- Immigrazione: il flop di Mare Nostrum, Il Sole 24 Ore
- Colte in flagrante: le ONG sono parte del traffico di migranti, Gefira
- L’armata delle ONG che opera sulle coste della Libia, Gefira
- Gli americani di MOAS traghettano migranti in Europa, Gefira
- Come potrebbe essere più efficace l’azione della UE contro i trafficanti di migranti? European Commission
- Andrea Riccardi, un’anima per l’Europa, Lavie
- Stabilire l’identità per la protezione internazionale, European Migration Network
- Migranti, in 40 fuggono dall’hotel nel Sulcis e bloccano la Statale, Corriere
- Rivolta nel Cie di Milano: scappano tre irregolari, gd-notizie
- Rivolta al Cie, agenti contusi. Scappano in 22, 10 arresti MigrantiTorino
- Lampedusa, via ai trasferimenti. fuga di immigrati al Cie di Torino, RAI
- I clandestini restano in Italia anche dopo essere espulsi, Il Giornale
- Mafia capitale, Buzzi: “Con gli immigrati si fanno molti più soldi che con la droga”, Il Fatto Quotidiano
- La mafia siciliana guadagna sulle spalle degli immigrati disperati, La Stampa
Archivio tag: criminalità
Cruciani e Parenzo a RADIO24 deridono gli anziani veneti seviziati in casa col ferro da stiro
è POLITICALLY CORRECT e moralmente superiore e decisamente antirazzista quindi perfetto esempio di stile di vita, tutto il resto è xenofobia quindi da reprimere. Guai esprimere solidarietà ai due anziani, sarebbe strumentalizzazione. SI deve essere divertente deridere chi viene brutalizzato. Se fosse vostro nonno sarebbe divertente lo stesso?
ANTEFATTO Picchiarono e torturarono coppia di anziani con un ferro da stiro. Presi i due vigliacchi
Arrestati due marocchini, altri due, sempre marocchini, sono stati denunciati. Sono gli autori della crudele rapina con aggressione del 20 luglio ai due coniugi di Piacenza d’Adige, con una sfilza di precedenti alle spalle.
Cruciani e Parenzo a RADIO24 deridono gli anziani veneti seviziati in casa col ferro da stiro
ONG FANNO CONTRABBANDO “INDUSTRIALE” DI CLANDESTINI?
“Con gli sbirri devi stare zitta”. L’omertà sullo stupro al centro sociale
e poi fanno le iniziative CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.
In tre la stuprano per festeggiare la cacciata dei fascisti da Parma. Le violenze vengono filmate e fatte girare per umiliarla. E il centro sociale copre i tre compagni
“Mi sono svegliata su un tavolo di legno, i vestiti buttati a terra, sul mio corpo i segni di quello che mi avevano fatto…”.

I compagni della “Raf”, la rete antifascista di Parma, l’hanno stuprata nel centro sociale mentre festeggiavano, come ogni 12 settembre, la cacciata delle camice nere dalla città. Sei anni fa, quando si è consumata la violenza sessiale, Claudia aveva 18 anni. Ma come racconta oggi Repubblica, il processo contro i tre stupratori è iniziato solo oggi. Finora i compagni sono stati protetti da un incredibile muro di omertà.
L’hanno stuprata per un’intera notte. In tre, forse di più. I compagni hanno abusato di lei, un’amica, dopo averla drogata. Il tutto filmato da un cellulare per immortalare quell’orrore sessuale. E quando Claudia si è rivolta alla polizia per denunciare quanto accaduta è stata emarginata. Le sue amiche l’hanno bollata come un'”infame” e non le hanno più parlato. Eppure, come racconta Repubblica, “per tre anni, dal 2010 al 2013, erano stati tanti (e tante) i compagni e le compagne che avevano visto quel video, girato con un vecchio Nokia, e dove Claudia (naturalmente il nome è di fantasia) viene addirittura chiamata con un nomignolo che allude, e qui l’orrore è massimo, ad atti ancora più brutali durante la violenza. Ma nessuno aveva rotto il silenzio, quasi fosse più importante difendere il movimento da incursioni di polizia e carabinieri, piuttosto che denunciare lo stupro e solidarizzare con la vittima”.
Claudia si risveglia dall’incubo dello stupro all’alba. “Ripresi i miei vestiti e me ne andai – racconterà più avanti agli inquirenti – lì dentro non c’era più nessuno”. I compagni l’hanno abbandonata a terra. Come un pezzo di carne masticato e poi sputato. Inizialmente non denuncia. E così gli stupratori, come denunciano le “Romantic Punx” sul blog Abbatto i muri, “continuano a frequentare cortei, manifestazioni, ridono, bevono birra, escono con ragazze, nonostante giri un video in cui fanno sesso con una donna che sembra morta”. Il 30 agosto del 2013, quando una bomba carta scoppia accanto alla sede di CasaPound, i compagni della Raf finiscono nell’occhio del ciclone. Anche Claudia viene interrogata. Ma subito si chiama fuori spiegando che da quel mondo si è allontanata “dopo una brutta storia”. E quella brutta storia, finalmente, viene fuori.
L’anno scorso, in seguito alla denuncia di Claudia, finiscono ai domiciliari Francesco Cavalca (25 anni), Francesco Concari (29 anni) e Valerio Pucci (24 anni). La ragazza viene, quindi, contattata dai compagni che la minacciano e la insultano. “Con gli sbirri – le dicono – devi solo tacere”. Pretendono che lei “alleggerisca” le dichiarazioni. Tanto che i giudici fanno partire un’altra indagine, questa volta per favoreggiamento. “Uno stupro è sempre un atto fascista – dice qualcuno – anche se chi lo commette si dichiara antifascista”. Ma opporsi tra i compagni sono davvero pochi.
– Ven, 16/12/2016 – 11:12
Migranti, Frontex contro le Ong: “Sono colluse con gli scafisti”
L’agenzia europea per le frontiere punta il dito contro chi salva le vite in mare: “Non contrastate il traffico clandestino di uomini.” Gli accusati smentiscono tutto

La sconvolgente rivelazione, contenuta in alcuni documenti interni dell’Agenzia a cui ha avuto accesso il quotidiano britannico Financial Times, apre un gravissimo precedente nelle relazioni fra la polizia di frontiera dell’Ue e la pletora di associazioni umanitarie che da mesi lavorano instancabilmente al salvataggio delle vite in mare.
Cinque, principalmente, le accuse rivolte alle ong: la collusione con i trafficanti di uomini, che prima di mettere in mare le imbarcazioni fornirebbero ai migranti l’esatta posizione delle navi delle ong; le istruzioni, impartite ai disperati ripescati dal mare, di non collaborare con le autorità di polizia; l’estensione del raggio delle operazioni fin sotto le coste libiche; il rifiuto di raccogliere prove necessarie per istruire azioni giudiziarie contro gli scafisti. Infine in almeno un caso una ong non meglio specificata è stata accusata di aver preso a bordo alcuni migranti direttamente da un barcone di trafficanti.
Interpellate da Avvenire, le autorità di Frontex non hanno né commentato né smentito le indiscrezioni che sarebbero filtrate proprio dai loro documenti interni.
Le reazioni delle Ong
Molto più piccata la reazione delle ong chiamate in causa, che smentiscono con forza le accuse che le hanno raggiunte. Se tutti ammettono che gli scafisti stessi contano sull’intervento delle ong (come anche delle navi della Marina militare e della Ue) per rifornire i barconi con meno benzina e sempre più passeggeri, da Medici Senza Frontiere a Save the Children, tutti rivendicano il proprio impegno umanitario, senza alcun doppio fine politico.
Dalla Croce Rossa italiana, ad esempio, il direttore Franceco Rocca parla di “aggressione politica al lavoro degli operatori umanitari su politiche sbagliate dell’Unione Europea”.
“La mancanza di canali sicuri per i migranti è una vergogna – protesta Rocca – Quando arriva un barcone non li salviamo così la prossima volta gli scafisti sanno che noi europei non salviamo migranti?”
– Ven, 16/12/2016 – 11:27
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/migranti-frontex-contro-ong-sono-colluse-scafisti-1343358.html
Indignazione in Germania per l’atroce morte di Maria, una vittima della cultura di “benvenuto della Merkel”
Roma, trovata morta la studentessa cinese scomparsa: investita dal treno mentre inseguiva tre scippatori
Roma città aperta? Adesso che la vittima è donna e straniera si indigneranno le tribù delle boldrini? Quelle che amano l’integrazione tanto i loro figli vivono scortati??????

LA MORTE IN UN VIDEO Una telecamera posta su un capannone industriale nella zona di via Salviati avrebbe ripreso la sua morte: nel filmato, oltre alla ragazza, si intravedono anche «tre ombre in movimento». Un dato che sembra confermare la versione che la ragazza diede ad una sua amica al telefono quando disse che stava inseguendo tre uomini di colore che l’avevano appena borseggiata. Chi indaga spiega che la qualità delle immagini è scarsa ed è quindi complesso individuare chiaramente i tre rapinatori. Nell’inseguire i suoi rapinatori la ragazza cinese sarebbe salita sulla massicciata che costeggia la ferrovia e sarebbe stata travolta da un treno in transito morendo sul colpo.
Da un primo esame del cadavere risultano infatti compatibili le ferite con un impatto violento.
«Nella serata di ieri – spiega la Questura – il personale di una ditta con sede nei pressi della stazione ferroviaria Tor Sapienza, dopo aver visto un servizio televisivo sulla scomparsa della ragazza cinese, si è ricordato di aver sentito, nel giorno in questione, delle voci provenire dai binari, come di persone che si stessero rincorrendo». »A seguito di ciò – prosegue – hanno visionato le immagini delle telecamere dell’azienda, che hanno confermato la presenza di una ragazza deceduta vicino ai binari, in una zona difficilmente accessibile. Sono stati pertanto avvisati i Carabinieri della Stazione di Tor Sapienza che, avendo ricollegato l’episodio alle ricerche della giovane scomparsa in atto da parte della Polizia di Stato, hanno avvisato la Squadra Mobile. Sul posto è stato rinvenuto il corpo, tra i rovi, in un luogo difficilmente raggiungibile e visibile dall’esterno».Al momento il fascicolo di indagine, coordinato dal pm Pierfilippo Laviani, ipotizza il reato di rapina e non più quello di sequestro di persona
Il punto dove è stato trovato il corpo è a circa 800 metri dalla sede dell’Ufficio Immigrazione di via Patini, dove Zhang Yao si era recata lunedì scorso per ritirare il permesso di studio. Sul posto il commissariato Prenestino e la Squadra Mobile. L’ultima immagine delle telecamere di sorveglianza ha ripreso la ragazza mentre lasciava la sede dell’Ufficio Immigrazione di via Patini. La giovane è stata investita dal treno mentre inseguiva i ladri che le avevano rubato la borsa. Durante l’inseguimento si e’ fermata a chiamare un’amica, ed è stata centrata di striscio dal convoglio. Zou Xiao, l’amica con cui divide anche l’appartamento in zona Don Bosco, aveva raccontato di questa ultima misteriosa telefonata: «Mi hanno rubato la borsa», le aveva detto Zhang. Ma poi c’era stato un fruscio, un rumore. Probabilmente il treno che l’aveva appena travolta. Da lì il nulla: il cellulare aveva squillato a vuoto fino alle 6, poi risulta staccato. Si riagghiancerà solamente il giorno dopo in zona piazza Vittorio.