Siria: trovato carico di armi israeliane destinate all’Isis

Aggiunto daAda Oppedisanoil 27 aprile 2016.
 
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Damasco, 27 apr – Secondo l’agenzia di stampa siriana Sana, le autorità del distretto di Al Swaeida, città drusa collocata a sud di Damasco, quasi al confine con la Giordania, hanno confiscato questa mattina, in collaborazione con le forze militari locali, una vettura carica di mortai, mine, Rpg e granate di fabbricazione israeliana.
 
La fonte ha dichiarato che le forze di sicurezza dell’Esercito arabo siriano hanno teso un’imboscata all’automobile carica di armi e munizioni mentre si recava dalla campagna ad est di Dara verso la regione desertica controllata dalle milizie dell’Isis. L’arsenale confiscato consiste in mine antiuomo, lanciarazzi, granate B9, mortai da 120, 80 e 60 mm e molto altro, tutto di fabbricazione israeliana. L’autista della vettura è stato ucciso durante l’attacco.
Quanto accaduto oggi pare non essere una novità. La settimana scorsa, le autorità di Al Swaeida avevano già intercettato un carico di medicinali destinati ai terroristi dell’Isis operativi nella regione a est di Dara e, sempre nella stessa zona, il 18 aprile, un’automobile colma dello stesso carico di quella confiscata questa mattina era stata bloccata dalle forze di sicurezza locali. Provenienza e destinazione di questi carichi di armi non lasciano dubbi: l’antico nemico della Siria si conferma nuovo amico del Califfato islamico.
 
Ada Oppedisano

GRECIA, TANTA SOFFERENZA PER NULLA, DEFICIT PUBBLICO ALLE STELLE

http://scenarieconomici.it/grecia-tanta-sofferenza-per-nulla-deficit-pubblico-alle-stelle/

A breve Tsipras chiederà summit straordinario alla UE poiché le sue casse sono vuote.

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Al paese rimangono i soldi solo fino a maggio. Da li in poi il nulla.

Il ministero delle Finanze ha chiesto agli ospedali di versare tutto il cash in un conto unico statale centralizzato, sintomo di asfissia monetaria, anticamera del fallimento pubblico.

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Tanta austerity non ha dato alcun concreto risultato (come del resto noi da anni vi diciamo).

Guardate il deficit sul Pil che hanno ancora oggi i Greci:

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Non ne usciranno mai con le proprie gambe!

Anzi, mi correggo, non ne usciranno proprio vivi!

Ucraina, governo aumenta le tariffe del gas del 100%

benvenuti nell’amata UE DEI  POPOLI
 
© Sputnik. Mikhail Voskresenskiy
27.04.2016)
 
Il consiglio dei ministri ucraino ha eseguito la richiesta del Fondo Monetario Internazionale portando i prezzi interni del gas ai livelli di mercato. Il corrispondente decreto governativo è stato adottato oggi, riporta “RIA Novosti Ucraina”.
 
Dal 1° maggio verrà cancellata la tariffa ridotta che è stata utilizzata durante la stagione invernale: ora le imprese e la popolazione avranno una tariffa uniforme per il gas. Allo stesso tempo, in base agli accordi precedenti di Kiev raggiunti con il FMI, il prezzo del gas per la popolazione dovrà essere incrementato dal 50% al 75% del valore di mercato.
 
Il 25 aprile la compagnia energetica ucraina “Naftogaz” ha reso noto che negli ultimi 10 anni Kiev ha speso circa 60 miliardi di dollari per garantire alla popolazione tariffe basse sul gas. E’ stato osservato che con questo denaro si sarebbe potuto modernizzare 2 volte i sistemi di riscaldamento di tutti i palazzi del Paese. In aggiunta, per tenere in piedi il programma, il governo è stato costretto a richiedere prestiti che i cittadini ucraini dovranno ripagare.
 
L’economicità apparente del gas si è riversata sull’utilizzo inefficiente, afferma la compagnia. Come osservato, l’Ucraina è in ritardo rispetto vicini nella modernizzazione degli alloggi e degli edifici pubblici per l’assenza di incentivi per migliorare l’efficienza dell’utilizzo del gas.
 
Di conseguenza, secondo il comunicato, si è creata una situazione paradossale: l’Ucraina è tra i primi dieci Paesi che forniscono maggiori sovvenzioni nel settore del gas, tuttavia tra questi Stati è l’unica a non essere un esportatore di petrolio e gas. Inoltre è dipendente dalle importazioni di gas russo.
 
La crescita delle tariffe dei servizi comunali, in parte sovvenzionati dallo Stato ucraino, era una delle condizioni per l’assistenza finanziaria da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI).
 
Secondo il memorandum di cooperazione con l’FMI, il 1° aprile 2016 era la data entro cui per la terza volta di fila sarebbero dovute aumentare le tariffe per il gas, ma allora il governo aveva rinviato di un mese la decisione.