Lo spread BTp-Bund scende sotto i 200 punti e torna indietro di due anni e mezzo (ma la disinflazione fa aumentare il costo reale del debito)

ci volevano proprio dei tecnici presentabili moralmente presentabili per creare uno scenario di per sé assai raro. Complimenti!
Lops: Lo spread scende… ma la disinflazione fa aumentare il costo reale del debito
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Sole24Ore – Di Vito Lops, 03 gennaio 2013
 
  1. Er03 gennaio 2014 13:26
  2. L’indicatore della Goldman conferma che il 2013 è finito con l’economia globale in fase di rallentamento
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  3. aaaaa
  4. I prestiti alle imprese in Italia hanno segnato a novembre un calo del 5,9%, il più forte nelle serie storiche disponibili. Lo si legge nei dati della Banca centrale europea.
    Dal 2008 a oggi i prestiti alle imprese da parte delle banche si sono dimezzati. Un’inchiesta per capire quanto incide, sulle aziende, la stretta creditizia
    Ecco perché alle banche conviene (ancora) comprare titoli di Stato e non prestare soldi alle imprese
    Accelera, inoltre, la contrazione del credito alle imprese in tutta la zona euro. Nei diversi Paesi non si ferma il calo dei prestiti al settore privato, con un andamento medio che a novembre ha visto una riduzione dell’1,6% contro il -1,4% del mese precedente. In particolare, se i prestiti delle banche a famiglie e imprese registrano un -2,3% a novembre dopo il -2,2% del mese precedente, è crollo per il credito alle imprese con un dato del -3,9% peggiore del già preoccupante -3,8% di ottobre.
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  5. ma ovviamente, per le fonti governative, lo spread in calo è la luce in fondo al tunnel invece:
    Saccomanni: con spread in calo più risorse per la crescita
    “Lo spread che a inizio anno si aggira attorno ai 200 punti base, scendendo anche sotto tale soglia, indica che i mercati apprezzano l´operato del governo, il suo impegno per il mantenimento della stabilità dei conti e per l´avvio delle riforme, sia istituzionali che economiche”. Così il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha commentato in una nota l’andamento dello spread.
    “Ho sempre sostenuto che livelli più elevati di spread fossero influenzati da fattori di carattere speculativo improntati all´incertezza politica. Oggi, pur mantenendo la dovuta cautela suggerita dalla volatilità dei mercati, possiamo essere più fiduciosi perchè le prime indicazioni sono favorevoli. Le previsioni che avevamo descritto nella Nota di Aggiornamento al Def si stanno attuando. Di particolare rilievo – prosegue il ministro – è il dato sui rendimenti, sotto il 4%. Questo si tradurrà in una minore spesa per interessi sul debito pubblico e nella possibilità di avere a disposizione più risorse per investimenti e per alleggerire il carico fiscale. Inoltre La riduzione dello spread si rifletterà in migliori condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie”, conclude Saccomanni.
    Fonte: Finanza.com
Lo spread BTp-Bund scende sotto i 200 punti e torna indietro di due anni e mezzo (ma la disinflazione fa aumentare il costo reale del debito)ultima modifica: 2014-01-05T18:15:46+01:00da davi-luciano
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