ARRENDETEVI VOI E LASCIATE LA VALLE! Altrochè pacificazione

 ARRENDETEVI VOI E LASCIATE LA VALLE! Altrochè pacificazione

da notav.info

Operazione “Facia ‘d tola” è questa la nuova operazione messa in campo dalla Telt, la società privata che sostituisce Ltf nella gestione della Torino Lione, con l’onnipresente Mario Virano nel ruolo di direttore generale.

Ieri il nuovo organismo si è riunito per la prima volta e cosa ha prodotto come documento ufficiale? Una proposta di pacificazione con il movimento notav ben dettagliata in questo documento, che propone, dopo la resa del movimento, di rivedere le richieste di risarcimento comminate ai notav con i processi, ovvero “una revisione delle iniziative giudiziarie intraprese da LTF, per la tutela dei suoi interessi, dei suoi diritti e del personale coinvolto, e, da parte delle Autorità, della presenza delle forze dell’ordine a presidio del cantiere”.

Il documento entra ancora nel merito della proposta di pace: “Riconoscimento del dissenso e della piena legittimità purché espresso nella legalità” e “una nuova fase di condivisione delle ricadute occupazionali possibili e dello sviluppo dei territori attraverso la realizzazione dell’opera”.

Si perché il sistema tav ha il coraggio di imputare ai notav persino i costi (ben gonfiati) della “sicurezza” del cantiere (su questo si veda il dossier Nel cantiere di Virano). Su questo possiamo subito sgombrare il campo, quel cantiere si è insediato con la forza, senza nessun consenso, è nato in quell’area proprio perchè difendibile, oggi è un sito d’interesse strategico e se non ci fosse non ci sarebbe motivo di spesa.

Ma la “Facia ‘d tola” che in questo caso sarebbe più paragonabile al lato B del corpo umano, raggiunge i livelli più alti quando solo ieri un bel pezzo del sistema Tav è caduto sotto i colpi della magistratura, che in piccolo ha svelato come funziona il sistema della grandi opere diretto da diversi soggetti tra cui Incalza (al quale nel 2013 scrisse Ltf per avere 21 milioni di € per la sicurezza).

Fa strano quindi leggere una fantomatica proposta di pacificazione da parte di Telt se i notav sono come li dipinge Virano in conferenza stampa: sconfitti, abbacchiati, prossimi alla pensione visto che ormai è tutto deciso e quasi realizzato.

Balle, le solite balle e raccontate pure male. Non si capirebbe allora perché hanno deciso di non aprire i cantieri a Susa per la stazione internazionale, e fare tutti i lavori dal cantiere della Maddalena,scavando in discesa per poi uscire tra non si sa bene quanti anni a Susa.

Non ci può essere nessuna pacificazione con chi sta distruggendo un territorio e saccheggiando le casse pubbliche in nome di non si sa quale credibilità. Forse quella che rimane dopo gli scandali quotidiani?

La verità è che il terreno frana sotto i piedi, e la paura fa novanta. Siete impresentabili anche se vi vestite bene: il finanziamento europeo non è certo, i costi dell’opera sono previsioni di un veggente, l’utilità di una nuova linea ferroviaria, se mai esistita, sta scomparendo con la crisi.

Un metro di Tav costa 158.712€ sottratti a qualcosa di sicuramente più utile per tutti e il costo della corruzione e dei privilegi che il sistema tav si ritaglia per se e per i propri amici è sempre più impresentabile(tipo 9000€ al mese per spiare i siti notav).

Dopo aver imbastito, a braccetto con la magistratura (che si sta dimostrando quello che è visto che a Torino il problema sono solo i notav mentre appena qualcuno indaga sulle grandi opere scopre la melma), processi, condanne e richieste di risarcimento non ci avete sconfitto ed oggi ci proponete uno sconto. Vergognatevi e sappiate che vi presenteremo il conto un giorno.

La proposta ve la facciamo noi: arrendetevi e vi lasciamo portare via le vostre cose.

telt

Popolari, Veneto Banca dà incarico a Rothschild per opzioni strategiche

Al via le prime acquisizioni dal decreto sulle banche popolari voluto da Renzi, colui che è vietato contestare nelle piazze (a quanto pare la sinistra si  identifica nell’ennesimo governo delle banche). Ma non erano i tedeschi a guadagnarci? Lo chiediamo all’”ambientalista” Chicco Testa o al filantropo Carlo de Benedetti? Che bella la finanza de sinistra, è etica e dalla parte della gggente

lunedì, 16, marzo, 2015

Con la nomina di un advisor per le “opzioni strategiche” Veneto Banca dà ufficialmente inizio ai ‘giochi’ per il consolidamento delle popolari dopo il decreto legge del Governo che ne ha imposto la trasformazione in Spa. Il cda dell’istituto di Montebelluna, in vista del “probabile” risiko, ha dato incarico alla banca d’affari Rothschild e deciso di “procedere senza indugio alla trasformazione in società per azioni”.

Nelle scorse settimane, alcuni articoli di stampa hanno suggerito l’inizio di alcune discussioni tra Veneto Banca e la Popolare di Vicenza per un’eventuale aggregazione.

Nella nota della banca, ad ogni modo, si sottolinea come il cda sia intenzionato a “procedere nel più breve tempo possibile alla trasformazione della banca da società cooperativa a società per azioni, così come indicato dal Decreto Legge ‘Investment Compact’”.

Per il presidente di Veneto Banca Francesco Favotto, la banca “si appresta a svolgere un ruolo di primo piano nel nuovo scenario bancario italiano ed europeo. Il cda sta lavorando con decisione e tempestività – continua – per poter cogliere le eventuali opportunità che si presenteranno nei prossimi mesi”. Favotto confida nel 2015.

“Tutte le iniziative – sottolinea – messe in campo con successo in quest’ultimo anno, dalla conversione del prestito obbligazionario al nuovo piano industriale, creeranno ulteriore valore per i nostri soci, i clienti e i territori nei quali operiamo, già a partire dal 2015″.Lo scorso febbraio, la banca è finita al centro di un’inchiesta della Procura di Roma per ostacolo alla vigilanza ed è stata oggetto di perquisizioni della gdf. “Le indagini della Procura della Repubblica si riferiscono a fatti e circostanze ormai datati che originano dall’ispezione di Banca d’Italia condotta nel 2013″, aveva spiegato l’istituto. L’attesa è per il piano industriale, che sarà approvato a fine mese.

adnkronos

Picchiata a sangue senza un perché rischia la paralisi

SEL ce lo fa un comunicato su questa brutale aggressione? O l’omertà si impone DATO CHE GLI AGRESSORI sono stranieri e per la Boldrini è questione di civiltà non reagire? Nessun articolo su repubblica, eppure una volta la società civile era attiva contro la violenza sulle donne…nessuna solidarietà espressa alla donna. E’ meno vittima di altri.

La barista Donatella Longo è stata aggredita alle spalle in mezzo alla strada. Il marito: «Nessuno l’ha aiutata»

di Federico Cipolla

17 marzo 2015

PAESE. Una violenza inaudita e, a quanto pare, assolutamente gratuita. Donatella Longo domenica mattina è stata picchiata, in mezzo alla strada, da una donna che le ha fratturato due vertebre. Solo tra un mese, si saprà se Donatella Longo potrà tornare a camminare. Succede in via Tiepolo a Padernello. E non a notte inoltrata, ma alla 9.30 di domenica mattina, «di fronte a persone che stavano andando a messa, e se ne sono fregate. Non sono intervenute nonostante le grida di aiuto di mia moglie», è lo sfogo del marito Claudio Sartor. La famiglia è titolare di due bar, l’Infinity a Sala di Istrada e La Meridiana a Padernello.

Domenica mattina Donatella Longo, 51 anni, stava preparando l’apertura del bar che si trova nella frazione di Paese, in via Tiepolo. Alle 9.30 è uscita dal locale con le bottiglie di vetro per scaricarle nel bidone della differenziata. Ma proprio mentre completava l’operazione, è stata presa alle spalle da un’altra donna, straniera, che l’ha tirata per i capelli, sbattendola a terra. A quel punto ha cominciato a riempirla di calci e di pugni, urlandole ingiurie e frasi sconclusionate. Offese varie, poi «sono disoccupata, non so come vivere». Un’aggressione folle. Simile a quella ancora inspiegabile  avvenuta a Treviso alcuni girni fa

Donatella ha provato a difendersi. Ha chiesto aiuto urlando, ma nessuno l’ha soccorsa. Solo un’amica della moglie è intervenuta appena si è accorta di quello che stava succedendo e ha chiamato i carabinieri. A quel punto la donna è fuggita. Donatella Longo ha immediatamente riferito di sentire forti dolori alla schiena. Pertanto sono stati gli stessi carabinieri a dirle di stare immobile a terra, fino all’arrivo dell’ambulanza. I paramedici giunti sul posto l’hanno stabilizzata, e caricata in ambulanza. In ospedale le lastre hanno rilevato la frattura di due vertebre, ma servirà del tempo per capire la gravità del danno. Per un mese dovrà stare immobile a letto, e poi potrò cominciare la fase di riabilitazione, che si spera si concluda con un completo recupero della mobilità.

«La donna che ha aggredito mia moglie è nota da queste parti, non è la prima volta che da in escandescenze», racconta il marito, «tempo fa ha spaccato in testa a un bambino una bottiglia di vetro. Perché nessuno interviene per fermarla?». La famiglia Sartor sta intanto preparando la denuncia penale contro l’assalitrice.

http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2015/03/17/news/picchiata-a-sangue-senza-un-perche-rischia-la-paralisi-1.11061903

Loano: Barista 58enne si suicida con un colpo di fucile, all’origine del gesto problemi di debiti

Per lui nessun aiuto. Non ci sono risorse, aiutare gli autoctoni in difficoltà è razzismo e non è lucroso come il business dell’immigrazione, quello che rende più della droga

 16 marzo 2015

E’ stato ritrovato questa mattina il cadavere di un uomo, morto per un colpo d’arma da fuoco nella propria abitazione in via Gozzano. Sul posto sono immediatamente giunti un’ambulanza della Croce Bianca di Borghetto, il 118 e i Carabinieri, ma non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Secondo le primissime ricostruzioni l’uomo, P.V., 58 anni, di professione barista, si sarebbe tolto la vita sparandosi con un fucile: i rilievi dei militari sono ancora in corso, ma non ci sarebbero dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio. I carabinieri stanno in questi minuti perquisendo l’abitazione e sentendo i familiari, comprensibilmente sotto shock: a dare l’allarme la moglie, che provava a chiamarlo senza ottenere risposta, mentre il macabro ritrovamento è poi stato fatto dal fratello. All’origine del tragico gesto, secondo alcune voci, ci sarebbero problemi di debiti.

 Fonte ivg

http://www.crisitaly.org/notizie/loano-barista-58enne-si-suicida-con-un-colpo-di-fucile-allorigine-del-gesto-problemi-di-debiti/

Foggia: Mucafer in liquidazione, 135 operai verso licenziamento collettivo

Deve essere un altro effetto delle riforme dei governi imposti dallo spread. Ma non si possono contestare, altrimenti in piazza ci si ritrova circondati dai difensori del governo RENZI che lo salvaguardano da Salvini. Tanto a questi lavoratori sarà sicuramente garantito dallo stato vitto ed alloggio gratis no?

 17 marzo 2015

“Ai dipendenti Mucafer, dopo tempi biblici, è arrivata l´approvazione della Cassa integrazione. Una sofferenza che abbiamo rilevato in tutte le assemblee tenute con i lavoratori della Mucafer, comune a migliaia di lavoratori in Italia, in una situazione di crisi del settore dell´edilizia senza precedenti e che ha visto nella nostra Provincia dimezzare tutti gli indici di rifermento”. E´ quanto affermano Fenela Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Capitanata in merito alla vertenza dell´impresa di costruzioni di Manfredonia.

“Ogni giorno il ministero del lavoro emette decreti per migliaia di lavoratori, una situazione che continua ad aggravarsi nel nostro settore come rilevato negli indici degli ultimi sei mesi inerenti numeri addetti ore lavorate e massa salari”, ricordano i segretari delle tre categorie, Galasso, Falcone e Tarantella.

“Purtroppo c´è poco di essere soddisfatti. Abbiamo appreso l´avvio dei licenziamenti collettivi con procedura di mobilità dei 135 dipendenti della Mucafer a seguito della procedura concorsuale di liquidazione coatta amministrativa, avvenuta con decreto del 30 gennaio 2015 in cui si evince un attivo di circa 139 milioni e un passivo di circa 166 milioni.

La provincia ha fissato l´incontro per l´esame congiunto della procedura di mobilità in data 6 marzo che vedrà alla scadenza della Cigs il licenziamento collettivo per le 135 unità lavorative . “Un colpo ulteriore al lavoro e al sistema produttivo di Capitanata – affermano Feneal, Filca e Fillea – che si aggiunge ad altre vertenze presenti sul territorio, come quella relativa all´Inside che oggi vede gli ex dipendenti non aver percepito il TFR a seguito di concordato preventivo”.

Per i sindacati delle costruzioni “è urgente avviare tutte le opere progettate e non ancora cantierizzate nella nostra Provincia, rispettando principi di regolarità e legalità – per mettere un freno alla caduta libera del settore dell´edilizia e realizzare opere infrastrutturali tra l´altro quanto mai necessarie per questa provincia perché riguardano il versante infrastrutturale e l´assetto idrogeologico. Un appello che rivolgiamo agli enti e alla politica per accelerare gli iter che devono consentire di ritornare ad aprire le porte dei cantieri, affinché un settore volano dello sviluppo torni a creare occupazione e ricchezza”.

 Fonte cgilfoggia

http://www.crisitaly.org/notizie/foggia-mucafer-in-liquidazione-135-operai-verso-licenziamento-collettivo/

Verona: GlaxoSmithKline apre procedura di licenziamento per 60 dipendenti

Ssh. Sarà colpa degli italiani che non si vaccinano

17 marzo 2015

GlaxoSmithKline si appresta a realizzare nuovi tagli al personale che fa capo a Verona. L’annuncio lo ha dato la stessa azienda alle organizzazioni sindacali, comunicando che a breve, si parla di lunedì prossimo 16 marzo, sarà aperta la procedura di mobilità per 60 dipendenti. Si tratta, per la maggior parte di informatori farmaceutici che operano in tutta Italia, ma che fanno capo a Verona per il tipo di prodotti commercializzati, e di una ventina di altri lavoratori che l’azienda sta individuando. In particolare, Gsk sarebbe intenzionata a commercializzare in maniera diversa la linea Stiefel, specializzata in prodotti dermatologici, e quindi a rinunciare alla rete di informatori che fino a oggi seguiva quel tipo di medicinali.

«È molto strano – commenta Fabrizio Creston di Femca Cisl Verona – che un’azienda annunci di realizzare grandi investimenti e traduca il proprio operato in tagli al personale. A noi hanno comunicato che è necessaria una riduzione dei costi e che per questo andranno a riorganizzare il personale. Ma lo faranno attraverso la procedura di mobilità, perché ad altre forme si sono opposti».

Gsk, in effetti, proprio lunedì scorso ha concluso l’acquisto delle attività dedicate ai vaccini da Novartis, con un investimento di 5,25 miliardi di dollari: la sede Novartis di Siena è passata a Gsk e, proprio per verificare se ci sono problematiche occupazionali, domani le organizzazioni sindacali si incontreranno a Bologna. Ciò che emerge sono le preoccupazioni sul futuro delle sede scaligera che, probabilmente, diventerà head quarter di Gsk in Italia, ma che pare destinata a perdere quella sua funzione produttiva e industriale.

«Noi notiamo un disimpegno costante dell’azienda nei confronti del sito di Verona – analizza Dennis Gambillara di Uiltec Verona – tanto che abbiamo forti dubbi sul ruolo del nostro centro per il futuro. Ciò che chiediamo all’azienda è un piano industriale chiaro di Gsk in Italia e a Verona». Il fatto che, nella nostra città, si concentrino produzioni «mature», come quella delle cefalosporine, poi, non aiuta. «In più – sottolinea Luigi Santoni di Filtea Cgil Verona – ci troviamo ogni anno a dover affrontare una riduzione di personale. Il sito di Verona si va impoverendo, si riduce il numero di informatori legati ai medicinali prodotti qui e l’azienda non è disponibile a discutere di strumenti alternativi alla mobilità».(…)

 Leggi tutto su fedaiisf

http://www.crisitaly.org/notizie/verona-glaxosmithkline-apre-procedura-di-licenziamento-per-60-dipendenti/

Genova: Corruzione, arrestato presidente Federacciai Antonio Gozzi

Per carità, non sprechiamoci in dettagli e servizi.

17 marzo 2015

Il presidente di Duferco e di Federacciai, Antonio Gozzi, è stato arrestato a Bruxelles dalle autorità belghe in una indagine per corruzione. Secondo l’accusa avrebbe corrotto degli ufficiali nella Repubblica democratica del Congo per ottenere appalti. Lo rende noto TicinoNews con una nota di Duferco, che ha sede a Lugano.

Fonte Ansa

Sernaglia della Battaglia: 55enne promotore finanziario si suicida in casa

17 marzo 2015

Un biglietto di addio in cui ha spiegato i motivi che lo hanno portato a farla finita. E poi si è ucciso. E’ stato trovato morto dal fratello, poco più tardi, ma a quel punto ogni tentativo di soccorrerlo si è rivelato completamente vano. Dramma lunedì pomeriggio a Sernaglia della Battaglia, l’ennesimo nelle ultime settimane in provincia di Treviso.

La vittima, come racconta la Tribuna di Treviso, è un promotore finanziario di 55 anni, che lunedì intorno alle 18 si è tolto la vita all’interno della sua abitazione. Al momento, però, non risulta ancora chiara la dinamica dei fatti. Secondo i primi accertamenti effettuati dai carabinieri e dai sanitari del Suem 118 intervenuti sul posto, la morte potrebbe essere avvenuta per soffocamento, ma è ancora troppo presto per stabilire come sono andati esattamente i fatti.(…)

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Salerno: Ex camionista del pastificio Amato tenta suicidio dandosi fuoco

Ma perché? Non viene aiutato con sussidio e alloggio garantito? No, solo Equitalia invia i suoi “aiuti”. Ci sono umani che sono meno umani di altri.

 17 marzo 2015

Un’altra tragedia sfiorata per la crisi economica che continua a colpire l’economia italiana e specialmente l’autotrasporto. Un uomo di circa 45 anni ha minacciato di togliersi la vita ieri pomeriggio nella zona industriale di Salerno per la disperazione dovuta alle sue difficili condizioni economiche. Il fatto è avvenuto vicino all’ingresso del Pastificio Antonio Amato dove l’uomo, camionista di origini napoletane, lavora proprio per conto della nota azienda salernitana. Il trasportatore era in possesso di alcune bottiglie riempite di benzina e dall’interno dell’abitacolo del suo automezzo minacciava di cospargersi di carburante per poi darsi fuoco. Subito allertati sono prontamente giunti sul posto Carabinieri, Vigili del Fuoco e i sanitari del Vo.P.I. (Volontari Pronto Intervento) di Pontecagnano. I militari sono riusciti fortunatamente a far desistere l’uomo dal suo intento di uccidersi. Pare che il camionista vantasse dei crediti proprio da parte del Pastificio Amato per il quale collabora.

Il numero dei lavoratori che cercano di togliersi la vita per problemi economici è drammaticamente in aumento. Secondo uno studio di Link Lab, laboratorio di ricerca socio-economica della Link Campus University che nel 2012 ha istituito l’Osservatorio suicidi per crisi economica, nei primi nove mesi del 2014 in Italia i suicidi per cause lavorative sono cresciuti del 59,2%. L’aggiornamento dei risultati sta mostrando un’escalation dei suicidi, con 164 vittime da gennaio a fine settembre 2014 (l’anno precedente, nello stesso periodo ne contava 103) che hanno portato a 402 il numero di persone che hanno deciso di togliersi la vita per motivi economici dal 2012 fino alla fine dello scorso anno. Ricordiamo che la legge 3/2012, più nota come «Salva Suicidi», ha introdotto nel nostro ordinamento una procedura che permette ai soggetti che non possono dichiarare fallimento (consumatori, piccoli imprenditori, professionisti, artigiani, ecc.) di sdebitarsi tramite la liquidazione del proprio patrimonio o un accordo di ristrutturazione del debito.

 Fonte uominietrasporti

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Napoli: Rimborsopoli in Regione, chiesto giudizio per 8 consiglieri del Pd, Idv e Udc

Ssh tre righe bastano. Che volete che sia, se a rubare è la parte migliore del paese? Silenzio, non è la stessa cosa che gli scontrini del taxi del trota, mica volete che la gente vada a chiedere le dimissioni dei politically correct?

 17 marzo 2015

Accusati di peculato, atti trasmessi al gip. Otto richieste di rinvio a giudizio sono state avanzate dalla Procura di Napoli nei confronti di otto tra consiglieri ed ex consiglieri della Regione Campania. La richiesta, firmata dal pm Giancarlo Novelli e dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, è stata trasmessa oggi all’ufficio gip. Per tutti l’accusa contestata è di peculato. I consiglieri sono: Mario Casillo, Angela Cortese, Corrado Gabriele, Enrico Fabozzi, del gruppo Pd, Rosaria Anita Sala e Nicola Marrazzo dell’Idv, Carmine Mocerino e Pasquale De Lucia, dell’Udc.

 Fonte Ansa