Telegiornali e Filmati della settimana

TG R del 18-NOV-2012 ore 1930

Conclusa senza incidenti, a Chiomonte, la due giorni di protesta contro il TAV e per dire no alla violenza contro le Donne e No alla Violenza contro la (Madre) Terra.

 

TG R del 18-NOV-2012 ore 1400

Assemblea a Chiomonte, seguita da passeggiata attorno alle reti, ricongiungimento con gruppi in arrivo da Giaglione, per dire tutti assieme: NO al TAV, NO alla violenza contro le Donne e No alla Violenza contro la (Madre) Terra.

 

L’Ultima Parola – del 16-NOV-2012 – Rabbia NO TAV – di Giulia Cazzaniga


 TAV in Val di Susa – le ragioni del dissenso – Alberto Perino

 

Finalisation du projet Lyon-Turin


TG R del 17-NOV-2012 ore 1400

Ieri sera a Chiomonte “gita” notturna attorno alle reti con battitura e qualche taglio, con l’immancabile risposta a base di idranti e lacrimogeni al gas tossico C.S:

 

TGcom 24 del 16-NOV-2012 – Lacrimogeni a Roma

Lacrimogeni dal Ministero di grazia e Giustizia, filmato che smentisce il Questore. NON si tratta di azione di singoli ma di una azione preordinata: ATTENTATO alla Costituzione

Le balle della Polizia e di Numa

 

NO TAV 16-10-2012 IDRANTI E LACRIMOGENI IN CLAREA

 

TG R del 16-NOV-2012 ore 1930

parla Virano e tenta di far passare i NO TAV come una piccola frangia di violenti.

 

TG 3 del 16-NOV-2012 ore 1900

Stato di Polizia. A Roma, si è trattato di un vero e proprio agguato!! Le Forze del (DIS) Ordine hanno sparato lacrimogeni direttamente (come da noi in Valdi Susa) contro i manifestanti in ritirata, dalle finestre del secondo piano del Palazzo del Ministero di Grazia e Giustizia. Ridicola la tesi del Questore, esaminate attentamente i filmati, non c’è nemmeno da discutere. E’ incredibile come si permettano a certi Funzionari Pubblici simili comportamenti; invece di arrestarli per “Attentato alla Costituzione”!!! La Val di Susa ha fatto “squola”!

 

TG R del 16-NOV-2012 ore 1400

Terminati i sondaggi a Susa, la mobilitazione continua, cortei a Chiomonte con visita alle reti ecc.. Parla Virano ed afferma che ormai gli oppositori sono pochi groppuscoli di violenti.

 

TG 3 del 14-NOV-2012 ore 1900

Manifestazioni in tutta Europa per protestare contro la gestione economica della crisi

 

TG 3 del 15-NOV-2012 ore 1900

Siamo in uno Stato di Polizia!!! La Ministra difende le Forze del (DIS) Ordine, è quasi come se avesse detto: avete picchiato bene, anche se c’è spazio per migliorare ulteriormente.

 

TG R del 15-NOV-2012 ore 1930

LTF comunica di aver terminato i sondaggi nell’autoporto di Susa. La mobilitazione continua

 

TG 3 del 15-NOV-2012 ore 1430

Frazione San Giuliano di Susa, nella notte le Forze del (DIS) Ordine sparano lacrimogeni, contenenti gas tossici, contro le abitazioni civili affumicando/intossicando gran parte degli abitanti della Frazione e degli automobilisti e camionisti in transito. Interessante intervista ad abitanti intossicati della frazione San Giuliano da vedere ed ascoltare attentamente. Appuntamento, al Presidio Internazionale, questa sera e domani sera alle 18:00, per decidere quali azioni ulteriori intraprendere; la mobilitazione continua e continuerà per i prossimi 20 anni

 

TG 3 del 15-NOV-2012 ore 1430-1

Manifestazione europea contro la crisi, violenze gratuite ed ingiustificate della polizia

 

TG R del 15-NOV-2012 ore 1400

Frazione San Giuliano di Susa, nella notte le Forze del (DIS) Ordine sparano lacrimogeni, contenenti gas tossici, contro le abitazioni civili affumicando/intossicando gran parte degli abitanti della Frazione e degli automobilisti e camionisti in transito. Appuntamento, al Presidio Internazionale, questa sera e domani sera alle 18:00, per decidere quali azioni ulteriori intraprendere; la mobilitazione continua e continuerà per i prossimi 20 anni. Analisi delle manifestazioni contro la crisi, svoltesi ieri.

 

 

TG 3 del 14-NOV-2012 ore 1900

Manifestazioni in tutta Europa per protestare contro la gestione economica della crisi

 

Lacrimogeni tra le case di San Giuliano a Susa

 

TG R del 14-NOV-2012 ore 1930-1

Oggi giornata europea contro la crisi e le manovre finanziarie, manifestazioni in tutta Europa ed anche a Torino, con qualche incidente.

 

TG R del 14-NOV-2012 ore 1930

Dopo il Blitz notturno delle Forze del (DIS) Ordine di ieri, manifestazioni con blocchi stradali da parte dei manifestanti NO TAV e da parte delle Forze del (DIS) Ordine; nella notte le strade occupate dai manifestanti sono state liberate (spontaneamente). Questa sera sono in programma ulteriori azioni di protesta.

 

TG 3 del 14-NOV-2012 ore 1230

 Dopo il Blitz notturno delle Forze del (DIS) Ordine di ieri, manifestazioni con blocchi stradali da parte dei manifestanti NO TAV e da parte delle Forze del (DIS) Ordine; nella notte le strade occupate dai manifestanti sono state liberate (spontaneamente), l’autostrada A 32 rimane chiusa. Appuntamento per questa sera alle 17:30 per proseguire nelle proteste.

 

TG R del 14-NOV-2012 ore 1400

Dopo il Blitz notturno delle Forze del (DIS) Ordine di ieri, manifestazioni con blocchi stradali da parte dei manifestanti NO TAV e da parte delle Forze del (DIS) Ordine; nella notte le strade occupate dai manifestanti sono state liberate (spontaneamente), l’autostrada A 32 rimane chiusa. Appuntamento per questa sera alle 17:30 per proseguire nelle proteste. Oggi manifestazioni in tutta Europa contro le politiche economiche dei tagli. Qualche incidente a Torino.

 

TG R del 13-NOV-2012 ore 1930

Dopo il Blitz di questa notte, assemblea NO TAV per stabilire quali iniziative di lotta intraprendere; la valle di Susa è adesso completamente BLOCCATA in parte dalle forze del (DIS) Ordine ed in parte dai Msnifestanti NO TAV. Nella notte, un migliaio di componenti delle forze del (dis)-Ordine hanno scortato autocarri con trivelle, per impiantare un cantiere nell’autoporto di Susa per effettuare gli inutili sondaggi che avrebbero dovuto fare quasi tre anni fà. Tentativo di accelerare i tempi, ma solo per far vedere che qualcosa stanno facendo, per mettere tutti di fronte al “fatto compiuto” prima che la Corte dei Conti si svegli e metta tutto sotto inchiesta ed in previsione dell’incontro tra Monti ed Hollande a Lione.

 

TG R del 13-NOV-2012 ore 1400

Blitz nella notte, con un migliaio di componenti delle forze del (dis)-Ordine per impiantare un cantiere nell’autoporto di Susa per effettuare gli inutili sondaggi che avrebbero dovuto fare quasi tre anni fà. Tentativo di accelerare i tempi, ma solo per far vedere che qualcosa stanno facendo, per mettere tutti di fronte al “fatto compiuto” prima che la Corte dei Conti si svegli e metta tutto sotto inchiesta ed in previsione dell’incontro tra Monti ed Hollande a Lione.

 

TG R del 12-NOV-2012 ore 1930

La Ministra Cancellieri snobba la Valle di Susa, nell’attesa della NON venuta, alcuni attivisti NO TAV, occupano simbolicamente il Municipio di Chiomonte per esporre la bandiera NO TAV. Prima o poi anche la Corte dei Conti italiana si occuperà dei costi (sprechi) per il TAV, forse chissà ma!…

 

TG R del 12-NOV-2012 ore 1400

Attesa a Chiomonte per la visita del Ministro dell’Interno Cancellieri; era attesa in mattinata ma non si è ancora vista.

 

TG R del 08-NOV-2012 ore 1400

Inaugurato un nuovo collegamento ad Alta Velocità tra Torino e Lione: sarà in PULMAN perchè è più affidabile!!!!

 

TG R del 07-NOV-2012 ore 1930

Parlamentari italiani e francesi si sono riuniti a Parigi con Virano per sollecitare la celere realizzazione della Nuova Inutile Linea Ferroviaria per il Treno ad Alta Velocità Torino-Lione. Questo in previsione del summit del 03 dicembre tra Monti ed Hollande e sicuramente anche per reagire alla delibera, negativa, della Corte dei Conti francese. Anche i politici francesi cominciano a capire che c’è da “mangiare” per tutti, probabilmente i politicanti italioti hanno fatto “squola”.

Militari manifestano contro l’ austerità

non che provi pena…ma bene a sapersi

Posted by Antimo Merolla on nov 18, 2012

 Militari manifestano contro l’ austerità … Di questo passo rimarranno solo gli eserciti cinesi, americani e russi.

“Vergogna  allo stato (francese)! Pagate i vostri soldati”

Gli eserciti dei paesi europei stanno per essere smantellati? Di questo passo rimarranno solo gli eserciti cinesi, americani e russi. Ricordate 1984 di Orwell? Come reagiranno gli alti ufficiali per evitarlo? Pericolo di colpi di stato militari?

PORTOGALLO – Una manifestazione dei militari portoghesi, silenziosi e in borghese, si è svolta a Lisbona sabato 10 novembre.

Militari Portoghesi in Piazza Restauradores per protestare

contro il progetto di bilancio 2013

 Lisbona 10 novembre 2012. (Reuters / Jose Manuel Ribeiro)

  GRECIA – I paracadutisti e le truppe d’assalto non hanno esitato a manifestare, in uniforme. 

 SPAGNA – Avvertimenti al governo (specialmente in Catalogna). 

Un’associazione di militari ha minacciato di applicare la legge marziale contro qualsiasi tentativo di rompere l’integrità territoriale della Spagna. Leggi il resto:http://www.linkiesta.it/

FRANCIA – Le Gauloises infuriate.

Le mogli e le madri dei soldati francesi in Afghanistan protestano perché da mesi i loro uomini non prendono lo stipendio; tutta “colpa” di un guasto (ma a chi vogliono darla a bere?!) di un software che dura da più di … un anno!  

Il ministero della Difesa, è in ritardo da mesi con i pagamenti dei salari e delle indennità. I soldati più fortunati non vedono un euro da marzo, i più sfortunati dallo scorso dicembre. La colpa, in base alle spiegazioni ufficiali che arrivano dal Ministero della Difesa, è del nuovo software incaricato di gestire le buste paga, il Louvois che avrebbe già commesso decine di migliaia di errori, su altrettante buste paga: si va dalla mancata contabilizzazione, al mancato versamento dello stipendio, alla multitassazione della stessa cifra, allo smarrimento della pratica. Sono stati conteggiati 75 tipi di errori diversi, tutti penalizzanti per i soldati.
Lo stesso ministero, guidato da Yves Le Drian e in seria difficoltà per la vicenda, ha definito la macchina “un po’ pazzerella” e nel tentativo di districarsi tra le accuse per non aver ancora risolto il problema ha imputato ogni responsabilità al precedente governo, quello di François Fillon, e al precendente ministro della Difesa Gérard Longuet. Sarebbe stata loro la responsabilità di delegare la contabilità degli stipendi di 130 mila militari a una macchina senza sincerarsi che vi fosse del personale qualificato per farla funzionare correttamente. Stralcio di un articolo di Luciana Grosso da repubblica.it/

I militari hanno il dovere della riservatezza, non hanno diritto alle manifestazioni e allo sciopero.

In Francia, le mogli dei militari, per non compromettere i loro mariti, hanno trovato un altro sistema per informare, loro e tutto il paese, della situazione della patria.
Prendendo l’esempio dalle mogli dei soldati americani, le donne che aspettano lo stipendio dei loro mariti hanno creato una pagina su Facebook dal titolo “Un paquet de Gauloises en Colère”, che potete vedere qui.

Le loro schiene sono la loro firma.

“Mio caro, qui tutto va bene, lo stato piazza la tua paga sul mercato finanziario. Il frigorifero è vuoto, la banca reclama gli interessi, e mi dicono di tacere. Ti amo tanto.”

 

“Stanco a causa della guerra, logoro a causa dei combattimenti,

tradito dal govero, deufradato dalle banche.

I tuoi figli ed io  siamo al tuo fianco. Ti amiamo.”

BELGIO – Nastro adesivo per riparare le attrezzature militari! Autentico!
Alcuni ufficiali superiori dell’esercito belga hanno scritto un rapporto che mette in evidenza:

” la vita delle attrezzature è spesso prolungata con la saliva, adesivo e fai da te; alcune unità di terra hanno un livello di potenza di fuoco paragonabili a quelle della guerra di Corea. Nonostante questo e dopo aver diminuito il numero degli effettivi di 11.000 persone, il governo vuole ancora risparmiare 200 milioni di dollari sulle spalle dell’esercito, ma ha promesso 2,9 miliardi per salvare Dexia (la Francia darà 2,1 miliardi), (NOTA. nel frattempoanche Dexia ha licenziato 1/6 del suo personale)“ Leggi qui Rtl

Una cosa è certa, gli eserciti europei stanno per essere completamente eliminati. Di questo passo ci saranno solo gli eserciti cinesi, americani e russi.
E c’è ancora gente che crede che la crisi non sia stata creata apposta per smantellare le sovranità degli stati!
Ringrazio Pierre Jovanovic per le informazioni e i link.

 

I palestinesi vogliono che il mondo sappia.

I Palestinesi vogliono che si sappia che loro “non hanno un’Aviazione, non hanno una Marina Militare, non hanno un Esercito. Non è in corso una guerra, nella Striscia di Gaza. Nella Striscia di Gaza, è in corso un genocidio.”.
Israele sta tagliando l’elettricità, per cui anche i ricoverati negli ospedali rischiano la vita. Anche le comunicazioni sono difficili: Israele non vuole che si sappia cosa sta facendo. Bombardamenti incessanti, in tutta la Striscia, via aria, mare e terra. Oltre alle vittime, molte sono le abitazioni distrutte.Gli F-16 israeliani hanno colpito i confini tra Egitto e Palestina e il Valico di Rafah è di nuovo chiuso, a causa di questo.

I nomi delle vittime palestinesi del 15 novembre 2012 (quindi un elenco per niente aggiornato):

1 – Walid Abadlah, 2 anni

2 – Marwan Abu Al-Qumsan, 52 anni

3 – Ramai Hamamd

4 – Khalid Abu Al-Naser

5 – Habes mesbeh, 30 anni

6 – Wael Al-Ghalban

7 – Hicham Al-Ghalban

8 – Ahmad Al-Jaabari, 52anni, Alto Comandante di Hamas

9 – Mohamamd Al-Hams

10 – Ranan Arafat, 5 anni

11 – Essam Abu El-Mazzah, 20 anni

12 – Hani Al-Kaseeh, 18 anni

13 – Ahmad Al-Masha Rawi, 11 mesi

14 – Hiba Al-Masharwai, 19 anni

15 – Mahmaoud Sawaween, 65 anni

16 – Hanin Tafesh, 10 mesi

17- Faris Basyouni (bambino)

18- Tareq Jamal Nasser

19-Oday Jamal Nasser

http://italian.irib.ir//notizie/palestina-news/item/116451-gaza-nomi-ed-eta-dei-martiri-palestinesi-del-15-novembre

Tratto da: I palestinesi vogliono che il mondo sappia… | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/11/17/i-palestinesi-vogliono-che-il-mondo-sappia/#ixzz2CbvQaUDv
– Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

“Raid a Gaza, i caccia israeliani riforniscono a Decimomannu”

16 Novembre 2012 ore 18:33

 

Nei cieli dell’Isola, negli ultimi giorni, si sono intensificate le esercitazioni militari. Bina Casula, consigliere a Villamassargia: “Gli aerei partono da qui”. Gli indipendentisti confermano. Il Comipa: “In casi analoghi è già successo”

redazione cagliaripad

il cielo di Gerusalemme

Nei cieli della Sardegna, negli ultimi giorni, si sono intensificate le esercitazioni militari.

Bina Casula, consigliere comunale a Villamassargia: “Gli aerei partono dall’Isola”.

L’accusa confermata dagli indipendentisti. La notizia rimbalza nei social network.

Tore Mocci, componente del Comipa (Comitato misto paritetico sulle attività militari in Sardegna) non lo esclude: “In casi analoghi l’aeroporto è stato utilizzato come scalo tecnico”.

http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=255

e ancora…

Parla Benjamin Netanyahu non sapendo di essere ancora ripreso. Giudicate da voi.

– La prima cosa da fare è colpirli (gli arabi, n.d.IxR). Non un solo colpo, ma tanti colpi talmente dolorosi da rendere impossibile la loro sopportazione. Per ora riescono ancora a sostenere la situazione. E’ necessario un più grande attacco all’autorità palestinese, per portarli al punto in cui avranno paura che stia collassando tutto.

– Aspetta, ma il mondo a quel punto si domanderebbe “come mai state di nuovo facendo una guerra di occupazione?”. Non hai paura del mondo, Bibi?

– Il mondo non dirà niente, il mondo dirà che ci stiamo difendendo. Specialmente oggi, con l’America. So cos’è l’America, L’America è qualcosa che può essere facilmente mossa, mossa nella giusta direzione. Loro dicono che sono dalla nostra parte, ma è più come dire che non ci si metteranno di traverso, non ci si metteranno di traverso.

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=JrtuBas3Ipw

Elsa Fornero ammette il golpe finanziario. Ora si apra un fascicolo di inchiesta

DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info

Voi milioni di italiani pestati a mazzate dalla riforma delle pensioni di Elsa Fornero, voi esodati, voi che avete subito, che sempre subite, voi senza voce, e voi giovani che non avete lavoro perché gli anziani sono oggi incatenati a lavorare dalle decisioni di questa lugubre sicaria dell’Economicidio italiano, voi…

Perché vi hanno fatto tutto questo? Cosa vi hanno detto? Vi hanno detto che era nell’interesse del Paese, che risparmiare attraverso i vostri sacrifici era la via dura, ma virtuosa, per ridare speranza all’Italia, che per voi ultra sessantenni significa i vostri figli, vero? Vi hanno detto questo, e voi, che a 17 anni vi riboccaste le maniche per tirarla su quest’Italia che viaggiava in 600 e aveva una sola tv in bianco e nero per condomino, anche questa volta lo farete, stringerete i denti, perché “è per i nostri figli”. Anziani, vi dicono che meno pensione è necessario per lo Stato, per tutti i cittadini, che è necessario.

Pomeriggio del 15 novembre 2012, WorldPensionSummit ad Amsterdam, la conferenza che riunisce i colossi mondiali delle pensioni private, gente con interessi finanziari per 1.925 miliardi di dollari, millenovecentoventicinque miliardi. Cioè: solo in quella sala erano presenti una decina di gruppi privati con interessi quasi pari all’intero Prodotto Interno Lordo italiano. Sono quelli che aspettano a bocca spalancata come lo squalo bianco sotto la barca, che la barca affondi, l’Inps. Sulla barca ci siete voi, vogliono i vostri soldi, la vostra pensione, i contributi di chi lavora. E voi, torturati dalla Fornero e da quelli che a lei seguiranno, glieli darete, farete le pensioni integrative costretti a mazzate, e loro ci speculeranno sopra cifre inimmaginabili. Poi, quando uno o cento di questi gruppi esploderanno come accaduto negli USA nel 2007, milioni di voi perderanno la pensione per sempre. Ma chissenefrega, voi siete la gente, quelli che non contano.

Ok, è il pomeriggio del 15 novembre, al WorldPensionSummit prende la parola Elsa Fornero e dice che

I cambiamenti portati dalla riforma delle pensioni del governo Monti erano necessari per compiacere i mercati finanziari, altrimenti i mercati avrebbero devastato l’Italia.

Fermi, fate un lungo respiro, per favore. La capite la gravità di questa cosa detta e firmato da un Ministro della Repubblica?

Un Ministro di un Paese, che risponde allo Stato, alla Costituzione, e al popolo sovrano, il cui dovere costituzionalmente sancito è l’interesse pubblico nello Stato, ha fatto una riforma delle pensioni per compiacere le banche, le assicurazioni, i fondi monetari, gli hedge funds, cioè i gruppi privati di speculatori dediti al profitto che, altrimenti, ci avrebbero distrutti, distrutto l’intero Paese.

Un Ministro di un Paese, che risponde allo Stato, alla Costituzione, e al popolo sovrano, il cui dovere costituzionalmente sancito è l’interesse pubblico nello Stato, NON HA FATTO un riforma delle pensioni per motivi legati all’interesse del popolo sovrano. Non è vero che la riforma Fornero è la cura economica giusta per l’Italia. Poteva essere l’abolizione nazionale del diritto di allattare i figli, non importa un accidenti, ma se la ordinavano i mercati il Ministro della Salute era costretto a sancirla.

Viviamo in un golpe finanziario. Lo Stato non esiste più, Monti e la Fornero lavorano per i mercati violando la Costituzione. Il presidente Napolitano è in coma. In centinaia di procure italiane sono state depositate denunce di cittadini esattamente su questo. Esiste un giudice degno in questo Paese? Apra un fascicolo d’inchiesta, altrimenti Silvio Berlusconi aveva ragione. Magistrati siete servi di chi?

Paolo Barnard
Fonte: http://paolobarnard.info
Link: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=504


Tratto da: ELSA FORNERO AMMETTE IL GOLPE FINANZIARIO. ORA SI APRA UN FASCICOLO D’INCHIESTA | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/11/18/elsa-fornero-ammette-il-golpe-finanziario-ora-si-apra-un-fascicolo-dinchiesta/#ixzz2CbBUgNl4
– Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

Civili sotto attacco nella Striscia di Gaza

17 novembre 2012

Siamo al terzo giorno degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. Scriviamo questo comunicato nel mezzo del suono incessante dei bombardamenti, che sono proseguiti per tutto il giorno di ieri, nel corso della notte e oggi. L’escalation militare portata avanti dall’esercito israeliano continua su tutta la Striscia. Da Gaza City, sentiamo il rumore incessante dei droni e dei caccia F16 che irrompono nel cielo sulle nostre teste. Le bombe ci cadono ripetutamente attorno, colpendo aree densamente popolate.

ISM
Finora le forze aeree israeliane hanno condotto più di 500 bombardamenti, portando a 29 il numero dei morti. Più di 255 persone sono state ferite dagli attacchi, la gran parte dei quali civili, tra cui 100 bambini. 30 sono le persone in condizioni critiche.Le aree colpite includono Beit Hanoun, il campo rifugiati Jabalia, i quartieri di Sheikh Radwan e al-Nasser a Gaza City, il campo rifugiati di Maghazi, Deir El Balah, Khan Younis, e l’area dei tunnel a Rafah.
Nella giornata di ieri, 15 novembre, abbiamo visitato l’ospedale Al Shifa a Gaza City, dove è stata portata la maggior parte dei feriti. Abbiamo parlato con i dottori, i pazienti e i loro parenti, vittime degli attacchi in corso nella Striscia di Gaza. Condividiamo alcune delle storie delle persone che abbiamo incontrato.

 

Haneen Tafesh

Nella giornata di ieri, 15 novembre, abbiamo visitato l’ospedale Al Shifa a Gaza City, dove è stata portata la maggior parte dei feriti. Abbiamo parlato con i dottori, i pazienti e i loro parenti, vittime degli attacchi in corso nella Striscia di Gaza. Condividiamo alcune delle storie delle persone che abbiamo incontrato. Salem Waqef, un uomo di 40 anni, è stato gravemente ferito quando la sua casa è stata distrutta da un attacco la mattina presto del 15 novembre. I suoi dottori dicono che Salem ha subito danni cerebrali a causa della mancanza di ossigeno. E’ stato portato in terapia intensiva alle 5 del mattino. E’ al momento in coma e secondo i dottori in condizioni difficili.

Verso le 13:10, quando lasciavamo la sala di terapia intensiva, una bambina di 10 mesi, Haneen Tafesh, è stata portata in corsia. Era incosciente e il suo corpicino era livido. Aveva subito la frattura del cranio e un’emorragia cerebrale, causata da un attacco avvenuto intorno alle 11 nel quartiere di Sabra a Gaza. Era in coma sotto ossigenazione artificiale. Più tardi nel pomeriggio, abbiamo ricontrollato come stava e i dottori hanno detto che le sue condizioni erano peggiorate. Dopo essere ritornati a casa la sera, abbiamo ricevuto la notizia della sua morte.

 

Ahmed Durghmush

Ahmed Durghmush ha una ventina di anni ed è stata portato allo Shifa in terapia intensiva verso le 21 di Mercoledì 14, dopo essere stato ferito da un attacco aereo che ha colpito il quartiere di Tel Al Hawa a Gaza City. Ha subito un trauma cerebrale causato dalle schegge di un missile esploso. All’arrivo di Ahmed, il Dr Fauzi Nablusia ha spiegato che soffriva di un’emorragia cerebrale ed era stato operato. Le sue condizioni sono peggiorate nel corso della giornata. Un parente di Ahmed vicino al suo letto si è sfogato dicendoci di sentirsi impotente e di avere paura per la sorte di Ahmed.

 

Basma Mahmud Al Tourouq

Il pronto soccorso è stato inondato dagli arrivi dei feriti durante tutto il giorno. Tra di essi è arrivata Basma Mahmoud el Tourouq, 5 anni, dal quartiere di Rimal a Gaza City. E’ stata ferita dal bombardamento avvenuto vicino alla sua casa intorno alle 14:30 del pomeriggio. L’onda d’urto dell’esplosione l’ha scaraventata dall’altro lato della stanza, la brusca caduta per terra le causato la frattura dell’avambraccio. Abbiamo poi sentito le storie di alcuni tra i bambini, le donne e gli uomini feriti e dei loro parenti che sono stati ricoverati in diversi reparti dell’ospedale Al Shifa. Mohammed Abu Amsha, due anni e mezzo, è stato ferito mentre sedeva di fronte alla casa di suo nonno a Beit Hanoun.Un F16 ha sparato un missile nelle vicinanze e dopo l’esplosione le macerie l’hanno colpito alla testa. Quando stavamo per andarcene, abbiamo saputo che anche lo zio di Mohammed era stato ferito.

Zuhdiye Samour, madre e nonna, del campo rifugiati di Shati a Ovest di Gaza City, era  ancora visibilmente scossa da quello le era accaduto, quando ci ha raccontato: “Eravamo seduti insieme a casa. Erano le 20:30 di sera e stavamo guardando la Tv, dei film per distrarre i bambini che avevano paura. Poi, abbiamo sentito i botti di 12 colpi di artiglieria sparati dalle navi della marina israeliana”. Zuhdiye e altri tre civili sono stati feriti quando i proiettili sono esplosi nella loro zona abitata a nord di Gaza City.

 

Mohammed Abu Amsha

Khalid Hamad, il direttore della Pubblica Informazione del Ministero della Giustizia, è stato uno dei civili feriti nell’attacco indiscriminato di un’area residenziale. Era a casa con la sua famiglia a Nabarat, Nord di Gaza City, quando ha sentito l’esplosione di una bomba, che ha colpito la casa del vicino. Molte persone del vicinato sono accorse fuori per aiutare e sono state colpite da altri sei proiettili sparati dalle navi. Il nipote di Hamad, un adolescente, ha riportato ferite lievi. Anche un altro uomo è stato ferito dalle schegge dei proiettili. “Hanno colpito i civili deliberatamente”, ha detto, “le forze israeliane non fanno errori”.

 

Duaa Hejazi (Lydia De Leeuw)

Una ragazza di 13 anni, Duaa Hejazi, stava tornando a casa sua a Gaza, nel quartiere di Sabra, dopo una camminata con sua madre e i fratelli, quando un missile israeliano ha colpito la strada di fronte alla loro casa intorno alle 8 di sera. “Ho perso molto sangue. Anche mio fratello è stato ferito, alla mano. I vicini mi hanno portato all’ospedale”. Duaa ha riportato ferite causate dalle schegge delle bombe su tutto il torace, alcune delle quali ancora conficcate nel petto. Lei vorrebbe trasmettere un messaggio ai bambini che vivono fuori da Gaza: “Siamo bambini. Non abbiamo colpe per quello che stiamo subendo. Siamo sotto occupazione e, così come Abu Ammar, dico “se sei una montagna, il vento non ti scuoterà”. Noi non abbiamo paura, continueremo a essere forti. Anche oggi abbiamo incontrato il Dott. Mithad Abbas, Direttore Generale dell’ospedale Shifa. Quando gli abbiamo chiesto in che modo l’ospedale stia affrontando l’arrivo dei pazienti ci ha risposto: “Quando arrivano questi casi in ospedale, ci troviamo ad operare in circostanze straordinarie. Siamo in una situazione di assedio, di embargo, per la quale soffriamo della mancanza di medicinali e forniture mediche di prima necessità”. L’ospedale non possiede molti medicinali e strumenti fondamentali, quali antibiotici, cateteri, anestetici, guanti, tutori esterni, eparina, materiali di sutura, detergenti e pezzi di ricambio per macchinari medici.

L’ospedale possiede anche di una riserva di carburante, che fornisce energia durante i quotidiani tagli dell’elettricità. Se i tagli dell’elettricità dovessero raggiungere le 12 ore giornaliere, il Dott. Abbas ci ha detto che in tal caso l’ospedale avrà carburante sufficiente per fornire l’elettricità per non più di una settimana. Il personale dell’ospedale sta affrontando scene caotiche e cariche di tensione, in quanto corridoi e stanze sono diventati sovraffollati, con persone che provano ad accertarsi dei propri parenti e amici feriti.

Il Dott. Abbas racconta: “le persone entrano nel pronto soccorso in panico, cercando i propri familiari. E’ molto difficile gestire tutto ciò”. Nessuno sa dove colpirà il prossimo missile, nessuno sa dove potrà essere al sicuro. I genitori non sono in grado di tenere i propri bambini al sicuro, e neanche a trasmettere loro un senso di sicurezza”.

Questi sono i nomi delle persone uccise dagli attacchi israeliani:
1- Walid Abadlah, 2 1/2 anni
2- Marwan Abu Al-Qumsan, 52 anni
3- Ramai Hamamd
4- Khalid Abu Al-Nasser
5- Habes Mesbeh, 30 anni
6- Wael Al-Ghalban
7- Hisham Al-Ghalban
8- Ahmed Al-Jaabari, 52 anni
9- Mohammed Al-Hams
10- Ranan Arafat, 3 anni
11- Essam Abu El-Mazzah, 20 anni
12- Hani Al-Kaseeh, 18 anni
13- Ahmed Al-Masharawi, 11 anni
14- Hiba Al-Masharawi, 19 anni, incinta
15- Mahmud Sawaween, 65 years old
16- Hanin Tafish, 10 mesi
17- Tareq Jamal Naser, 16 anni
18- Oday Jamal Nasser, 14 anni
19- Fares al-Bassiouni
20- Mahmoud Sadalla, 3 anni
21- Ismail Qandil, 24 anni
22- Tahrir Suleiman, 22 anni
23- Non identificato
24- Non identificato
25- Ziad Abu Jlal
26- Amjad Abu Jlal
27- Ahmed Abu Jlal
28- Hasan Abu Hmela
29- Khaled Shaer
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Siamo un gruppo di internazionali che vivono nella Striscia di Gaza e lavorano negli ambiti del giornalismo, dei diritti umani, dell’educazione, dell’agricoltura. Cerchiamo di difendere e
promuovere i diritti della popolazione civile palestinese di fronte all’occupazione israeliana e alle operazioni militari. Oltre ad essere noi stessi testimoni oculari, raccogliamo informazioni dalle nostre reti personali in tutta la Striscia di Gaza, dai media locali, dal personale medico e dalle ONG internazionali presenti a Gaza. Verifichiamo ciò che divulghiamo e speriamo che i nostri resoconti possano contribuire a rendere più accurata la copertura mediatica della situazione di Gaza.