Internet day, scontri al Cnr di Pisa: cariche della polizia e feriti

il vostro caro amato regime democratico, quello che va difeso dagli attacchi di euroscettici e “xenofobi” che sono il pericolo del mondo….meno male che invece si può contestare serenamente in questo regime democratico
 
Il corteo di circa 600 persone è stato bloccato da polizia e carabinieri alla rotonda a pochi passi dal Cnr: due feriti tra i manifestanti, un poliziotto al pronto soccorso, strattonato un giornalista. Il presidente del consiglio, intervenuto in video: “Incidenti incomprensibili, la sfida di internet non ha colore politico”
29 aprile 2016
 
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PISA. Scontri tra manifestanti – un migliaio in tutto – e forze dell’ordine a pochi passi dal Cnr, dove il corteo di protesta indetto da centri sociali, sidacati di base, collettivi universitari a cui si sono aggiunte le vittime del salva-banche, è stato fermato dal presidio di polizia, alla rotonda tra via Luzzatto e via Volpi, per evitare che i manifestanti raggiungessero la sede del Centro ricerche. La tensione alle stelle è sfociata in cariche di alleggerimento. Nei tafferugli ci sarebbero almeno due contusi tra i manifestanti e uno tra le forze dell’ordine. Contuso anche un testimone dei fatti, un video giornalista di Repubblica. La giornata è simbolica per la partecipazione del governo al Cnr in occasione dei 30 anni dell’internet italiano, con il video intervento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi : inizialmente era prevista una sua partecipazione diretta a Pisa.
 
Slogan e scontri. Lungo tutto il tragitto, gli antagonisti hanno protestato con una serie di slogan contro il governo e contro il premier Matteo Renzi: “Non accettiamo che Renzi festeggi il paese dove 6 milioni di persone  vivono nella povertà”. Oppure, rivolto ai poliziotti: “Andate ad arrestate il partito Pd campania, non i lavoratori”. Contro gli agenti sono stati lanciati, ripetutamente, ortaggi. E ancora slogan: “Visto che Renzi non c’è cosa ci sta a fare la polizia?”. E: “Vogliamo entrare al Cnr”. Un poliziotto è rimasto contuso a un ginocchio ed è stato portato al pronto soccorso. A questo punto c’è stata la prima carica di alleggerimento e sono volate anche alcune manganellate che dovevano servire per respingere il corteo. “Oggi non ce ne andremo da questa rotonda. Vogliamo entrare al Cnr”, hanno ripetuto a più riprese i manifestanti.
 
GLI SCONTRI TRASMESSI IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
 
FB Live – Scontri con la polizia a Pisa, feriti alcuni giovani
Il corteo di un migliaio di persone contro il governo è stato bloccato da polizia e carabinieri alla rotonda a pochi passi dal Cnr dove si festeggiano i 30 anni di Internet La cronaca
 
FB Live – Scontri polizia manifestanti davanti al Cnr di Pisa
Scontri tra manifestanti – un migliaio in tutto – e forze dell’ordine a pochi passi dal Cnr. La diretta Facebook di Andrea Scutellà La cronaca
 
Sequestri, feriti e denunciati. I manifestanti hanno cercato di forzare il blocco della polizia, tra spintoni e altri lanci di ortaggi. Sono partite le prime due cariche. Due ragazzi feriti alla testa e visitati dai medici dell’ambulanza accorsa sul posto.  Sono stati sequestrati dalla polizia due carrelli, qualche mazza e uno zaino dei manifestanti. Due giovani sono stati portati in questura: sono stati identificati e saranno con ogni probabilità denunciati. I due giovani sono stati quindi rilasciati e si sono di nuovo uniti ai manifestanti.
 
Renzi e gli scontri. Anche il presidente del consiglio Matteo Renzi, intervenuto in video collegamento alla giornata dedicata ai 30 anni del primo collegamento Internet via video da Roma, ha fatto un accenno agli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, a poca distanza dal luogo dove si tiene il convegno. “Questi incidenti sono incomprensibili – ha detto il premier  – La sfida di Internet non ha colore politico, è la sfida di tutta l’Italia”.
 
Fb Live – Scontri al Cnr, giornalista strattonato dalla polizia
 
Alta tensione davanti al Cnr di Pisa: all’interno il ministro Giannini per partecipare ai festeggiamenti del trentennale di Internet in Italia. All’esterno il corteo degli antagonisti e dei precari a cui si sono aggiunte le vittime del salvabanche. Tensione alle stelle, a farne le spese anche chi è presente per documentare quanto avviene. Le immagini sono state trasmesse in diretta su Facebook da Andrea Scutellà La cronaca
 
Fb Live – Feriti alla manifestazione contro il governo
 
La manifestazione contro il governo crea tensioni con la polizia che sfociano delle cariche. Alcuni giovani manifestanti restano feriti. Le immagini trasmesse in diretta su Facebook da Andrea Scutellà La cronaca
 
La manifestazione. Il corteo di protesta, organizzato in concomitanza con l’Internet day (e quindi con l’annunciata presenza, al convegno organizzato dal Cnr, del ministro Giannini e del premier Matteo Renzi – che, invece è stato presente solo in video diretta da Roma) è partito pochi minuti dopo le 10 di venerdì 29 aprile da piazza XX settembre. In testa alla manifestazione gli studenti medi e universitari. Ma anche i Comitati delle vittime delle banche, esponenti dei Cobas e dell’Usb, il sindacato di base. Presenti anche esponenti del Partito comunista dei lavoratori e del Movimento pisano “Prendocasa”.  “Vogliamo arrivare al Cnr, è un pezzo della nostra città e della nostra storia. Ci devono ascoltare”, dicono o manifestanti. E ancora, slogan contro il governo: “Renzi non è stato eletto da nessuno, deve andare a casa  lui e questo governo di corrotti”.
 
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Mentre all’interno del Cnr di Pisa si celebrano i 30 anni di Internet, all’esterno della struttura si sono verificate tensioni e scontri fra manifestanti e Polizia. Il corteo, a cui aderiscono centri sociali, Cobas, realtà vicine ai profughi e una delegazione dei risparmiatori di Banca Etruria, si è svolto regolarmente nel centro della città toscana fino alle porte del Cnr dove, una volta salita la pressione dei manifestanti per entrare, la Polizia ha deciso di respingerli con la forza video di Andrea Lattanzi
 
 
29 aprile 2016

Christine Lagarde: peggio va il mondo e meglio è per il Fondo Monetario

 
mercoledì, 13, aprile, 2016
 
Quando in passato abbiamo scritto che, sulla base di una trascrizione di Wikileaks, il governo greco aveva capito che “c’era stato un sintomatico tentativo  del FMI di ricattare Atene (Wikileaks svela minacce e ricatti del Fmi in Grecia) – minacciando un possibile blocco del credito – per costringerlo a cedere sui tagli alle pensioni, che non voleva approvare l’articolo ha subito fatto il giro del mondo.
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 Anche se non è ancora stato chiarito se il FMI abbia davvero fatto questa implicita minaccia, ci troviamo a riflettere sul motivo per cui ci sia stato tanto interesse e tanta sorpresa da parte del pubblico sul fatto che il FMI avrebbe potuto abbassarsi a tal punto, anche per i suoi normali standard: usare una nazione di 11 milioni di persone come cavie da laboratorio su cui fare esperimenti politici.
Ma perché tutta questa sorpresa?
 
Ecco  la trascrizione di una intervista (trascrizione e audio in inglese) di Aprile 2012 rilasciata da Christine Lagarde, attuale Direttore Operativo del Fondo Monetario Internazionale e all’epoca già in carica, alla Wharton University of Pennsylvania.
 
La stessa Lagarde ammise che il Fondo Monetario Internazionale “prospera” nei momenti in cui il mondo “va male. E aggiunse che “quando il mondo va bene e ci sono anni di crescita come avvenne nel 2006 e nel 2007, per il FMI gli anni non sono stati buoni finanziariamente e non solo“.
Va da sé che l’unica prerogativa della Lagarde è quella di assicurarsi che “il FMI vada bene“. E quindi che il mondo vada male.
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Ecco la parte interessata:
 
(D) Knowledge@Wharton
 
Tra le tante cose che fate, cosa la appassiona di più? Cosa le piacerebbe veramente far succedere? Può parlare anche di una piccola cosa, non deve essere necessariamente qualcosa di importante. Cosa anima veramente il suo cuore?
 
(R) Christine Lagarde
 
È piuttosto complicato. Credo che questa sia una cosa importante … che questa sia la mia vera preoccupazione. Vedete, questa è una istituzione molto affascinante perché è completamente controcorrente: quando il mondo che gira intorno al FMI va male, a noi va molto bene. È proprio allora che noi cominciamo a diventare estremamente attivi perché prestiamo soldi e ci guadagniamo con gli interessi e con tutte le altre voci, quindi la nostra istituzione prospera, va bene. Invece quando le cose vanno bene, e ci sono anni di sviluppo come – ad esempio – fu nel periodo 2006-2007, per il FMI le cose non vanno bene, non solo finanziariamente.
 
Questa istituzione è un affascinante mix di quasi tutti i paesi del mondo che – per essere sostenibile – deve avere come obiettivo, trascendere tutte le rispettive politiche e strategie nazionali ed essere molto agile, sempre in contatto con i paesi aderenti, con la base della clientela, se vogliamo chiamarla così. Dobbiamo saperci inventare e reinventare in molti modi. Così, come stavo spiegando come stia cambiando il sistema di sorveglianza da bilaterale a multilaterale, se mettiamo a fuoco qualcosa più da vicino, vediamo che tutto è olistico – tutto è correlato – e questo è esattamente quello di cui stiamo parlando.
 
Una candida ammissione di colpa. Benvenuti nel mondo reale.
 
 
Traduzione di  Bosque Primario  per  comedonchisciotte.org

Libia, agguato dell’ISIS contro truppe italiane, britanniche e libiche, con morti, feriti e ostaggi

libia isis
La notizia è stata lanciata dalla agenzia israeliana Debka ed è in attesa di conferma anche se viene ormai rilanciata da molti organi esteri di stampa
Combattenti jihadisti dello Stato Islamico avrebbero attaccato un convoglio militare costituito da fucilieri di Marina della Brigata San Marco, forze speciali britanniche (presumibilmente SAS, Special Air Service) e militari libici delle forze lealiste, al comando di ufficiali legati al generale Khalifa Belqasim Haftar, ministro della Difesa e capo delle Forze Armate Libiche afferenti al Governo cosiddetto di Tobruk (espressione del Parlamento eletto alle elezioni di giugno 2014).
 
Lo rivela il sito di intelligence Debka File, specializzato in Medio Oriente e con base in Israele, spesso anticipatore di notizie strategiche e che vanterebbe fonti nell’intelligence di Tel Aviv.
 
Secondo Debka, il convoglio si stava spostando da Misurata e si dirigeva verso Sirte, roccaforte dello Stato Islamico in Libia. L’attacco sarebbe avvenuto con un’auto bomba e successivamente milizie sul terreno avrebbero attaccato i militari dell’autocolonna, che avrebbe resistito anche grazie alla copertura aerea intervenuta con aerei ed elicotteri d’attacco francesi e italiani.
 
Notizia ancora senza conferme ufficiali