Comunicato Stampa
PresidioEuropa
Movimento No TAV
27 febbraio 2019
www.presidioeuropa.net/blog/?p=18769
Serata Pubblica
Venerdì 1° marzo 2019 alle ore 21.00
Centro sportivo Borgiattino “La sosta”
Via Sacra di San Michele n. 3 – Caprie
TAV Torino Lione
Futuro del Progetto
ACB, Rapporto giuridico, Trattati
Domande e Risposte
con Sergio Foà, Livio Pepino, Paolo Prieri, Angelo Tartaglia
moderazione di Sabine Bräutigam
PresidioEuropa No TAV – Comitati No TAV Bassa Val di Susa – Comitato Notav Valsangone – Controsservatorio Valsusa
S.Foà, Professore Ordinario di Diritto Amministrativo Università di Torino, L.Pepino, ex Magistrato, P.Prieri, PresidioEuropa No Tav, A.Tartaglia, Senior professor di Fisica, Politecnico di Torino, Commissione Tecnica Torino-Lione
Domande e Risposte
- Perché l’Italia deve pagare più della Francia?
- È possibile abbandonare un progetto internazionale?
- C’è una penale da pagare se l’Italia abbandona il progetto e a quanto ammonterebbe?
- I contributi europei già ricevuti si devono restituire?
- I soldi europei si possono investire in altre opere utili?
- L’ACB è vincolante?
- La Corte dei conti francese si è espressa in modo negativo sul progetto, e quella italiana?
- Che cosa implica il parere della Corte dei conti francese?
- Perché TELT può lanciare gli appalti nonostante l’altolà dei ministri francese e italiano?
- TELT può essere sciolta? Come?
- Su quale base i media diffondono la notizia che in Francia si è già iniziato a scavare il tunnel di base?
- L’Osservatorio Tecnico Torino-Lione è stato sciolto? Che implicazioni ha?
- Secondo la legislazione vigente il referendum si può fare? Perché, secondo i trattati in vigore, la Francia deve pagare meno dell’Italia?
- L’ACB è risultata fortemente negativa. È però molto criticata. Quali sono i suoi punti deboli?
- La cosiddetta “enquête publique” sul lato francese dell’opera nel 2006 si è espressa in modo positivo sul progetto in quanto l’Italia pagherebbe una quota maggiore della Francia, la Corte dei conti francese nel 2012 invece ha dato parere negativo.
- Su che cosa si è basata la Corte dei conti?
- La Francia ha fatta altre valutazioni e che cosa implicano?
- Qual è la posizione attuale del Governo francese? I francesi hanno stanziato i soldi per realizzare il tunnel?
- Il CIPE questo sconosciuto: da chi è composto e come e che cosa decide?
- È possibile per uno Stato abbandonare un progetto soggetto a trattato internazionale? Quali sono le leggi vigenti e i regolamenti e che cosa dicono?
- La Relazione tecnico-giuridica del Governo dovrebbe quantificare i costi dell’abbandono dell’opera. Cita il 30% del costo del totale dell’opera come risarcimento alle imprese appaltatrici e altre penalità. Quali e quanti sarebbero veramente e chi le può richiedere?
- I contributi europei già ricevuti si devono restituire?
- Secondo i media la Commissione Europea sarebbe disponibile ad estendere il finanziamento dell’opera al 50% anche delle tratte nazionali. Ciò è possibile? E quale organismo europeo lo dovrebbe decidere?
- I soldi europei si possono investire in altre opere utili?
- Su quale base i media diffondono la notizia che in Francia si è già iniziato a scavare il tunnel di base? E chi paga queste opere se l’UE ha stanziato solo soldi per studi e lavori geognostici? E con quale contributo UE: il 50% dei lavori preliminari o il 40% dei lavori definitivi?
- Perché TELT può lanciare gli appalti nonostante l’altolà dei ministri francese e italiano e nonostante non ci siano disponibili i finanziamenti? Una volta lanciati si possono fermare? È vero che c’è una legge nuova al riguardo che entra in vigore il 1° Aprile e che cosa dice?
- La Francia quindi ad oggi non ha stanziato i fondi per la Torino-Lione. TELT, non potendo attingere a questi inesistenti fondi francesi, potrebbe avviare lavori definitivi per lo scavo del tunnel in Francia con i fondi italiani?
- Negli ultimi anni abbiamo visto campagne pubblicitarie finanziate da TELT. Ma chi controlla le spese di TELT?
- I capi di TELT (du Mesnil e Virano) hanno dimostrato di essere incapaci di gestire i fondi nazionali ed europei con il risultato di provocare gravi ritardi nell’esecuzione dei lavori geologici della Torino-Lione e la perdita di circa il 75% dei fondi europei. Come si calcola questa perdita, di quali fondi si tratta?
- Come mai non vengono sostituiti Virano e du Mesnil? TELT può essere sciolta? Come e da chi?
- L’Osservatorio tecnico Torino-Lione è stato sciolto? È un fatto positivo per noi? Che cosa comporta?
- I politici del si parlano tanto di referendum, ma secondo la legislazione vigente il referendum sull’opera si può fare? E chi dovrebbe poter votare visto che l’opera verrebbe pagata da tutti i cittadini europei?
- Il presidente di Confindustria Boccia spara la cifra di 50 000 posti di lavoro. Ma perché investire nel settore costruzioni solo attraverso le grandi infrastrutture regalando i soldi alle grandi imprese perennemente in crisi?
- Quello che noi chiamiamo piccole opere utili, gli investimenti per sanare il dissesto idrogeologico, la manutenzione e riparazione delle infrastrutture già esistenti non porterebbero più posti di lavoro soprattutto per le piccole e medie imprese che lavorano sul territorio in prossimità delle opere da eseguire?
Documentazione
Analisi costi-benefici del Gruppo di Lavoro sulla valutazione dei progetti 12.2.2019
Relazione tecnico-giuridica 12.2.2019
Torino-Lione: La lettera inviata a Toninelli – TELT ha perso il 75 percento dei fondi europei, lo afferma l’audit No TAV feb – 18 – 2019 … Se il Governo non dà istruzioni a TELT coerenti con i risultati dell’ACB significa che ha deciso che la Torino-Lione deve essere realizzata I ritardi del promotore TELT hanno provocato la perdita del 75% dei contributi già erogati dall’Europa, lo afferma l’Audit No TAV La Lettera al Ministro Toninelli inviata stamattina 20190218 Domani 19 febbraio il CdA di TELT si riunirà a Parigi, Il Sole 24 Ore ha definito questa Continua a Leggere…
La favola del rischio di perdere 300 milioni di fondi UE già persi feb – 26 – 2019… la comunicazione fuorviante di TELT e di Salvini … 20190226 La società franco-italiana TELT ha ricevuto nel 2015 dai suoi azionisti, i Governi francese e italiano, un solo ordine: realizzare la Torino-Lione nel rispetto degli Accordi internazionali. Se i sostenitori della Torino-Lione affermano che, se non si fa in fretta, si perderanno 300 milioni di euro di fondi europei, la realtà è un’altra: questi fondi sono già persi a Continua a Leggere…
Il manifesto intervista Sergio Foà: Torino-Lione “Italia soggetta a penali solo se si dimostra il dolo” feb – 14 – 2019Tav, «Italia soggetta a penali solo se si dimostra il dolo» Maurizio Pagliassotti, 14.02.2019 Intervista a Sergio Foà, docente di diritto amministrativo a Torino: «Il finanziamento dell’Unione Europea può essere rinegoziato» Sergio Foà, Professore Ordinario di Diritto Amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, ha recentemente redatto un Rapporto giuridico dove descriveva i possibili scenari in caso di mancato avvio dei lavori relativi alla fase definitiva del Progetto Torino-Lione, Continua a Leggere…
Torino-Lione, il rapporto giuridico che fa la differenza gen – 25 – 2019 … ecco perché l’Italia può abbandonare il progetto … Il Parere del Prof. Sergio Foà La decisione sul futuro della Torino-Lione non appartiene ai sostenitori delle Grandi Opere ad ogni costo. Decine di anni di riflessioni e di valutazioni trasportistiche, economiche e giuridiche hanno abbondantemente segnalato che questo progetto è una Grande Opera Inutile e Imposta che, se realizzata, non avrà ritorno positivo. Affermare che l’abbandono di una Grande Continua a Leggere…
La lettera che ferma i lavori della Torino-Lione dic – 6 – 2018 Torino-Lione, le mosse dei Governi La lettera che ferma i lavori della Torino-Lione Abbiamo visto la lettera del 3 décembre 2018, scritta su carta intestata dei due Ministeri (MIT e Ministère chargé des Transports), firmata da Danilo Toninelli e Elisabeth Borne e inviata al Direttore Generale di TELT affinché non compia “colpi di mano” lanciando appalti per determinare così una situazione di “fatto compiuto”. Questa non è un’interpretazione, l’avvertimento al Direttore Continua a Leggere…
Il Regalo di Salvini alla Francia: 2,2 miliardi di Euro feb – 8 – 2019 Ossia la penale nascosta della Torino-Lione di cui nessuno vuole parlare … dieci domande al Vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini … 1 – Nell’interesse di chi agisce il Vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini? Nell’interesse dei contribuenti italiani, oppure si fa dettare la linea dalle lobby italo-francesi del TAV? 2 – È al corrente Salvini che la parte francese del tunnel di base di 57,5 km è di ben 45 Continua a Leggere…
Torino-Lione: Ogni chilometro del tunnel di 57,5 km costerebbe 60 milioni di € alla Francia e 280 all’Italia Torino-Lione – Perché l’Italia deve finanziare la Francia? Asimmetria dei costi tra Italia e Francia Il progetto della Torino-Lione prevede una galleria di base 57,5 chilometri dei quali 45 di proprietà francese e 12,5 di proprietà italiana. Di fronte alla proprietà del 21% del tunnel, l’Italia dovrebbe pagare circa il 58% di tutti i costi. Il risultato della “sottomissione” dell’Italia alla Francia è un esborso di risorse pubbliche Continua a Leggere ..dic – 12 – 2018
Dieci domande ai decisori della Torino-Lione gen – 17 – 2019 Sulla base di quanto scrivono i giornali la confusione regna sovrana nella comunicazione ufficiale sulla Torino-Lione. Restiamo quindi in attesa di precisazioni e aggiornamenti da parte del Governo 1. – Il Presidente del Consiglio, l’Avvocato Professore Giuseppe Conte agisce nell’interesse dello Stato Italiano, oppure si fa dettare la linea dalle lobby italo-francesi del TAV? 2. – Quali interessi difende l’Avvocatura dello Stato che, informano i giornali, sarebbe impegnata in un Continua a Leggere…
Torino-Lione : BANCA DATI NO TAV gen – 17 – 2019 Le Nove Schede di Presentazione Scheda n. 1: Analisi costi benefici (ACB) Scheda n.2: Andamento del traffico mercantile nel tempo (tonnellate) Scheda n. 3: Argomentazioni “ambientali” Scheda n. 4: Penali e accordi internazionali Scheda n. 5: Delibere CIPE Scheda n. 6: Appalti relativi al tunnel transfrontaliero Scheda n. 7: Penali e accordi internazionali Scheda n. 8: Dati Alpinfo 2017 Scheda n. 9: Sintesi della Presentazione Torino-Lione: Ma quanto ci Continua a Leggere…
Terzo Valico : ACB 13 dicembre 2018, l’Opera si farà afferma il Governo del Cambiamento dic – 16 – 2018La decisione del Governo (13 dicembre 2018) di realizzare il progetto del Terzo Valico è politica, in quanto l’analisi qui riportata nella sua espressione economica è negativa in due su tre scenari. Qui il Video della Conferenza Stampa del Comitatato No Terzo Valico 21 dicembre 2018 Frasi estratte dalle pagine 32-33 dell’Allegato 1 ACB, paragrafo Conclusione: 9 Conclusioni …. “In conclusione, il progetto del Terzo Valico, pur in presenza di Continua a Leggere…