http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/04/13/news/no_tav_intossicate_dai_lacrimogeni_il_gip_archivia_ma_la_cassazione_riapre_il_caso-162930600/

La “pasionaria” Dosio e un’altra attivista avevano lamentato “lesioni da gas” dopo incidenti con la polizia nel 2011. La Suprema Corte: va celebrato il processo
Gli episodi denunciati risalgono al 3 luglio 2011, giorno in cui in valle di Susa vi fu un grande corteo No Tav. Nel corso della manifestazione centinaia di attivisti attaccarono le recinzioni che circondavano l’area in cui, nelle settimane successive, sarebbe stato allestito il cantiere del tunnel preliminare per la nuova ferrovia. Nicoletta Dosio e Rosanna Vighetto, 71 e 59 anni, non furono coinvolte negli incidenti ma – hanno spiegato – si trovavano in una zona che fu bersagliata da un fitto lancio di lacrimogeni; i medici certificarono disturbi fisici da intossicazione con qualche giorno di prognosi.
Il pm Nicoletta Quaglino aveva chiesto l’archiviazione del procedimento (a carico di ignoti) affermando, tra l’altro, che la sentenza del maxi-processo ai No Tav parla di comportamento corretto da parte delle forze dell’ordine. Il gip, il 16 marzo 2016, aveva chiuso il caso prima ancora che scadesse il termine di venti giorni stabilito per le “persone offese” che avessero voluto opporsi. Gli avvocati delle due No Tav hanno interpellato la Cassazione e hanno ottenuto ragione.