Guidizzolo: suicida disoccupato di 38 anni

Altro omicidio di stato MA SILENZIO assoluto, la costituzione dice che se non hai LAVORO NON HAI DIRITTO ALLA DIGNITA’
 
giovedì, 23, giugno, 2016
 
Alla famiglia aveva raccontato di aver trovato lavoro, in una fabbrica della provincia bresciana. Purtroppo mentiva: non voleva deludere ancora una volta la sua famiglia. Volenteroso, gentile, pronto al sacrificio: ma da parecchio il lavoro non si trovava. E dopo l’ennesima delusione, ha deciso di farla finita.
 
Tragedia a Guidizzolo: un uomo di 38 anni è stato trovato senza vita in un canale non troppo lontano dalle scuole, non troppo lontano da dove era stato trovato senza vita anche il piccolo Jashan Singh, morto poco più di un mese fa.
Questa volta si tratta di un suicidio: l’uomo ha lasciato un biglietto inequivocabile all’interno della sua auto, dopo averla parcheggiata di fronte alla poste. Lo hanno trovato di prima mattina, poco dopo le 5 di mercoledì: i familiari non avevano sue notizie da parecchie ore.
 
Abitava a Cavriana, a casa ci tornava tutti i giorni. Partiva la mattina, tornava la sera: si dirigeva verso un paese della provincia di Brescia, ai suoi aveva raccontato di aver trovato lavoro come operaio.
Una messinscena che è durata meno di un mese: alla fine non ce l’ha fatta. Non è riuscito a reggere il peso di una bugia così grande, non è riuscito a reggere il peso della delusione. E così si è tolto la vita. Tutto il paese lo piange.
 

Ue, Bersani: “Prima o poi si dovrà passare alla democrazia sovranazionale”

Perché, quella che stiamo subendo cos’è? I popoli europei decidono o è la TROIKA non eletta da nessuno???????? Ma se lo dice uno dei moralmente superiori sarà giusto così no?
 
sabato, 25, giugno, 2016
“Prima o poi” il tema della cessione di sovranità per creare una “democrazia sovranazionale” in Europa “si porrà” e l’Italia dovrebbe essere “alla testa” di una discussione di questo genere, dice l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a Bruxelles a margine di un convegno nel Parlamento Europeo.

Brexit, Marine Le Pen: “Ora referendum anche in Francia”

Brexit, Boldrini: “notizia grave” + Olanda, Geert Wilders chiede referendum sulla permanenza nella UE+ Di Battista (M5S): referendum UE anche per noi
 
venerdì, 24, giugno, 2016
 
Dopo la vittoria della Brexit, si teme ora un effetto a catena negli altri paesi dell’Ue. “Vittoria della libertà. Come chiedo da molti anni, bisogna adesso fare lo stesso referendum in Francia ed in altri Paesi europei”, scrive su Twitter la leader della destra francese Marine Le Pen, che ha convocato per le 9.30 una conferenza stampa. Il presidente francese Francois Hollande farà una dichiarazione sulla Brexit alle 9, dopo una riunione ministeriale.
 
Marion Le Pen, nipote della leader del Front national francese, ha commentato così sempre su Twitter l’esito del referendum: “Vittoria. Dalla Brexit alla Frexit: è tempo ormai di portare la democrazia nel nostro Paese, i francesi devono avere il diritto di scegliere”. adnkronos
 
la voce della gente dei Parioli, quella per bene, quella dei salottini radical chic, madama Boldrini, na donna che non ha neanche più il partito di riferimento (a detta loro sel è finita)  che vorrebbe anche dettare le condizioni alle quali la Gran Bretagna dovrebbe attenersi.
 
Brexit, Boldrini: “notizia grave”
venerdì, 24, giugno, 2016
 
ROMA, 24 GIU – “Il sì alla Brexit è una notizia grave per tutta l’Europa. Ora si apre un lungo e complesso periodo di negoziati per definire le modalità con le quali la Gran Bretagna si separerà dall’Unione, e c’è il rischio che in parallelo prenda forza la richiesta di altri Stati di uscire o di rinegoziare le condizioni della loro permanenza. Ma la vittoria del “leave” è soprattutto la dimostrazione degli esiti ai quali ha condotto l’europeismo timoroso e incoerente di questi anni, insieme ai disastrosi effetti delle politiche di austerità”. Lo afferma in una nota la presidente della Camera Laura Boldrini. ansa
 
Olanda, Geert Wilders chiede referendum sulla permanenza nella UE
venerdì, 24, giugno, 2016
 
Il leader olandese Geert Wilders ha chiesto stamane un referendum sulla permanenza dei Paesi Bassi nell’Ue, a seguito del risultato del referendum sulla Brexit.
Wilders, in testa ai sondaggi, ha dichiarato in una nota che se verrà eletto alle elezioni politiche del prossimo anno convocherà un referendum anche nel suo paese: “il più presto possibile gli olandesi devono poter avere l’opportunità di dire la loro sull’appartenenza dei Paesi Bassi all’Ue, con un referendum”.
 
In mattinata è intervenuto anche il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, che ha invece parlato di “giorno triste” per l’Europa e la Gran Bretagna. reuters
 
come ha spiegato il gran venerabile maestro NOI, per merito della costituzione NON POSSIAMO VOTARE
 
Di Battista (M5S): referendum UE anche per noi
venerdì, 24, giugno, 2016
Movimento M5S nel pallone
 
“Quello che è certo è che non appena a un popolo è permesso di scegliere si vedono i risultati. Quella è la strada, anche per noi”. Così Alessandro Di Battista, deputato M5s e membro del direttorio del movimento ospite alla serata organizzata ieri dall’ambasciata britannica di Roma, in occasione del referendum sulla Brexit in Gran Bretagna. (ANSA)
 
“In merito ad alcune ricostruzioni pubblicate da alcune testate, che attribuiscono al Movimento 5 Stelle un cambio di rotta sull’Unione europea, si precisa che è vero il contrario: il Movimento 5 Stelle non ha mai detto di voler uscire dall’Ue, se così fosse non avrebbe presentato candidati al Parlamento europeo. Coerentemente, il M5S vuole abolire le Province quindi non ha proposto alcun candidato”.
 
Si legge in una nota del M5S Europa.”Il referendum nel Regno Unito ha seguito la strada tracciata dal Movimento 5 Stelle, quella di chiedere ai cittadini un parere su argomenti così importanti, attraverso un referendum consultivo. Nessun governo deve avere paura dell’opinione del proprio popolo. Sulla questione euro abbiamo chiesto l’indizione di un referendum consultivo per chiedere ai cittadini un parere sulla moneta unica perchè il popolo è sovrano e deve potersi esprimere”, si precisa.
 
Adnkronos

E’ BREXIT: RIBALTATI I SONDAGGI LA REGNO UNITO FUORI DALLA UE. CAOS MERCATI, BORSE A PICCO: MILANO -9%. CAMERON SI È DIMESSO

ed ora panico!! O mio Dio, la fine del mondo…pioggia di meteoriti in arrivo…invasione aliena…l’europa si inabisserà come Atlantide….l’umanità cesserà di esistere…
Marion Le Pen vuol far scegliere i francesi, mamma mia che nazista (per usare i paragoni di saviano che DETESTA i popoli come Monti) mentre le povere borse “soffrono”…maledetti popoli….fanno soffrire i mercati….
 
LONDRA – Smentiti tutti i sondaggi, ribaltone nell’urna inglese che matura con evidenza all’alba. Vincono i “leave” contro i “remain” con cinque punti di scarto: quando mancano ancora pochi seggi da scrutinare il risultato che ribalta la storia d’Europa segna un 51,2 contro 48,8 per chi voleva restare nella Ue. Immediate le reazioni sui mercati mondiali: Borse asiatiche in crollo verticale. E Indipendentisti scozzesi che, essendo europeisti convinti, lavoreranno per l’uscita dal Regno Unito e per l’entrata della Scozia nella Ue. Il leader nazionalista ed antieuropeista dell’Ukip, Farage, grande vincitore con l’ex sindaco di Londra Boris Johnson chiedono le dimissioni del premier Cameron, cui però il Tory Party ha chiesto di non dimettersi in caso di ko al referendum per i fedeli alla Ue.
 
Dunque la Gran Bretagna lascerà la UE, che per la prima volta vede diminuire (a 27 ora) il numero delle sue stelle. Vince l’istinto isolazionista del popolo dell’Inghilterra post industriale: la cosmopolita Londra ha votato per rimanere nella UE. “Trionfo”.  «Vittoria»: Marion Le Pen, nipote del fondatore del Front National e nuova star del partito esulta così in un messaggio diffuso via Twitter, seguito subito dopo da un secondo tweet in cui afferma che «Dalla Brexit alla Frexit: è ormai ora di importare la democrazia nel nostro paese. I francesi devono avere il diritto di scegliere!». 
 
«Evviva il coraggio dei liberi cittadini! Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti. Grazie Uk, ora tocca a noi. #Brexit». Così esulta su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini, per la vittoria del ‘Leavè in Gran Bretagna.
 
Sterlina ai minimi storici. E la reazione dei mercati – euforica dopo il primo opinion poll che aveva dato Remain al 52% – ne è una conferma: sterlina ai minimi storici sul dollaro dopo una discesa a precipizio peggiore di quella del Venerdì Nero del 1992, panico nelle borse di mezzo mondo, futures a -7% a Londra.
 
Crolla la Borsa di Tokyo sull’ufficialità dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Il Nikkei 225 cede il 7,9% a 14952,02 punti. Panico sui mercati, Borse nel caos La Gran Bretagna esce dall’Europa e le Borse vanno a picco. Crolla anche la sterlina, che perde oltre il 10% sul dollaro, una calo praticamente mai visto in una sola seduta. Vola invece l’oro, da sempre considerato un bene rifugio in momenti di crisi. Tempesta anche sui titoli di Stato dopo la Brexit. Il differenziale tra Btp e Bund si è impennato fino a 191 punti base in avvio in pochi minuti dai 130 della chiusura di ieri, con il tasso del 10 anni italiano in rialzo all’1,7%. Poi il differenziale ha ripiegato sotto quota 170 a 165 punti. Il tasso del Bund è piombato fino al minimo record di -0,17% per poi risalire a -0,15%. Il divario tra i decennali di Spagna e Germania ha sfiorato i 200 punti base e ora si è ridotto a 173 punti. A Milano in avvio quasi tutti il titoli principali non riescono a fare prezzo per troppo ribasso, poi perde il 10%. Francoforte e Parigi perdono quasi il 10%.
 
Milano è la Borsa che soffre di più. In avvio quasi tutti il titoli principali non sono riusciti a fare prezzo per troppo ribasso. L’indice guida Ftse Mib in mattinata perde oltre il 9%, dopo essere arivato a -11%, con crolli a due cifre per le banche. Un crollo che di fatto pareggiano la crescita delle precedenti cinque sedute, quando i mercati puntavano sulla vittoria della permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea. I titoli più penalizzati restano quelli del credito con Intesa che cede il 17% a 1,86 euro, seguita da Unicredit, Bper, Mediobanca e Banco popolare che ondeggiano su perdite attorno al 16%. Negli altri settori sempre deboli Leonardo-Finmeccanica, Telecom e Mediaset che perdono oltre il 12%, mentre Enel ed Eni cedono sette punti percentuali. Tengono Luxottica (-1,9%), con Terna e Snam che perdono meno di tre punti. Dopo l’avvio devastante, anche le Borse europee cercano un assestamento su ribassi comunque pesanti, con l’Euro Stoxx che va giù del 7,7%. Londra cede il 4,4% dopo essere arrivata a cali dell’8,7%. Parigi cede il 7,5%, Francoforte il 6,2%, Madrid perde il 9,8%. Ad Atene l’indice Bs Ase perde il 14%. Tra i 600 titoli a maggior capitalizzazione del Vecchio Continente, vengono letteralmente scaricate le banche greche, con Eurobank Ergasi e Alpha Bank in calo del 30%.
 
Cameron si è dimesso. David Cameron ha annunciato le sue dimissioni da premier britannico parlando davanti a Downing Street dopo la vittoria del no all’Europa nel referendum sulla Brexit. Ha assicurato che sarà ancora primo ministro per i prossimi tre mesi e che verrà organizzata in ottobre l’elezione del nuovo leader del partito conservatore. «Mi dimetto, il Paese ha bisogno di una nuova leaderhip». Il premier britannico David Cameron «prende atto della volontà del popolo» e annuncia le dimissioni nel suo intervento a Downing Street in una Londra che si risveglia sotto choc insieme al resto del mondo. Banche centrali. Le banche centrali sono in azione per contenere il panico sui mercati scoppiato dopo il referendum che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa.
 
“L’Unione di 27 stati continuerà”. La Gran Bretagna è uscita dall’Ue. E l’Europa reagisce, con nettezza. “L’Unione di 27 stati membri continuerà” affermano i presidenti delle istituzioni europee (Juncker, Tusk, Schulz e Rutte) nella dichiarazione congiunta dopo il vertice di crisi che si è tenuto nella sede della Commissione europea. “Ci aspettiamo che il governo del Regno Unito dia effetto alla decisione del popolo britannico al più presto possibile, per quanto doloroso pottrà essere il processo”. Poche ore prima lo stesso presidente del Consiglio europeoDonald Tusk aveva detto: “l’Unione è determinata a mantenere la sua unità a 27”. Lo stesso Tusk ha precisato anche che “non ci sarà un vuoto giuridico perché la legislazione Ue continuerà a essere applicata al Regno Unito. E’ un momento politicamente drammatico, ma siamo preparati allo scenario negativo”.
 

Alfano e Boccia firmano protocollo per dare lavoro ai rifugiati: i giovani italiani? Si fottano

confindustria e questo governo abusivo sono tanto tanto solidali, si sà, fanno parte dei salottini buoni che hanno tanto a cuore il benessere del popolo…animate dalle migliori intenzioni mica da affari stile mafia capitale e no…
  
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Mentre la disoccupazione giovanile tra gli italiani cresce ogni giorno di più, costringendo i nostri ragazzi a scappare all’estero, il governo abusivo Renzi e il suo ministro abusivo Alfano pensano come inserire i clandestini travestiti da profughi nel mondo del lavoro, con investimenti e tirocini pagati dai contribuenti.
 
Per l’inserimento al lavoro dei rifugiati partendo da tirocini nelle imprese, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, hanno sottoscritto a Roma un protocollo d’intesa (.pdf, 192 KB).
 
«L’accoglienza e l’integrazione sono la grande partita, la grande sfida che abbiamo davanti, ha sottolineato il presidente Boccia. Se i prossimi non saranno gli anni dell’integrazione – ha proseguito – significa aver sbagliato la partita e i costi e la conflittualità saranno un problema. Oggi costruiamo un percorso. Tra qualche mese ci rivenderemo, valutermo se c’è qualcosa da correggere e faremo ulteriori step».
 
Il riconoscimento per questo approccio coraggioso è giunto dal ministro Alfano che ha aggiunto «c’è una consapevolezza che è molto più grande delle polemiche portate all’esasperazione per ragioni politiche ed elettorali. Dobbiamo lavorare per rendere più sicure le nostre città – ha continuato il ministro – diamo accoglienza ma siamo severi nel rispetto delle regole. Siamo stati immigrati e accogliamo immigrati – ha concluso – sulla scommessa dell’integrazione dobbiamo avere visione e coraggio».
 

Monti choc: “in Inghilterra troppa democrazia. Per fortuna gli italiani non possono votare”

Questa è gente per bene, MICA COME QUEI CATTIVI POPULISTI, il popolo fa schifo per fortuna decidono gli “Illuminati”…i popoli non capiscono quando sia bella la UE delle banche e della troika..
 
 
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VIDEO CHOC – “La decisione di Cameron distrugge la paziente opera di tessitura di una generazione di europei” – aveva detto Monti nei giorni scorsi a proposito del referendum – “Non sono d’accordo con chi dice che questo referendum è una splendida forma di espressione democratica. Le dico di più. Sono contento che la nostra Costituzione, quella vigente e quella che forse verrà, non prevede la consultazione popolare per la ratifica dei Trattati internazionali”.
 
Poi ancora: “Le conseguenze del voto, indipendentemente dall’esito, sono pesanti per l’Unione stessa. Non dobbiamo illuderci; se anche il Regno Unito votasse per restare, ormai c’è un precedente. Cosa succederebbe se altri Stati decidessero di intraprendere un cammino simile a quello britannico? Un qualche Paese dell’Est o altri. Che si dice loro? Siete piccoli, non potete chiedere queste cose?”.
 
GUARDA VIDEO
 
 
 

Brexit, Napolitano sputa sulla democrazia: “Sbagliato far votare il popolo su questi temi”

il gran maestro che da bravo confratello USA le istituzioni democratiche PER FARE GLI INTERESSI LOBBISTICI, MAFIOSI DEI BANCHIERI ET SIMILIA, INTERESSI difesi dai SALOTTINI RADICAL CHIC (Boldrini, saviano monti infatti hanno subito ripetuto a pappagallo le parole del kompagno Napolitano) CHE DETESTANO IL POPOLO.
Peccato che sia con i soldi del popolo che vi arricchite a dismisura.
 
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Brexit, il parere del compagno emerito nemico della democrazia

“Io sono tra quelli che hanno sperato fino all’ultimo che prevalesse la volontà di rimanere” in Europa. L’esito del referendum in Gb “è un colpo molto duro, elemento di grande destabilizzazione economico, finanziario e politico. Bisogna chiedersi quanto sia stato incauto proporre questo referendum” su “materie di enorme complessità”.
 
Lo dice il Presidente COMPAGNO emerito Giorgio Napolitano, ai microfoni di Radio Anch’io.
 

Como, muore indigente italiano: il Comune “Non abbiamo una bara”

tranquilli, la società civile tanto solidale certo non aiuterà né si indignerà. E’ un indigente autoctono, non è un umano.
giovedì, 23, giugno, 2016
 
In un’Italia che spreca miliardi per la villeggiatura dei clandestini in hotel, non si trova una bara per un indigente italiano?
 
bara-funerali
La vicenda è raccontata da IL GIORNO –  A provocare indignazione è la storia, vera, di un anziano pensionato comasco morto in condizioni d’indigenza al quale il Comune ha negato persino una bara. «Un caso di burocrazia assurda o semplicemente mancanza di umanità – denuncia il consigliere Alessandro Rapinese, di Adesso Como, che ha sollevato il caso – Siamo alla follia. Lo stesso sindaco che ha sperperato centinaia di migliaia di euro per rifare piazza Volta, riempiendola di panchine a forma di bara, nel marzo 2016 non ha trovato una bara vera per far seppellire un ottantottenne indigente comasco morto di tumore all’Hospice di Como».
 
Il consigliere ha reso pubblica la storia di una donna che si era data da fare per dare una degna sepoltura all’anziano, malato oncologico, morto all’Hospice di Como – ha scritto la signora in una lettera rivolta al sindaco Lucini – e qui iniziano i problemi fino a  quando una dottoressa comunica che dal Comune hanno chiamato, ma per dire che non hanno la bara».
 
Intanto il corpo del povero italiano, cinque giorno dopo la morte, continuava a rimanere bloccato nella sala mortuaria dell’Hospice. «Alla fine è intervenuta una persona generosa che venuta a conoscenza della situazione alle 17 del giorno stesso si è recata presso un’agenzia di pompe funebri e finalmente, mercoledì 9 al pomeriggio, abbiamo effettuato il rito funebre. Tutto questo mi ha lasciato molta amarezza e sfiducia nelle istituzioni. Chi non ha mezzi per permettersi un funerale decente non può morire».

LE REFERENDUM ARME DES PEUPLES EUROPEENS : DU BREIXIT A L’INDEPENDANCE DE L’ECOSSE ?

Luc MICHELpour PCN-INFO/

2016 06 24 (II)/

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel/

http://www.lucmichel.net/

PIH - LM referendum ecosse breixit (2016 06 24) FR

Les britanniques ont-ils ouvert la boîte de Pandore ?

L’Ecosse annonce l’option d’un 2e référendum d’indépendance !

La possibilité d’un second référendum d’indépendance de l’Ecosse est “sur la table”, a déclaré vendredi à Edimbourg Nicola Sturgeon, Première ministre de la région septentrionale du Royaume-Uni, constatant que ses habitants avaient voté majoritairement contre le Brexit. “La possibilité d’un second référendum doit être sur la table et elle est sur la table”, a déclaré devant la presse Mme Sturgeon, également chef du Parti national écossais (SNP). Organisé en septembre 2014, le référendum sur l’indépendance de l’Ecosse avait été remporté par le camp du non à 55% des voix.

LE REFERENDUM ARME ABSOLUE DES PEUPLES !

En juillet 2015, j’analysais pour SPUTNIK (Moscou) la peur (justifiée) qu’a l’UE des référenda : « Pour l’Union européenne, le référendum de Crimée, comme forme de démocratie directe et d’autodétermination du peuple, est un danger et un mauvais exemple en lui-même (…) L’Union Européenne a un malaise lorsqu’il s’agit de l’organisation d’un référendum. Cette union, de moins en moins « européenne » et chaque jour davantage atlantiste, prétend représenter un processus « démocratique » basé sur « l’expression populaire ». Mais quant il s’agit du référendum, la base même de cette expression populaire, l’oligarchie compradore qui dirige véritablement l’UE est aux abonnés absents.»

Le référendum est l’arme absolue (comme l’ont démontré le référendum d’autodétermination de la Crimée aussi bien que ce Breixit) contre la politique coloniale des USA en Europe et l’oligarchie politico-financière compradore sur laquelle s’appuie l’impérialisme yankee en Europe.

* Lire l’analyse de Luc MICHEL  pour SPUTNIK (Moscou) :

L’UNION EUROPEENNE N’AIME PAS LES REFERENDA: APRES LA CRIMEE VOICILA GRECE !

http://www.alterinfo.net/L-UNION-EUROPEENNE-N-AIME-PAS-LES-REFERENDA-APRES-LA-CRIMEE-VOICI-LA-GRECE-_a115422.html#AmWBV70VG36yJvJD.99

LA TACTIQUE DU SOUTIEN AUX REFERENDA

La position du PCN est simple et claire : il faut soutenir TACTIQUEMENT tous les référenda susceptibles :

– d’affaiblir l’UE, devenue le bras politique de l’OTAN,

– et d’anémier les grands (Grande-Bretagne, Espagne, etc) et petits (Belgique, domino central de l’OTAN qui doit disparaître) états sur lesquels s’appuient les USA !

Tactiquement veut dire que nous importent peu à ce stade l’idéologie ou le positionnement politique des promoteurs de ces référenda …

 LUC MICHEL / PCN-INFO

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel/

http://www.lucmichel.net/

BREIXIT ! UN PREMIER PAS VERS LA MORT DELA PETITE-EUROPE AMERICANISEE DE BRUXELLES

# PCN-INFO/ EDITION SPECIALE/

PIH - LM ED SPECIALE breixit I (2016 06 24) FR

UN GRAND PAS VERS UNE AUTRE EUROPE : LA GRANDE-EUROPE LIBRE DE VLADIVOSTOK A REYKJAVIK, CAPITALE MOSCOU !

Luc MICHEL pour PCN-INFO/

EDITION SPECIALE/ 2016 06 24 (I)/

Le Brexit l’emporte à 51,9% ! Les Britanniques ont provoqué un tremblement de terre : ils ont voté en faveur d’un Brexit, d’un départ du Royaume-Uni de l’Union Européenne. « Au-delà du Royaume-Uni, le projet européen tout entier est aujourd’hui en péril. Les capitales européennes devraient réagir vivement à ce résultat. Surtout après que Paris, Berlin et Bruxelles aient fait savoir qu’ils se montreront fermes vis-à-vis de Londres en cas de Brexit. Les prochaines semaines s’annoncent mouvementées », commente l’AFP.

C’est l’échec annoncé (depuis la crise de l’Euro et la crise grecque) de l’Union Européenne, que vient de sanctionner le Breixit ! Un échec qui n’est pas l’échec de « l’Europe » (sic) mais seulement celui de la petite-Europe croupion de Bruxelles, l’UE, devenue le bras politique de l’OTAN et qui a été incapable de se libérer du colonialisme yankee. 72 ans après le 6 juin 1944’, l’US Army domine toujours l’Europe occidentale et Washington y impose toujours sa loi d’airain !

Place donc à une AUTRE EUROPE qui s’avance, la Grande-Europe libre de Vladivostok à Reykjavik, capitale Moscou ;;;

* Comprendre la véritable portée à long terme de l’événement

(ce que ne vous expliqueront ni les médias de l’Otan ni les médias russes, tous prisonniers de l’actu éphémère) :

Lire les thèses de Luc MICHEL sur EODE THINK TANK

GEOPOLITIQUE / THESES SUR LA « SECONDE EUROPE » UNIFIEE PAR MOSCOU

http://www.eode.org/eode-think-tank-geopolitique-theses-sur-la-seconde-europe-unifiee-par-moscou/

* Comprendre l’échec de l’Union Européenne, que vient de sanctionner le Breixit :

Lire l’analyse géopolitique prévisionnelle de Luc MICHEL 

LE CHAOS GREC ANNONCE L’ECHEC DE L’UE COMME PROJET POLITIQUE

http://www.palestine-solidarite.org/analyses.luc_michel.220815.htm

LE BREIXIT TSUNAMI GEOPOLITIQUE …

L’Union européenne a demandé au Royaume-Uni « de lancer la procédure de sortie dès que possible ». Boris Johnson annonce une sortie de l’UE sans “précipitation”. Le vote des Britanniques n’a pas d’effet immédiat ni contraignant. Ce vendredi, le Royaume-Uni est donc toujours membre de l’Union européenne. Il faudra sans doute plusieurs années de négociations entre ce pays et les autres Etats-membres pour trouver un accord sur les conditions de ce Brexit et sur les futures relations entre ce pays et l’Union européenne. Un blocage lors de ces négociations n’est pas à exclure. Gare à la colère des peuples avec lesquels les politiciens de Bruxelles et Londres (ils se valent) entendent jouer …

“Nous attendons maintenant que le gouvernement du Royaume-Uni rende effective cette décision du peuple britannique dès que possible”, ont écrit les présidents du Conseil européen, Donald Tusk, de la Commission européenne, Jean-Claude Juncker, du Parlement européen, Martin Schulz, et de la présidence tournante de l’UE, le Néerlandais Mark Rutte.

“Nous nous tenons prêts à lancer les négociations”, ont-ils ajouté, avant de préciser que l’accord conclu avec le Royaume-Uni au Conseil de février cessait d’exister et qu’il n’y aurait pas de renégociation de celui-ci. “Il s’agit d’une situation inédite mais nous sommes unis dans la réponse que nous lui apportons. Nous continuerons à défendre les valeurs européennes fondamentales afin de promouvoir la paix et le bien-être des peuples. L’Union des 27 Etats membres va continuer”, ont-ils affirmé. L’autisme en politique est une maladie mortelle. Leur arrogance n’a d’égal que leur incompétence et leur sujétion au maître américain. Et pas un ne voit que le Breixit n’est que le symptôme du désamour des peuples avec la fausse « Europe » de Bruxelles !

* Suivre l’actu du Breixit :

http://www.lalibre.be/actu/international/brexit-51-9-cameron-veut-demissionner-et-l-ecosse-revoter-son-appartenance-au-royaume-uni-direct-576c032935705701fd8d2fc0

LA BOITE DE PANDORE BRITANNIQUE …

« C’est l’avenir du Royaume-Uni en tant qu’unité est également en péril. L’Angleterre et le Pays de Galles ont voté à 53,5% et 52,5% en faveur de la sortie alors que l’Irlande du Nord et l’Ecosse se sont prononcés à 55,8% et 62% pour un maintien dans l’UE » commente l’AFP. Et comme l’avait fait savoir l’ancien Premier Ministre écossais et leader historique du parti national écossais (SNP) Alex Salmond, « Si on se retrouve dans la situation où l’Ecosse vote pour rester et le reste du Royaume-Uni ou l’Angleterre entraîne l’Ecosse vers la sortie, cela justifierait selon moi un autre référendum ».

L’Ecosse (qui elle a choisi le OUI)  a déjà mis “sur la table” l’option d’un deuxième référendum d’indépendance. La possibilité d’un second référendum d’indépendance de l’Ecosse est “sur la table”, a déclaré vendredi à Edimbourg Nicola Sturgeon, Première ministre de la région septentrionale du Royaume-Uni, constatant que ses habitants avaient voté majoritairement contre le Brexit. “La possibilité d’un second référendum doit être sur la table et elle est sur la table”, a déclaré devant la presse Mme Sturgeon, également chef du Parti national écossais (SNP). Organisé en septembre 2014, le référendum sur l’indépendance de l’Ecosse avait été remporté par le camp du non à 55% des voix.

LUC MICHEL / PCN-INFO