Visita al #Tav, una follia a cielo aperto

http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamentoeuropeo/2015/10/visita-al-tav-una-fo.html

Finché non si mette piede in Val di Susa non si può comprendere cosa stia realmente accadendo in quel meraviglioso territorio. Il viaggio della delegazione europea del Movimento 5 Stelle dello scorso venerdì e sabato è stato ai confini della fantascienza. La visita ispettiva al primo tunnel “di prova” della Torino-Lione è già apparsa sui media per il suo “imbarazzante” epilogo: il treno che doveva riportare i portavoce dal centro della montagna al cantiere è deragliato (fortunatamente con nessuno a bordo). Tiziana Beghin, Marco Valli, Eleonora Evi, Marco Affronte e Daniela Aiuto sono rimasti così intrappolati in un luogo che definire ostile appare riduttivo. Il giorno seguente la delegazione si è unita a proprietari di terreni, giornalisti e attivisti No-TAV, per un pic-nic pacifico. Dopo circa un’ora di cammino dalla piazza di Giaglione, però, il gruppo (circa 40 persone) si è trovato dinanzi a una “sorpresa”: la strada era sbarrata da decine di poliziotti, un idrante e altri mezzi che impedivano l’accesso alla Val Clarea, ancora lontani dall’area del cantiere vero e proprio. Qui si sono raggiunti momenti di pura tensione, uno scontro tra cittadini esasperati in quello che appare come il trionfo di una politica fallimentare: quella delle grandi opere ad ogni costo. In due giorni abbiamo quindi assistito ad un paradosso nel paradosso: – nel tempio dell’alta velocità un treno deraglia, in barba alle più elementari regole di sicurezza, dentro ad un buco che è divenuto l’emblema della mala-politica fatta di mazzette, scambi di favori e appalti truccati; – una visita pacifica che sarebbe sfociata in un “pericolosissimo” pic-nic (tra parlamentari europei e un gruppo di persone dall’età media piuttosto elevata) viene caricata da poliziotti costretti a proteggere un cantiere di privati dai proprietari dei terreni. Ma lasciamo parlare le immagini di ciò che è realmente accaduto lo scorso venerdì 2 e sabato 3 ottobre 2015. Guardate e diffondete il più possibile:

https://youtu.be/vGdhAMnFITw

https://youtu.be/Mysu5zMtYxE

LA BATTAGLIA DELLA LEGALITA’ A questo scempio i portavoce del Movimento 5 Stelle hanno deciso di dare risposte concrete. Le strategie per fermare quella che appare come una delle più grande messe in scena della storia italiana (che in realtà cela una paurosa spartizione di soldi pubblici e finanziamenti di vario genere) sono molteplici. Nella commissione Bilanci del Parlamento Europeo Marco Valli sta portando avanti la battaglia della legalità: la proposta è quella di bloccare i finanziamenti europei nelle grandi opere dove è comprovata la presenza di criminalità organizzata, mafia, appalti truccati e tangenti. Quindi nella maggior parte delle grandi opere pubbliche italiane, dove a trionfare sono il clientelismo, la corruzione e il project financing. Quest’ultimo permette ai cosiddetti investitori di “garantirsi” gli utili dalle tasche dei cittadini, qualora l’opera dovesse rivelarsi inutile e non remunerativa: come nel caso di BRE.BE.MI. e del passante di Mestre. LA BATTAGLIA DELLA TRASPARENZA Nella commissione Trasporti Daniela Aiuto ha avviato la battaglia della trasparenza. Ancora oggi non si sa come sono stati spartiti i soldi pubblici che finanziano il TAV. Né si sanno i costi complessivi dell’opera, o quanto il cantiere militarizzato dovrà andare avanti. Le ultime stime parlano di altri trent’anni, mentre il costo per mantenere attivo il fortino di “sicurezza” in Val di Susa si attesta sui 90 mila euro al giorno. Che in trent’anni fa, appunto, circa un miliardo di euro a carico dei contribuenti italiani. Tutte le informazioni relative ai finanziamenti europei, invece, devono essere messe a disposizione dei cittadini. Si parla di cifre abnormi. Per questo, attraverso la presidenza di commissione, sono state richieste le carte che fino ad ora la Commissione Europea ha voluto mantenere segrete. LA BATTAGLIA PER DARE VOCE AI CITTADINI Prima dell’arrivo del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo una delle commissioni più sottovalutate era quella sulle Petizioni. La portavoce Eleonora Evi ha voluto ribadire ai cittadini della Val di Susa che la musica è cambiata. I No-TAV avevano già depositato una petizione, che nel corso del tempo è divenuta “dormiente” per via dell’inefficienza e dell’assenza di volontà politica degli eurodeputati. Nessuno, all’interno delle istituzioni comunitarie, aveva deciso di darle voce. Ora, il problema legato al TAV sarà opportunamente discusso: l’invito è quello di organizzare un’altra petizione da inviare al Parlamento Europeo. Porteremo i cittadini della Val di Susa davanti alla Commissione Europea. Noi non molleremo mai. Ti aspettiamo a Imola, dal 17 al 18 ottobre, per “Italia 5 Stelle” dove potrai confrontarti con i portavoce del Movimento 5 Stelle e capire le mosse per fermare il TAV a livello comunitario. PS. I media hanno riportato notizie completamente distorte su quanto avvenuto sabato durante la visita di EFDD, GUE e Verdi. Non ci sono stati poliziotti feriti, anzi, qualche contusione la si è riscontrata tra i No-TAV al termine dei momenti di tensione (come testimoniato dal filmato). Anche le fotografie usate da alcune testate mostrano altri cortei No-TAV che nulla hanno a che fare con i pochi attivisti presenti il 3 ottobre.

Visita al #Tav, una follia a cielo apertoultima modifica: 2015-10-06T20:15:58+02:00da davi-luciano
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