‘Irlanda prospetta la realizzazione di un Superstato

Durante il semestre della presidenza di turno, Dublino spera di risolvere i problemi, ma la cura sarà peggiore del male 

 Andrea Perrone

 Nell’imminente passaggio del testimone da Cipro all’Irlanda per il semestre di turno di presidenza europea, gli eurocrati si complimentano per i successi raggiunti sul piano economico dalla troika dell’usura, in particolare riguardo alla capacità di essere riusciti a ridurre il debito sovrano dei Paesi membri. Ma i Soloni che governano l’Europa-colonia dimenticano che la cura adottata si è trasformata in una soluzione peggiore del male, tanto che è aumentato il numero dei cittadini europei che vivono nella più completa indigenza, completamente privi di tutto persino di una misera dimora. Allo stesso tempo un esercito di senza lavoro spera che le cose cambino in meglio, affinché possano di nuovo guadagnare qualcosa per poter vivere una vita degna di questo nome. Ma sono altrettanto consapevoli che un cambiamento della loro situazione economico-lavorativa non avverrà a stretto giro ma ci vorrà – se tutto il sistema non dovesse crollare prima – almeno un decennio. I popoli europei, e fra questi tutti i ceti sociali, sono sicuri che bisogna cambiare radicalmente la politica economica e soprattutto la classe dirigente legati a doppio filo a banche e multinazionali, da cui dipendono inesorabilmente. Un cambiamento radicale del futuro dell’Unione europea che però non si vede all’orizzonte, anzi. Alcuni analisti e molti eurocrati ritengono che la soluzione migliore sia quella di creare un Superstato Ue in grado di dar vita ad un sistema fortemente accentato di tecnocrati eletti dal popolo ma selezionati dalle multinazionali e dall’Eurotower. Una soluzione discutibile che darà vita a problemi insanabili per tutti i popoli del Vecchio Continente, sempre più schiacciati da questa gigantesca macchina, interessata soltanto a difendere gli interessi di lobby, banche, multinazionali e poteri forti annidati a Bruxelles e Washington.

Il ministro degli Esteri irlandese Eamon Gilmore ha sottolineato davanti alla stampa la necessità di creare un’unione bancaria a livello europeo per affrontare la sfida dei mercati, non mancando di ricordare il motto del semestre Ue di Dublino: “Stabilità, lavoro e crescita”. Gilmore ha aggiunto che le prossime elezioni in Germania e in Italia non dovrebbero cambiare le cose. “Non mi aspetto che le elezioni in Italia ritardino il quadro finanziario pluriennale”, ovvero il bilancio Ue per gli anni che andranno dal 2014 al 2020 anche cercando di sostenere finanziariamente i Paesi che hanno una politica agricola di una certa importanza, ha chiarito il segretario di Stato irlandese. In più – a detta del ministro – è necessario potenziare i rapporti commerciali tra Stati Uniti e Unione europea che potrebbero equivalere ad un aumento del 2% del Pil di tutta l’Ue. E ancora, ha precisato Gilmore, bisognerà favorire la libera circolazione in seno all’Europa di coloro che sono alla ricerca di un’occupazione garantendo il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti nei diversi Stati membri Ue. Il ministro ha poi cercato di esaltare le qualità del suo Paese affermando di sperare che sarà il primo Stato ad uscire dalla spirale del debito contratto a tassi d’usura con Ue e Fmi. Per quanto riguarda invece la politica estera, ha proseguito Gilmore, sarà necessario favorire i negoziati di adesione avviati con Macedonia e Serbia, e raggiungere un accordo per la firma di un accordo di pre-adesione con lo staterello fantoccio del Kosovo. Il segretario di Stato irlandese ha cercato poi di mettere in guardia l’Ue da atteggiamenti errati nel campo della politica estera, come la mancanza di unità nel decidere le soluzioni migliori da adottare per il bene dell’Europa. Una visione che in qualche modo lascia presagire le strategie di unità, soprattutto in campo militare previste dalla lobby Weimar Plus (costituita inizialmente da Francia, Germania e Polonia, e a cui si sono aggiunte di recente Italia e Spagna) che nel novembre scorso si è riunita a Parigi per stabilire le linee di condotta per la creazione di un sistema di difesa europeo comune in grado di intervenire militarmente ovunque nel mondo vi sia la necessità di esportare a suon di bombe “intelligenti” i presunti principi democratici dell’Occidente euro-atlantico. A conti fatti, ancora una volta, niente di nuovo e di positivo per il futuro dell’Europa anche dall’Irlanda.

 

‘Irlanda prospetta la realizzazione di un Superstatoultima modifica: 2012-12-22T07:32:00+01:00da davi-luciano
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