Gli Stati Uniti possono “salvare” la vittoria degli jihadisti in Siria: come e perchè

Dic 13, 2015
Milicianos-jihadistas-de-Siria
di Eric ZUESSE
 
Secondo quanto scritto dal giornale Britannico” The Telegraph”, in una recente informativa, i missili anticarro TOW made in USA, che il presidente statunitense Barack Obama ha inviato in Ottobre ai gruppi dei miliziani islamici sunniti che combattono in Siria per utilizzarli contro le forze non settarie dell’autorità al governo, Bashar al-Assad, sono stati tanto efficaci contro le forze di Assad e le forze russe (quelle che il governo di Assad aveva invitato a propria difesa), che il governo siriano, per difendere le proprie forze attaccate dai jihadisti infiltrati in Siria da parte dei sauditi e dei paesi occidentali, si vede obbligato a far inviare in battaglia dalla Russia i costosi carri T-90, che sono molto meno vulnerabili ai missili.
 
Lo schieramento dei carri T-90 sembra riflettere su Mosca la frustrazione di questo fallimento (“presagisce una costosa e posssibilmente lunga guerra”), così come la preoccupazione per il danno causato dai ribelli con i missili anticarro, che a loro volta sono finanziati dai regimi rivali degli Stati del Golfo (in particolare Saudi Arabia, Qatar, UAE, e Kuwait) e la Turchia. Tutti gli invasori (a parte gli USA) sono controllati dalle aristocrazie sunnite, patrocinatori ed esecutori quali Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi,  miliziani jiadisti che sono uniti dalla legge islamica, i quali (con l’appoggio degli USA) hanno intenzione di prendere il controllo del paese e rovesciare il governo laico della Siria, che è impersonato da Bashar al-Assad ed imporre la legge della Sharia.
 
“The Telegraph”, quale  strumento  di propaganda dell’aristocrazia britannica, che è alleata come un “cane fedele” con l’oligarchia di potere degli Stati Uniti, non menziona mai il fatto che questi missili sono stati inviati in Siria dagli USA ,attraverso la Turchia, precisamente per proteggere i loro terroristi contro le forze della Russia e della Siria. I missili di fabbricazione USA sono stati acquistati ed adesso sono di proprietà degli Stati del Golfo, in concreto dalle famiglie reali di Arabia Saudita, Qatar, Emirati Árabi Uniti e Kuwait,- che sono quegli stessi Stati che finanziano i terroristi ( vedi: Al Qaeda’s Bookkeeper Spills the Beans ).  Vedi anche: WikiLeaks cables portray Saudi Arabia as a cash machine for terrorists
 
Tuttavia l’articolo dell’ eminente giornale, “The Telegraph”,  fa tenere in conto che “lo spiegamento dei carri T-90 è l’ultimo segnale che il Cremlino viene forzato ad una “escalation” nel suo intervento dall’aria per  realizzare anche un intervento terrestre”.
 
Il costo di un sistema TOW di missili anticarro corrisponde soltanto a 180.000 dollari
Il costo di un carro armato  T-90 è di 4,5 milioni di dollari che è di 25 volte di più. Pertanto questa è una strategia da campo di battaglia disegnata per far dissanguare l’economia della Russia fino alla morte. Questo corrisponde a come Obama si propone adesso di conquistare la Russia, sui campi di battaglia in Siria- utilizzare la Siria contro la Russia, nello stesso modio in cui “fu utilizzato l’Afghanistan contro l’Unione Sovietica.
 
L’uomo che ne parla è Zbigniew Brzezinski, un vecchio amico personale e consigliere di Obama. Si ripete la stessa strategia, però questa volta senza lo splendore ideologico del conflitto tra il comunismo ed il capitalismo. Si tratta della conquista basilare che vuole l’oligarchia degli USA e che sono decisi ad ottenere. Le aristocrazie wahabite e sunnite lavorano in stretta relazione con l’America – e, di sicuro, acquistano le loro armi negli USA, tale come avviene in questi casi (vedi : Reuters.com ). Aggiungendo anche l’alleanza con la NATO, diretta dagli Stati Uniti, questa è una combinazione impressionante che stanno utilizzando contro la Russia. La strategia e le armi provengono essenzialmente dagli Stati Uniti, il denaro proviene principalemte dalla famiglia dei Saud. Tuttavia niente di questo viene neppure menzionato nell’articolo del ” The Telegraph”.
 
Isis-cia
ISIS Made in USA
 
Questo articolo di propaganda del The Telegraph quindi passa per anti-jihadista per incolpare sottilmente il Presidente siriano Assad, della guerra degli jihadisti che stanno cercando di rovesciare il suo governo. Scrive il giornale britannico:  “Gli esperti dicono che l’intervento russo avrà l’effetto di prolungare il conflitto che già ha prodotto vittime per circa un quarto di milione siriani, facendo fuggire all’estero milioni di rifugiati come una serie di potenze del mondo si sono unite per l’escalation della guerra civile”.
 
In altre parole, secondo The Telegraph : se soltanto la Russia non fosse intervenuta nella lotta contro gli jihadisti (che sono stati inviati dagli USA e dalle aristocrazie sunnite) in Siria, allora l’Unione Europea non sarebbe stata inondata dai profughi e rifugiati dalla Siria, quando in realtà il flusso dei rifugiati era iniziato da molto prima dell’intervento russo.
 
L’articolo del “The Telegraph” (come quelli di  altri opininisti occidentali dei media filo atlantisti, vedi Il Corriere della Sera, Repubblica o La Stampa) costituisce un magnifico esempio di propaganda professionale, che sfrutta abilmente la stupidità dei suoi lettori ed il basso livello culturale (basicamente tuttti pro- americani) la ottusità ed i pregiudizi : inverte la responsabilità del conflitto alla vittima reale (il governo non settario della Siria) ed occulta i reali colpevoli (da cui The Telegraph riceve le sovvenzioni e gli annunci pubblicitari per le sue imprese). D’altra parte, l’articolo del The Telgraph implica (senza apportare alcuna prova in assoluto) che le vittime dell’alleanza degli USA nell’invasione della Siria, il Presidente siriano anti jihadista e le sue forze, siano invece i “persecutori” e la causa dell’invasione laggiù (illegale- che ignorano) da parte dell’America.
 
(Naturalmente un lettore deve essere abbastanza tonto per cadere in questa trappola ma la stampa “main stream” deve sempre sfruttare la stupidità della gente – che è quello che fa normalmente- e che è come funziona il sistema e come e stato progettato per funzionare”).
 
In un scuola di giornalismo, citerei questo articolo del The Telegraph come un esempio di come si sviluppa in forma sofisticata l’operazione di propaganda contro la Russia da parte dell’Occidente e dei suoi alleati. Gli studenti di giornalismo (sopratutto quelli che hanno come proprio obiettivo quello di lavorare nei media finanziariamente ben dotati ) necessitano di sapere come farlo, perchè è quello che ti faranno fare e ti pagheranno per questo, una volta entrati nel mondo dei “giornalisti asserviti” per guadagnarsi la pagnotta (in realtà per servire le oligarchie). Informalmente questo si chiama semplicemente “compiacere i propri finanziatori”.
 
I contrattisti militari sono ogni volta più importanti e lo fanno specialmente bene in questo tipo di media – ma non sono gli unici che lo fanno. Per esempio le grandi “corporations” che vogliono anche avere il controllo di tutte le risorse naturali vitali , e la Russia è il paese più ricco del mondo in risorse naturali. (Incluso la Banca Mondiale riconosce la “maledizione delle risorse naturali”), per quanto senza menzionarla e tuttavia senza ignorare che la  base (di questa affermazione) è la minaccia e la realtà delle invasioni straniere dirette dalle oligarchie – gli Stati Uniti, “in primis”- un qualche cosa che è innominabile per una istituzione che, come la Banca Mondiale,- indirettamente viene finanziata in gran parte da tali invasioni.
 
La funzione della propaganda non viene effettuata soltanto dalla stampa; si trova anche nell’ambito accademico e lungo tutta l’oligarchia che ha fondato la stampa e l’accademia. Come generalmente è il caso quando si leggono le notizie, questo articolo del “The Telegraph” è molto più affidabile ed informativo, in quello che rivela dietro le sue linee, che nelle sue stesse linee scritte. Quello che rivela dietro le sue linee è il modo in cui funziona il mondo.
Mettendo insieme il tutto in questa forma: l’America può salvare la vittoria dei jihadisti in Siria ed in questo senso la verità viene rilevata in forma evidente. Questo però non viene scritto nelle linee dei media occidentali sulle news. Si ricava soltanto da dietro le lineee, dove si trova il senso reale delle cose.
 
Il 15 di Dicembre, i trappresentanti di tutti i molti gruppi degli jihadisti che compongono la coalizione occidentale per rovesciare Assad e contrastare la Russia, si riuniranno a Riyad, in Arabia Saudita, dove la famiglia dei Saud selezionerà (con il consenso degli Stati Uniti) i gruppi di “terroristi moderati” e che in questo modo potranno essere appoggiati dall’Occidente per farli impadronire della Siria.
 
 
Traduzione: Luciano Lago
Gli Stati Uniti possono “salvare” la vittoria degli jihadisti in Siria: come e perchèultima modifica: 2015-12-17T16:21:54+01:00da davi-luciano
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