Gallo D’Alba: Mondo S.p.a, finisce la cassa integrazione, 30 dipendenti a rischio licenziamento

Tanto se perdono il lavoro ai disoccupati non viene garantito un reddito, vitto e alloggio? Ah no?

15 marzo 2015

Se non si risolve la situazione, trenta persone potrebbero essere licenziate entro il 20 aprile». Così il fronte sindacale composto da Angelo Vero (Cisl), Michele Penna (Cgil) e Mauro Icardi (Uil) sulla questione della Mondo, dove il 20 aprile finirà la cassa integrazione avviata a seguito del concordato preventivo di due anni fa che prevedeva un centinaio di esuberi.«Sessanta dipendenti hanno già lasciato la ditta; ne rimangono trenta che nel giorno in cui si concluderà l’ammortizzatore sociale potrebbero essere lasciate a casa. Abbiamo chiesto una riunione con l’amministratore delegato e il consiglio d’amministrazione. La nostra proposta è di usare il contratto di solidarietà per 12 mesi, ovvero per il tempo necessario a trovare nuove soluzioni agli esuberi», hanno spiegato i sindacati riferendo che la ditta non si è ancora espressa.

L’articolo completo sul numero di Gazzetta d’Alba disponibile a partire da martedì 17 marzo.

Cristian Borello

Fonte gazzettadalba

http://www.crisitaly.org/notizie/gallo-dalba-mondo-s-p-a-finisce-la-cassa-integrazione-30-dipendenti-a-rischio-licenziamento/

Marocchino senza patente ruba un’auto e provoca incidente in autostrada, arrestato

Proprio vero che siamo un paese razzista, il diritto dello straniero a sfogare le sue frustrazioni come egli aggrada non è garantito?

 lunedì, 16, marzo, 2015

Prima provoca un incidente in autostrada, poi scappa perche’ l’auto su cui era a bordo era stata appena rubata. Ma gli agenti della polizia stradale di Viareggio lo hanno fermato prima che riuscisse a far perdere le tracce. E nei suoi confronti e’ scattato l’arresto.

A finire in manette Youssef Dakir, 22 anni, originario del Marocco e in Italia senza fissa dimora. L’uomo aveva appena rubato una Fiat Panda a Viareggio ed era fuggito in autostrada. Dopo aver fatto ingresso al casello di Viareggio, pero’, il giovane marocchino – risultato oltretutto privo di patente di guida – si e’ scontrato con un’auto provocando un incidente.

Subito fuggito, l’uomo e’ stato inseguito da una pattuglia della polizia stradale di Viareggio che e’ riuscito a fermarlo. Non appena emerso che l’auto era stata rubata poco prima, nei suoi confronti e’ scattato l’arresto per furto aggravato, guida senza patente e inosservanza della normativa sul soggiorno in Italia. (AGI)

Video – Fa una domanda scomoda all’ex brigatista Curcio, giornalista aggredito

La tolleranza  è di sinistra, si vede. La religione ha i suoi dogmi, che non piacciono a sinistra, questa ha già i suoi  da venerare.

 martedì, 17, marzo, 2015

 «Renato Curcio è un ex terrorista che non ha rinnegato le azioni che ha commesso». Risposta dalla platea. «E ha fatto bene». Un altro signore dal pubblico si alza e urla: «Se non te ne vai ti spacco la faccia».

Come scrive secoloditalia, gli anni di piombo non sono mai finiti a giudicare dall’aggressione subita da Alesssandro Carluccio, reporter che ha già girato in passato video provocatori poi finiti su Youtube. Ed è appunto il video, dagli sviluppi sconcertanti, a mostrare il volto di una parte della sinistra italiana che non solo non ha mai rinnegato la lotta armata, ma che ne va fiera.

Durante l’incontro organizzato a Mesagne (Brindisi) per presentare l’ennesimo libro dello storico fondatore delle Brigate Rosse, un contestatore ha filmato tutto con una videocamera criticando la presenza di Curcio e facendo riferimenti ad Aldo Moro a Carlo Alberto Dalla Chiesa e ad altre vittime delle Brigate rosse e del terrorismo comunista.

 «Signor Curcio perché non organizziamo un convegno con la famiglia Mazzola e Giralucci? So che non si è pentito». Il reporter viene circondato e portato via con la forza dalla sala, mentre viene ricoperto di insulti e di minacce da parte della sala. Una giornalista si indigna, infastidita dalla domanda sull’omicidio dei due esponenti missini uccisi appunto in un agguato delle Br: «Sono una giornalista anche io e le dico che non ci interessa l’argomento, lo organizzi lei questo convegno».

Curcio ora è un esperto di ecologia

Carluccio ha esordito dicendo: «Volevo salutare l’ex brigatista e terrorista Renato Curcio» Ha poi mostrato a Curcio due foto, una di Aldo Moro e l’altra del generale Dalla Chiesa chiedendo di autografarle con un pennarello rosso. Il video (acquisito dalla Digos) è ora su Youtube.

http://www.imolaoggi.it/2015/03/17/video-fa-una-domanda-scomoda-allex-brigatista-curcio-giornalista-aggredito/

Appello ai NOTAV: pacificazione, e via le truppe d’occupazione (mercenari?)

Nella giornata in cui il “sistema grandi opere” riempie le pagine dei giornali con gli arresti per l’ennesima tangentopoli , che hanno coinvolto l’instancabile Incalza, “Ercolino che fa il bello e il cattivo tempo”, il nuovo “soggetto promotore” del TAV Torino-Lione, TELT, emette un comunicato che in poche righe riesce a condensare “il bastone e la carota”, rivelandosi senza ombra di dubbio come “la voce del padrone”. Un appello scritto” a comunita’ locali e oppositori (ndr si farà dare gli elenchi dai due PM con l’elmetto?)”per sbloccare una situazione in cui c’e’ malessere anche per la radicalizzazione tra gli stessi che sostengono” queste opposizioni (fonte RADIOCOR). Repubblica.it pubblica la notizia come appello alla “smobilitazione consensuale”. Sfacciatamente vergognoso (togliendo i costi per recinzioni, forze dell’ordine etc quei soldi potrebbero essere ridistribuiti sul territorio…).

E’ un “invito alla pacificazione“, inteso come “riconoscimento del dissenso e della piena legittimità purché espresso nella legalità”. Una pacificazione deiconflitti sotto il controllo delle Istituzioni potrà condurre a una revisione delle iniziative giudiziarie intraprese da LTF, per la tutela dei suoi interessi, dei suoi diritti e del personale coinvolto, e, da parte delle Autorità, della presenza delle forze dell’ordine a presidio del cantiere”.

Sembra chiaro, dunque, state buoni e smettiamo di chiedervi penali esorbitanti (perché, sono loro a controllare le iniziative della magistratura?), state buoni e smilitarizziamo il territorio (ma come, sono mercenari o servitori dello Stato?). Quanto potere, in questo nuovo soggetto promotore di un’opera che ha tutte le caratteristiche delle stesse grandi opere al centro dell’inchiesta della procura di Firenze,  perché non dimentichiamo che Ercolino ha fatto il bello e il cattivo tempo anche sul TAV Torino Lione ma, soprattutto, sotto la lente della Procura di Firenze è finito, meglio tardi che mai direbbe Ivan Cicconi, quell’anomalo meccanismo del General Contractor che rende il controllore ed il controllato un unico soggetto, favorendo un intreccio di scambi, favori e fuoriuscite di denaro sia su opere realizzate che su tutto l’iter burocratico che lo circonda, così come sulle piccole o medie opere a contorno. A scanso di equivoci Virano rassicura tutti: “Dobbiamo essere vigili, chi ci controlla deve essere piu’ vigile di noi, pero’ operiamo in una cornice che offre oggettivamente delle garanzie”. A loro, senza dubbio. Direi garanzie illimitate.

L’Italia regala 10 milioni di euro all’Egitto “per l’agricoltura”

Basta che non vengano dati soldi agli indigenti e sfrattati italiani che tutto è ok. Tanto per i ns di agricoltori c’è EQUITALIA

 lunedì, 16, marzo, 2015

 Italia e Egitto firmano un accordo bilaterale per il finanziamento di un programma a supporto della meccanizzazione agricola del valore di 10 milioni di euro. A siglare l’intesa, a margine della Conferenza per lo sviluppo economico di Sharm El Sheikh – nell’ambito di un evento finalizzato al lancio di una nuova iniziativa del valore di circa 22 milioni di euro finanziata dalla Unione europea nel settore dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale – l’ambasciatore d’Italia Maurizio Massari e il ministro per la Cooperazione internazionale, Naglaa El-Ahwany.

Il programma, rende noto l’ambasciata d’Italia al Cairo, rappresenta il co-finanziamento parallelo dell’Italia al programma europeo e interverrà nei Governatorati di Minia e Fayoum a supporto dei servizi di meccanizzazione agraria che sarà realizzato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel quadro di un accordo di cooperazione delegata.

l’Italia è stata scelta per realizzare le attività del nuovo programma europeo che interverrà nei Governatorati di Minia, Fayoum e Matrouh con azioni che si focalizzeranno sulla gestione sostenibile delle risorse naturali, acqua in particolare, sull’ottimizzazione delle pratiche colturali e in generale sul miglioramento delle condizioni di vita nelle aree rurali”, ha concluso Massari. (ANSAmed).