Gli studenti non preferiscono più l’Università

Scritto il 11 dicembre 2012 alle 15:30 da lampo

Qualche giorno fa il rapporto annuale del Censis ha portato all’attenzione dei mass-media le scelte dei giovani del nostro Paese.

Come ben sappiamo si tratta della generazione più colpita dall’attuale crisi economica: gli ultimi dati sulla disoccupazione giovanile non lasciano alcun scampo interpretativo!

Il rapporto illustra come continua inesorabile il declino delle iscrizioni all’Università([2]):

Tra gli anni accademici 2006-2007 e 2010-2011 si registra una riduzione del numero di immatricolati all’università del 6,5%. Ciò non dipende né da fattori demografici, né da un minore grado di scolarità superiore (nell’ultimo quinquennio il numero di diplomati aumenta anzi da 449.693 a 459.678: +2,2%).

Nell’ultimo anno accademico (2011-12) si è registrato un ulteriore calo del 3% ([3]).

Come avrete già notato, contemporaneamente il numero dei diplomati è aumentato.

Quindi probabilmente il fenomeno è dovuto ad una vera e propria disillusione delle famiglie italiane (e dei giovani) nei confronti dell’istruzione universitaria:

… non credono più alla funzione di “ascensore sociale” dell’istruzione universitaria o al fatto che protegga dalla disoccupazione e, in non pochi casi, non possono comunque permettersi di affrontarne i costi.

Il calo delle immatricolazioni all’università è quindi causato dalla sfiducia generata dalla constatazione che un titolo di studio più elevato non sia sufficiente per ottenere un lavoro più rapidamente o una remunerazione più alta rispetto a quella di un diplomato. Questo, unito alla consapevolezza che le figure professionali maggiormente richieste sono quelle tecniche, ha portato a un boom di studenti per i nuovi Istituti Tecnici Superiori.

Il rapporto 2012 evidenzia infatti una crescita dell’1,9% degli iscritti a scuole secondarie di secondo grado di indirizzo tecnico o professionale… ovvero un percorso formativo orientato ad un immediato collocamento lavorativo.

Ciò è confermato anche da un recente rapporto di Almadiploma ([4]) che vi lascio approfondire da soli.

Con questo breve post ho voluto condividere con voi questa informazione: evidenzia come le famiglie italiane si siano rapidamente adattate alla situazione contingente di questi ultimi anni.

Hanno molto più “i piedi per terra” rispetto alla nostra classe dirigente :roll:

C’è ancora qualche speranza…

Buona riflessione.

Lampo

LE banche europee e le manipolazioni per alzare i tassi sui mutui

Posted By Domenico Proietti On 11 dicembre 2012 @ 14:13 In DOMINIO E POTERE | 2 Comments

Fonte: http://www.wallstreetitalia.com [1]
Tratto da: http://lospecchiodelpensiero.wordpress.com [1]

In arrivo l’accusa dell’Unione europea, risultato dell’indagine su una dozzina di istituti. I giganti della finanza avrebbero anche pignorato le case di chi non riusciva a pagare i mutui troppo alti, a causa dei loro imbrogli. Leggi i nomi.

York – Trema il settore bancario europeo. In arrivo, stando a quanto riporta il Wall Street Journal [2], un’accusa da parte dell’Unione europeasu diverse banche, una dozzina circa, che avrebbero manipolatato l’Euribor, ovvero il tasso di interesse preso come riferimento per il calcolo delle rate sui mutui, ma non solo.

Con l’Euribor si determina infatti anche il valore di numerosi altri prodotti finanziari, tra cui derivati; fattore di rilievo, anche la Banca centrale europea fa affidamento su questo tasso per stabilire la propria politica monetaria e molti governi, istituti, persone, effettuano prestiti sulla sua base.

In tutto dodici banche indagate: tra queste Credit Agricole, Société Générale, HSBC e Deutsche Bank. I colossi finanziari, secondo le accuse, non avrebbero solo collaborato per determinare l’Euribor, ma avrebbero anche pignorato le abitazioni di chi non riusciva a pagare i mutui, troppo alti proprio a causa delle loro manipolazioni.

Il Wall Street Journal non nomina alcuna banca italiana nell’articolo ma, come fa notare un articolo del Fatto Quotidiano [3], quattro istituti italiani fanno parte della European Banking Federation, organismo responsabile di fissare ogni giorno l’Euribor. Si tratta di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Ubi Banca.


http://www.stampalibera.com/?p=57431

BORSA&SPREAD/ Il lunedì nero è davvero tutta colpa delle dimissioni di Monti?

Le dimissioni del Governo Monti non stanno decisamente passando inosservate sui mercati: tutto va molto male, com’era facilmente prevedibile. Il commento di PAOLO ANNONI

 (Pubblicato il Mon, 10 Dec 2012 11:28:00 GMT)

 

FANNO TERRA BRUCIATA

Italia bruciataDI GIOVANNI ZIBORDI

[Oggi ho potuto verificare i dati dei primi 10 giorni di dicembre. Rispetto allo scorso anno stesso periodo siamo a -20%! Parlo di g.d. di elettronica e della stessa città di Zibo Modena. Ho un amico che fornisce giocattoli a grossi player in Emilia Romagna. In questo stesso periodo si va da un -15 ad un – 40% come sell out. Questo fine anno si chiuderà in modo terribile altro che fine del tunnel!]

Stanno facendo terra bruciata dell’ Italia perchè per “loro” (la grande finanza e le grandi banche che muovono i fili delle marionette di gente come Monti) l’ Italia è solo uno dei tanti mercati del sacro “mercato globale” e ci sono altri mercati in asia o sudamerica che la sostituiranno.

Nel frattempo vogliono che l’ Italia, la Grecia, la Spagna, l’ Irlanda e il Portogallo paghino interessi su interessi superiori all’ inflazione e continuino a pagarli in eterno

per cui non possono lasciar uscire nessuno dalla morsa del “Mercato” perché anche una Grecia che getti la spugna e non paghi potrebbe essere sufficiente a creare il “contagio”. Fino a quando è l’ Ecuador e l’ Islanda che non pagano sono così piccoli e lontani che possono essere tollerati, ma già la Grecia preferiscono lasciarla strangolare in base alla regola del “colpirne uno per educarne cento”. 

La loro forza sono i mass media, dal Corriere a Repubblica in giù che a loro volta prendono la linea ogni giorno dall’ estero, come facevano una volta al Comintern da Mosca che oggi però si è spostata a New York. Oggi il New York Times, la centrale della disinformazione globale, aveva un profilo agiografico di Monti descritto come un santo, un poeta e un navigatore, un personaggio storico secondo solo a Cristoforo Colombo, un incrocio tra Lincoln, Nelson Mandela e Roosevelt (su cui in realtà ci sarebbe molto da dire) quando invece si tratta di un modesto professore senza particolari qualificazioni, che è stato “assunto” dall’oligarchia finanziaria come marionetta e utile idiota per farsi pagare tutte le rate e gli interessi spremendo gli italiani. (Ma non è neanche che al New York Times lo pensino veramente, negli anni ’90 ad esempio al NY Times celebravano Boris Yeltsin come un eroe mentre sotto di lui la Russia veniva spogliata di tutto (sotto la direzione di parecchi soggetti di New York) e il tenore di vita del russo medio collassava. Oggi sullo stesso giornale trovi articoli che ammettono che sotto Yeltsin è avvenuta in Russia la più grande rapina della storia, ma intanto il danno è stato fatto. 

L’ Italia non ha, dal punto di vista strettamente economico, nessun problema drammatico, eccetto esser stata privata gradualmente dagli anni ’80 in poi della possibilità di finanziare i suoi deficit con Lire e poi strangolata letteralmente di tasse con il falso mito del debito pubblico. Prima le si è imposto di indebitarsi con i BTP anche se per 120 anni non aveva mai dovuto farlo (quando aveva bisogno stampava lire che non costano allo stato in interessi) e poi le si è anche tolto la Lira, inchiodandola sulla croce di una valuta che riflette il fiorino, lo scellino e il marco. 

Se domattina l’Italia potesse tornare al sistema in vigore nel 1950 o 1960 o 1970 o anche 1980, cioè a finanziare i deficit pubblici con semplici Lire e non BTP espressi in Euro, la sua economia si risolleverebbe di colpo. La prova che sia così non è nei libri, ma nel fatto che se vai a Londra oggi impari che gli inglesi zitti zitti e quatti quatti fanno esattamente così, finanziano deficit pubblici da 100 miliardi di sterline l’anno (cinque volte maggiori dei nostri!) emettendo sterline. Gli inglesi perlomeno non sono così idioti da vendere i loro titoli di stato “sul mercato”, li fanno assorbire in silenzio dalla Banca di Inghilterra in una semplice partita di giro contabile. 

Bisogna però insistere come dei martelli pneumatici e trivellare nei cervelli intasati di propaganda la nozione che il Deficit pubblico è normale e necessario. Oggi intervistavano politici italiani sui canali finanziari tv come Bloomberg e cnbc e anche quelli di Forza Italia, il cui capo ha appena sparato sull’austerità e Monti provocandone le dimissioni si affrettavano a dichiarare “…abbiamo bisogno di crescita ora… ma noi siamo comunque per il pareggio di bilancio…”. E i commenti degli analisti finanziari erano oggi: “…la caduta di Monti non è così negativa… perché le elezioni dovrebbe vincerle il centrosinistra che è per continuare l’austerità..” Questi del PD sarebbero i lontani discendenti di Marx e Engels e sono diventati ora il fedele cane da guardia dei rappresentanti grande finanza…( “..il governo Monti e Bersani che gli ha giurato lealtà fino alla fine…”) 

A febbraio scorso la massa di deficienti che abbiamo eletto in parlamento hanno votato nella Costituzione il pareggio di bilancio, centrosinistra e centrodestra assieme come tanti pecoroni, ignorando 80 anni di storia dalla Grande Depressione in poi, che avrebbe dovuto una volta per tutte chiarire che NON HA SENSO CHE LO STATO INCASSI DI TASSE QUANDO SPENDE. Perché se lo fa, dopo qualche anno, sai cosa succede ? non ci sono più soldi in circolazione per le famiglie ed imprese! 

Non si sta qui ovviamente dicendo lo stato deve spendere e spendere come con Pomicino, ovvio che ci sarebbero da tagliare sprechi ecc… Ma QUALUNQUE SIA IN UN DATO MOMENTO IL LIVELLO DI SPESA LO STATO DEVE INCASSARE DI TASSE MENO di quello che spende. Ogni singola economia al mondo oggi dal Canada alla Cina, all’Inghilterra all’India all’Australia ha debito pubblico e quindi ha avuto deficit di bilancio e quindi uno stato che incassava di tasse MENO di quello che spendeva. Come fa della gente adulta a sostenere che questo sia sbagliato se è il modo normale in cui qualunque economica al mondo funziona da un secolo ? 

A meno di non avere tutti grandi surplus commerciali con l’estero, che fanno ovviamente entrare moneta per questa via, la moneta nell’economia da dove ‘azzo credete che arrivi Oscar Giannino e soci che volete “fermare il declino” riducendo il deficit ? La moneta entra in circolo nell’economia attuale quando lo stato SPENDE MENO DI QUANTO INCASSA Oscar anche se Chicago non te lo hanno detto. Se riduci il deficit oggi, con l’economia in depressione, sei pericoloso come Monti.

Sicuro, ci sono nel sistema monetario anche le banche e sembra che anche loro offrano moneta quando fanno un fido o un mutuo o un prestito auto, ma in realtà è DEBITO, che con gli interessi va ripagato, non è vera moneta. 

Dato quindi che è impossibile che tutti gli stati del mondo abbiano surplus con l’estero simultaneamente (per uno che ha un surplus ovviamente qualcun altro dovrà avere un deficit della stessa cifra) è ovvio che, per la maggior parte degli stati, ci deve essere sempre un Deficit pubblico che faccia entrare MONETA IN CIRCOLO nell’economia. 

Nel caso dell’Italia però lo strangolamento è su due fronti, perché avendo inchiodato la nostra valuta al marco, fiorino e scellino e franco è sistematicamente sopravvalutata e quindi per la prima volta dal 1949 siamo anche in (leggero) deficit con l’estero. In più come sanno anche i bambini delle elementari forse ora, le banche avendo pompato debito per due decenni a ritmi del 10% l’anno specie per gli immobili stanno CONTRAENDO IL CREDITO. 

Chiunque abbia un quoziente di intelligenza sopra 90 (la media è 100 per cui stiamo larghi per includere anche alcuni che scrivono nel forum) dovrebbe fare 2+2 e capire che con le banche che riducono il credito e con un deficit estero creato da una valuta sopravvalutata l’Italia SOFFOCA PER MANCANZA DI MONETA CHE CIRCOLA. Nelle corrispondenze, sempre più drammatiche e ormai peggiori di quelle dell’ultima guerra da Atene in cui si parla di quartieri abbandonati, violenza diffusa e gente di cinquant’anni che vive in casa dalla vecchia madre pensionata, il ritornello delle interviste è sempre “qui non gira più moneta…”. Come mai questa improvvisa disgrazia che sembra la siccità che distruggeva i raccolti dell’antico Egitto ? E’ il risultato del demenziale sistema del debito attuale come è stato spiegato qui fino a consumare la tastiera, perché in sostanza ti obbliga ad usare sempre più debito quando potresti usare invece moneta. 

Ma la moneta non è come il petrolio o i semiconduttori che se non hai i giacimenti nel deserto o un industria e tecnologia che occorrono decenni a creare non puoi improvvisarli e devi importarli. La Moneta il nostro fottuto governo la può creare senza costi, domattina, al prezzo di votare un paio di leggi ed emettere un paio di decreti. Noi oggi IN PRATICA IMPORTIAMO LA FOTTUTA MONETA, ANCHE SE SONO ACCREDITI ELETTRONICI CHE LO STATO FA A SUA DISCREZIONE 

Questo concetto andrebbe ripetuto come slogan ogni dieci minuti in TV e nelle scuole e scritto sui muri fino a quando non cominci ad entrare lentamente nei cervelli annebbiati degli italiani. 

==> Se domattina l’Italia potesse tornare al sistema in vigore nel 1980, 1970, 1960 e 1950 cioè a finanziare i deficit pubblici con semplici Lire e non BTP in Euro, la sua economia si risolleverebbe di colpo. 

(Io ho fatto persino dei fumetti per illustrarlo, l’ultima sarebbe provare anche con una canzone)



Giovanni Zibordi
Fonte: www.cobraf.com
Link:http://www.cobraf.com/forum/topic.php?topic_id=6303&reply_id=123502104#123502104
10.12.2012

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11198