. E così l’incoronazione di Monti avverrà in modo naturale, con la benedizione del capo dello Stato uscente. Ci dobbiamo preoccupare? Riteniamo proprio di sì, perché se queste sono le prospettive è bene cominciare a prepararci per il lungo inverno che potrebbe durare diversi anni.  
E meno male che c’è chi si consola con le primarie. Comunque vada sarà un successo. Vero Bersani?
 
23 Novembre 2012 12:00:00 – http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=17952

Andrea Perrone 

La battaglia per il dominio dell’Artico prosegue ininterrotta e richiede l’utilizzo di tutti i mezzi e pretesti persino di quelli ecologici per impedire che la Russia giunga al controllo di ben 1.200.000 km. quadrati della regione dopo le richieste fatte all’ufficio preposto dell’Onu da parte del Cremlino per rivendicare una più ampia porzione della piattaforma continentale eurasiatica. E così la International Finance Organization, legata alla Banca mondiale, organismo sfruttatore per eccellenza che lucra sulla pelle dei popoli e delle nazioni, ha proposto una soluzione alternativa al posto del petrolio e del gas, il nord dell’Artico russo è in possesso anche di altre forme di energia, in questo caso pulita e non inquinante, a basso impatto ambientale, che consentirebbe di garantire i bisogni energetici del Vecchio Continente: il vento. Proprio la International Finance Organization, ha messo a punto un progetto denominato Rustec, che prevede la costruzione di decine di impianti eolici a terra nella regione di Murmansk, in grado di portare l’energia prodotta all’Unione europea attraverso Norvegia o Finlandia. Ne ha riferito ieri con dovizia di particolari il quotidiano russo Msocow Times, che ricorda come il progetto sia molto ambizioso perché in Russia le energie rinnovabili attualmente sono in uno stadio quanto meno embrionale. La regione di Murmansk al momento non ha neppure una pala eolica, anche se la ditta olandese Willems è pronta a costruirne. E secondo la casa costruttrice le centrali eoliche onshore costruite in luoghi come la regione di Murmansk sarebbero in grado di generare più energia di quanto possono fare i costosi impianti offshore in Europa. Willens ha inoltre aggiunto che, mentre l’Unione europea guarda al raggiungimento dei suoi ambiziosi obiettivi energetici, pagherà profumatamente l’energia eolica russa.
L’Ue da parte sua avrebbe previsto la diminuzioni delle emissioni di gas per ridurre l’effetto serra del 20 per cento e portare le fonti rinnovabili al 20 per cento della sua produzione di energia entro il 2020, mentre la Germania ha un obiettivo di raggiungere l’80 per cento delle rinnovabili entro il 2050.
Lo sfruttamento del vento che soffia nell’Artico rappresenta un’ipotesi interessante, ma gli esperti ritengono che, dato lo stato attuale della Russia sulle energie rinnovabili, è ancora molto lontana da poter fare da sola senza l’apporto straniero. Questa della Banca mondiale e del suo braccio operativo non sono altro che dei giochetti per mettere fuori gioco la Russia nei rapporti economico-energetici con l’Unione europea, escluderla da accordi per estrarre idrocarburi nell’Artico come fanno altre compagnie straniere anglo-statunitensi che si permettono di fare il bello e il cattivo tempo in ogni luogo.
Attualmente ci sono soltanto una manciata di parchi eolici operanti in Russia. Il più grande, che ha una capacità di 5,1 megawatt si trova nella regione di Kaliningrad, ma produce soltanto 4.7 megawatt, ha detto Anatoly Kopylov, vice presidente della Federazione russa Wind Energy Association, che rappresenta sia gli interessi russi che quelli delle imprese straniere coinvolte nel progetto. Il secondo più grande parco eolico è quello che produce 2 megawatt, realizzato nella regione di Chukotka, ma che attualmente è fuori servizio anche se fin quando ha funzionato e riuscito ad operare bene. In sostanza è andato tutto bene fino a che non ha dovuto competere con le tradizionali centrali a gas che forniscono anche il riscaldamento. Nonostante le difficoltà che attraversa la Federazione in questi settori, il governo russo ha fatto sapere di aver fissato l’obiettivo di ottenere almeno il 4,5 per cento di energia da fonti rinnovabili entro il 2020.
E’ comunque evidente che i poteri forti internazionali, dietro cui si cela l’impero a stelle e strisce, non vogliono che l’Europa faccia accordi di natura energetica con la Russia, poiché temono un avvicinamento a Mosca e la creazione di un fronte eurasiatico che rischierebbe di annullare il dominio degli Usa sull’Europa-colonia.

23 Novembre 2012 12:00:00 – http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=17944