La realizzazione della NLTL è un processo reversibile.

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Dal vertice italo-francese del 27 settembre 2017 sono emersi prepotenti le parole del Presidente della Repubblica francese Macron a supporto di quelle della ministra Borne in tema TAV.

La ministra, in audizione al Senato d’oltralpe, aveva affermato lapidaria: “Pas de nouveau chantier ni de nouvel appel d’offrers” (nessun nuovo cantiere e nessuna gara di appalto).

Questa frase, che sicuramente ha colpito profondamente anche i vertici TELT e i sostenitori nostrani, sottende una decisione già presa: la nuova linea torino-lione, in territorio francese, non si farà.

Ricordo che l’intera NLTL, oggetto dell’accordo bilaterale del 2001, è di quasi 250 km ed è a questo che si riferisce la ministra a Borne.

Nel corso della legislatura avevo presentato un ddl volto ad abrogare la legge di ratifica dell’accordo bilaterale del 29 gennaio 2001. Le parole francesi dimostrano che questo è possibile perché esse stesse ne costituiscono una tacita abrogazione ovvero non si darà esecuzione all’accordo.

Il percorso di realizzazione della NLTL è quindi dimostrato essere reversibile, anzi, oggi il partner francese si è sfilato dagli impegni. Come Italia dobbiamo fare lo stesso.

Non aspettiamoci nulla da questi politicanti con le mani in pasta. Possiamo però sperare in un Governo a 5 Stelle che ha tra le sue priorità, come di recente affermato dal candidato premier Di Maio a Torino, la cancellazione degli accordi internazionali e lo stop immediato dell’opera.

La realizzazione della NLTL è un processo reversibile.ultima modifica: 2017-10-01T11:11:08+02:00da davi-luciano
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