QUEL CHE HA FATTO MONTI NON VA TOCCATO, CHIUNQUE VENGA ELETTO!

sono certo che cotanta nobile ed integerrima magistratura, Corte Costituzionale in primis,  con la società civile al seguito, tanto devota a difendere la costituzione interverrà quanto prima per far abolire l’art 81 (pareggio di bilancio). E l’Europa poi? Se si arrabbia l’amatissima europa? Si sà, a quel meraviglioso tempio di bontà che è la Ue non si può rinunciare

 

QUEL CHE HA FATTO MONTI NON VA TOCCATO, CHIUNQUE VENGA ELETTO!

– Stefano Davidson –

Non credo che riuscirò a scrivere più di tanto dopo “il magone” che ho avuto ieri sera (meno male dirà la maggior parte di quelli che mi leggono!) ma non vi fidate. Ho avuto il magone perché ho assistito, e ciò poiché sono un peccatore e non resisto alle tentazioni anche quando so a cosa sto andando incontro, a due spettacoli che a mio modo di vedere ritengo essere stati vergognosi e avvilenti.

Il primo è stata l’esibizione assolutamente ignobile, bieca, esecrabile e meschina del nostro (ahimé) Capo dello Stato (sempre che ne sia rimasto uno!) che in un discorso che dell’ipocrisia, della malafede e della disonestà intellettuale ha fatto un unico stendardo da sventolare pur di proteggere e sdoganare agli occhi dei più “semplici” l’operato scellerato di Mario Monti (e sottolineo per l’ennesima volta che questa non è una mia valutazione, benché la sostenga, la condivida e nel mio piccolo l’avessi fatta anch’io da molto tempo, bensì da schiere di Nobel per l’economia e di economisti delle scuole più svariate.). A questo proposito le sue parole esatte sono state:
“E’ eccessivo mettere in guardia, come in questo momento faccio, perché in quel fuoco polemico non si bruci il recupero di fiducia nell’Italia che si è manifestato negli ultimi tempi in Europa, nella comunità internazionale e negli stessi, pur poco trasparenti, mercati finanziari? Attenzione, in giuoco è il paese, è il nostro comune futuro, e non solo un fascio di voti per questo o quel partito.”
IN SOLDONI HA QUINDI DETTO SENZA MEZZI TERMINI CHE QUEL CHE HA FATTO MONTI (PER LA GRANDE SPECULAZIONE INTERNAZIONALE, PER LE GRANDI BANCHE D’AFFARI, CONTRO OGNI LOGICA DI CRESCITA ECONOMICA) NON VA TOCCATO, CHIUNQUE VENGA ELETTO.

Il nostro Presidente ha poi avuto anche il coraggio di dirci in faccia, quasi a irriderci a mio avviso: “Il Parlamento ha poi, più di recente, approvato – REDIGENDOLA CON GRANDE PONDERAZIONE – la legge di riforma costituzionale (la sola importante adottata in questi 5 anni) che ha introdotto nella nostra Carta fondamentale, all’art. 81, il principio del pareggio di bilancio : E SALUTO LO SFORZO GRAZIE AL QUALE IN QUESTI GIORNI SE NE STANNO VARANDO LE NORME DI ATTUAZIONE.” Che significa che lui applaude l’inserimento di una norma evidentemente incostituzionale all’interno della nostra Carta Costituzionale di cui lui dovrebbe essere il primo garante e difensore. Già, perché lui non sa che i nostri “legislatori” quelli che hanno “redatto con grande ponderazione” l’articolo 81 hanno sì rispettato le regole del procedimento di revisione disciplinate dall’art. 138 della stessa Costituzione, ma per poi adeguarsi supinamente alle prescrizioni sovranazionali e alle indicazioni contenute nella Lettera della BCE, violando così non solo i Principi fondamentali della Legge Costituzionale negli artt. 1, 2, 3 e 4 ma anche i principi contenuti nella Prima parte agli artt. 41, 42, 43, 47 e 81.
Il compito della revisione costituzionale è, infatti, quello di emendare singole norme che richiedono un adeguamento agli sviluppi della vita sociale e della democrazia MA NON POSSONO E NON DEVONO ESSERE UTILIZZATE PER SOSTITUIRE I PRINCIPI CONCERNENTI L’INDIRIZZO POLITICO, ECONOMICO E SOCIALE DELLA COSTITUZIONE, CON QUELLI DIFESI ED ENFATIZZATI DA ORDINAMENTI LIBERAL-LIBERISTI, COME QUELLO DELL’UNIONE EUROPEA!
I Principi fondamentali che caratterizzano la nostra forma di stato democratico-sociale, costituiscono, pertanto, un’ipotesi di limite all’esercizio del potere di revisione costituzionale e, quindi, alla prevalenza del diritto comunitario sul diritto interno, SPECIE SE LE NORME COMUNITARIE SONO UTILIZZATE, DAI POTERI FORTI DEI MERCATI FINANZIARI, PER INTRODURRE REGOLE EVERSIVE DEI PRINCIPI CHE COSTITUISCONO GLI ASSI PORTANTI DEL PATTO FONDATIVO DELLA NOSTRA COMUNITÀ SOCIALE.
LA CORTE COSTITUZIONALE HA STABILITO, DEL RESTO, CHE I PRINCIPI SUPREMI DELL’ORDINAMENTO, OVVERO QUELLI ESPRESSIVI DELLA SUA ESSENZA, NON POSSONO COSTITUIRE OGGETTO DI REVISIONE COSTITUZIONALE (V. SENT. C. C. N. 1146/1988).

Il nuovo art. 81 applaudito da quell’inqualificabile essere che finge di essere il nostro garante, andrebbe cassato all’istante in quanto contiene previsioni lesive dei diritti inviolabili (leggi art. 2 ), nonché contrastanti con il programma di trasformazione economico-sociale recepito dalla Costituzione (art. 3, 2° comma).
Il resto del lunghissimo discorso del Presidente Monarca è stata un accozzaglia di demagogia, falsità mescolate a interpretazioni storico sociali di comodo, con qualche passaggio lacrimevole, classico di chi si autocommisera poiché sa, e nessuno mi toglie dalla testa che egli sia perfettamente conscio di cosa è stato responsabile, e per cosa verrà ricordato, se verrà ricordato, prima con le assenze inspiegabili durante i passaggi a vuoto o abominevoli della gestione della res pubblica da parte del Governo Berlusconi poi con le ingerenze inaccettabili e reiterate una volta nominato (ovviamente incostituzionale anch’essa) su suggerimento dei suoi padroni il Mario Monti da Varese.

Preferisco non continuare nel commento dell’intervento fiume perché ho finito gli antiemetici. Me ne rimane una compressa che prendo ora prima di proseguire.

Il secondo spettacolo stomachevole, stantio, inutile e servile è stato poi lo show “Costituzionale” di Roberto Benigni.

Il potere costituito attualmente ancora in carica, e gli ultimi dei suoi leccapiedi ovvero Bersani e chi l’ha votato hanno deciso per contrastare la discesa in campo di Berlusconi (che, si badi bene, io aborro!) di giocarsi il Jolly, o meglio il giullare, una sorta di antigrillo che canta e suona gli spartiti che gli vengono forniti con linguaggio e modi che, secondo il parere di chi lo glieli ha forniti, sono anti-convenzionali al massimo.

Io una volta credevo nella sinistra, quando ero giovane, forse quando ero idiota e pensavo fosse qualcosa di diverso (e forse allora qualcosina di diverso lo era), oggi oltre ad aver capito che destra e sinistra sono le facce della stessa medaglia (che al collo del popolo non arriverà mai), mi rendo anche conto che invece ci troviamo di fronte a una banda di dilettanti allo sbaraglio che non sono in grado neppure di imparare la lezione dai propri errori. Io vorrei sapere chi sono le “menti pensanti” del PD chi sono i “curatori d’immagine” e quelli che organizzano le campagne elettorali. Quelli che si fan venire in mente le ideone, i copyrighters, gli art directors, quelli che consigliano a Bersani che presentarsi in maniche di camicia con il sigaro alla Guevara gli porterà consensi. Quelli che SOPRTTUTTO hanno già ricominciato a impostare la campagna elettorale sulla denigrazione dell’avversario piuttosto che sulla valorizzazione del proprio ESSERE. Nessuno si è accorto che le ultime campagne elettorali sono state perse dal PD proprio per questo tipo di “politica” e di atteggiamento? Ma nessuno si rende conto che tutti quelli che sono dalla parte di Berlusconi a vedere una “puttanata” di luoghi comuni, cose sentite e risentite, battute grevi e assolutamente gratuite nei confronti del proprio “candidato” ne usciranno rafforzati nelle proprie convinzioni di almeno 100 volte?
Nessuno è in grado di capire che “i moderati” indecisi, la gente per bene, quella che vorrebbe un’Italia decente a vedere un attacco così scalcinato e disperato probabilmente porteranno il loro voto alla “vittima” (che penseranno non aver poi tutti i torti quando si lamenta di essere costantemente attaccato senza che ci siano valide proposte alternative)?
Nessuno ha afferrato che il punto fondamentale è che la GENTE È STUFA DI QUESTI TEATRINI PER METTERSI IN RIDICOLO L’UN CON L’ALTRO?
Nessuno ha realizzato che il calo dell’interesse nella politica nasce semplicemente dal fatto che la politica NON È PIÙ POLITICA?

A prescindere che il giochino PROPAGANDISTICO Benigni è costato alla RAI, quindi agli abbonati, quindi a noi, la bellezza di 6.000.000 (sei milioni) di euro, con cui magari qualcuno a Finale Emilia o magari ancora a L’Aquila avrebbe potuto risolvere un po’ di problemi, qualcuno sa che la Melampo (o se preferite la Benigni spa) solo considerando i film di cui possiede diritti e quant’altro ha un valore che si aggira sui 120 milioni di Euro?
Qualcuno sa per caso che nel bilancio di questa società c’è anche un credito di 6 mila euro vantato nei confronti di GiulioTremonti nella sua qualità di ministro dell’Economia. I Benigni avevano infatti aderito al vecchio condono fiscale per evitare guai con l’amministrazione finanziaria, ma poi hanno scoperto di avere pagato più del dovuto e quindi hanno chiesto indietro proprio quei 6 mila euro. Ovvero, hanno i milioni e chiedono 6.000 euro!!! Per far beneficenza dirà qualche serafico utopista. Non direi, infatti qualcuno sa che il premio Oscar nel 2011 prese per la sua apparizione a cavallo a San Remo dello scorso anno ben 250mila euro che assicurò avrebbe devoluto all’ ospedale pediatrico Meyer di Firenze, ma che il direttore dello stesso ha più volte dichiarato che: “Quei soldi non sono MAI arrivati”?
Qualcuno è al corrente del fatto che quando il Benigni ha fatto le sue belle 12 serate sulla Divina Commedia in Piazza Santa Croce (gentilmente OFFERTA dal comune di Firenze) ad ogni serata erano presenti circa 5000 persone. Questo significa che per 12 serate il signor Benigni ha avuto il piacere di farsi pagare ben 60.000 biglietti che, tenuto conto che il biglietto costava in media 20 euro, il comico (ora “genio”) toscano ha incassato la bellezza de 1.200.000 euro. Considerando poi che a tutti i suoi 12 spettacoli erano presenti telecamere ovunque si immagina che fra poco uscirà (come già accadde nel 1996) la cassetta/dvd dello spettacolo quindi il Roberto nazionale incasserà altri soldoni. Ma il bello della faccenda è questo: sapete quanto il fine decantatore della “commedia” ha offerto al comune di Firenze che gli ha ceduto gratis la Piazza o magari donato in beneficenza? NULLA!!!!

ECCO, E QUESTO È IL “TESTIMONIAL” CHE IL POTERE COSTITUITO E LA SINISTRA TROVANO GIUSTO PORTARE IN TV (pubblica, RAI 1, vista e pagata da elettori di sinistra, centro e destra)?
UNA SCELTA INATTACCABILE DIREI (sic!).

POI CI SI LAMENTA CHE LA GENTE PREFERISCE L’ANTIPOLITICA, CHE VOTA GRILLO, CHE NON VOTA…
Ah, a proposito di NON VOTO, il comico toscano stasera ha avuto anche il coraggio di affermare con una verve demagogica degna del miglior melodramma che: “l’indifferenza è un grave errore, io vi dico di amare più che rispettare la politica, è la cosa più alta per organizzare la pace, la serenità e il lavoro. Non avere interesse per la politica è come dire di non avere interesse per la vita. L’INDIFFERENZA E IL NON VOTO SONO I NEMICI, SE TI TIRI FUORI DAI IL POTERE ALLA FOLLA, CHE SCEGLIE SEMPRE BARABBA!”

 

MA SANTIDDIO MA A VOTARE NON VA PROPRIO LA FOLLA? LA MASSA?

E CHI HA VOTATO FIN’ORA CHI CI HA MESSO AL GOVERNO LEGISLATURA DOPO LEGISLATURA?

GESÙ CRISTO?

GHANDI?

MARTIN LUTHER KING?

O UN’ABBIETTA SCHIERA DI OMUNCOLI CHE DA SEMPRE FANNO I PROPRI PORCI COMODI?

E SE LA GENTE NON VOTA, O SCEGLIE IL VOTO DI PROTESTA PER L’ANTIPOLITICA È SOLO A CAUSA DI CIÒ. QUINDI COSA SIGNIFICANO QUESTE PAROLE A VANVERA BUTTATE LÌ PER FARE EFFETTO?

NULLA, ANZI PEGGIO DI NULLA, PERCHÈ QUANTO DETTO SONO SOLO FALSE STUPIDAGGINI, COLPI AD EFFETTO DI UN EX-GUITTO, EX COMUNISTA, CHE IMPROVVISAMENTE SI SENTE IL “PORTATORE DELLA VERITÀ E DELLA SAGGEZZA” (poiché benedetto dai poteri forti ed eletto paladino, anzi nel suo caso direi principe, di quella che il mio amico Fabio Norcini da Firenze chiama l’ “AVANGUARDIA MILIARDARIA DELLA SINISTRA” di cui fanno parte ad esempio elementi del calibro della Litizzetto che insulta il BERLU ogni pié sospinto e poi pubblica con Mondadori dal 2001, o di Roberto Vecchioni che “marxisticamente” incide per la Universal Music Group (UMG), precedentemente MCA Music Entertainment, che è solo una delle quattro più grandi etichette discografiche (major) nell’industria musicale, con circa il 25,5% del mercato. È posseduta dalla società francese Vivendi che è la proprietaria della Vodafone. E questi sono solo due dei nostri comunisti, predicatori doc. Risparmio il seguito della lista perché in fondo non ce la faccio a infierire a sinistra anche se, avviso, NON LI VOTERÒ NELLA MANIERA PIÙ ASSOLUTA! MA DEL RESTO NEMMENO A DESTRA O AL CENTRO SI POTRANNO ASPETTARE IL MIO VOTO. )

Sulla lettura degli articoli della Costituzione da parte del Benigni stenderei poi un velo pietoso, poiché, a parte la scontatezza delle parole e dei concetti, ovviamente NON SI È SENTITA NEMMENO UNA PAROLA CONTRO GLI OLTRAGGI CHE A QUESTO DOCUMENTO SONO STATI PORTATI DAL GOVERNO ANCORA IN CARICA. Nessun accenno nei confronti delle cicatrici che la nostra Costituzione ha riportato dall’avvento del duo Napolitano Monti in avanti, nessuna nota di biasimo per questi obrobri da parte di chi nel 1983 sosteneva il Pci impegnato ad agitare la questione morale e giurava che il più serioso dei politici era un “comunista garantito”, neanche una parola sullo scempio Costituzionale da chi un tempo (prima dei Baudo e delle Carrà) prendeva in braccio Enrico Berlinguer! E dire che ai tempi di Televacca, Berlinguer ti voglio bene, Tu mi turbi e mettiamoci pure anche “Il Piccolo Diavolo” Benigni mi piaceva, mi convinceva. Mi sa tanto che o sono cresciuto io, o è calato lui! Ma mi sa che è la seconda che ho detto considerato che prima dell’esibizione “costituzionale” Benigni è andato in visita al Presidente Napolitano al Quirinale ( la struttura che ci costa 23.000 euro all’ora, per un totale di 129 milioni di euro all’anno) ma che su questo paradosso economico non ha trovato nemmeno una parola da aggiungere al suo sketch di apertura.
L’ordine del resto era: “Bombarda Berlusconi, poi dai una bottarella in qua e in là agli altri ma non far danni!” e questo lo ha capito anche il più idiota degli elettori.

Per concludere posso aggiungere solo un particolare direi tragicomico: ieri mi ero beccato anche una buona parte di Berlusconi dalla D’Urso, seguito a ruota da Casini da Fazio!
Che rimpinzata di indecenze, infingardaggini, falsità e voltafaccia in soli due giorni.
Peggio che due cenoni di Natale (che in compenso, come credo la maggior parte di voi non mi sentirò, ne mi potrò permettermi di fare!)

La cosa che più mi fa impazzire comunque è che in questi giorni, in Televisione, in radio e sui giornali sento parlare e leggo della “casta” e dei privilegi da togliere alla “casta” e degli scandali della “casta” e tutti, ma proprio tuttituttitutti quelli che di questa “casta” parlano, fanno in un modo o nell’altro parte della suddetta (giornalisti compresi)!!!

Come si dice a Genova e ripeto spesso: “mi ma tastu se ghe sun!”

E poi ci si chiede perché la gente vota M5S, non vuole votare, o pensa a come riconsegnare la scheda secondo la legge Art. 104, comma 5, del Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361.


Tratto da: QUEL CHE HA FATTO MONTI NON VA TOCCATO, CHIUNQUE VENGA ELETTO! | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/12/18/quel-che-ha-fatto-monti-non-va-toccato-chiunque-venga-eletto/#ixzz2FXeRThAn 
– Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

QUEL CHE HA FATTO MONTI NON VA TOCCATO, CHIUNQUE VENGA ELETTO!ultima modifica: 2012-12-20T09:42:00+01:00da davi-luciano
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