L’Unione europea è disponibile ad aumentare la sua partecipazione al finanziamento della linea ad alta velocità (Tav) tra Torino e Lione fino al 55% dei costi per la realizzazione del tunnel di base e l’intera tratta transfrontaliera. La conferma ufficiale è arrivata martedì 4 giugno da Iveta Radicova, coordinatrice del Corridoio mediterraneo europeo. Per il fronte italiano la notizia potrebbe essere a questo punto dirimente, dopo la “frenata” al progetto imposta soprattutto dalla componente M5S del governo a seguito della contestata analisi costi-benefici realizzata da un team di esperti coordinati dall’esperto e consulente Marco Ponti.
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Proprio nei giorni scorsi, il vicepremier Matteo Salvini, all’indomani del successo della Lega – da sempre favorevole al completamento della Tav – alle elezioni europee, era tornato sull’argomento affermando che «se l’Europa sarà disponibile ad aumentare la propria partecipazione l’alta velocità Torino-Lione si farà», riaprendo, di fatto, uno dei fronti caldi all’interno dell’alleanza di governo giallo-verde.