Archivio mensile:giugno 2016
Lavoro ai rifugiati: accordo tra governo e Confindustria
UK weather: Polling station chaos as flooding storm batters South of England
Shocking video shows flooding in London and Victoria Station after heavy rain
People are reporting they can’t get to their polling station after a major storm drenched the South East
- 09:31, 23 JUN 2016
Major storms in the South of England have left polling stations flooded leaving Brits struggling through driving rain to cast their vote in the EU referendum .
But with polls showing Leave and Remain neck-and-neck , could the inclement weather actually affect the outcome of the crunch vote?
Yesterday, the BBC asked their polling guru Professor John Curtice, if the weather was likely to affect the outcome of the referendum.
He said: “Very, very rarely. There have been occasions in British elections where one part of the country has had the usual British rain and another has had a glimmer of sunshine and it’s had no perceptible impact on the level of turnout.
To follow EU Referendum news as it happens, click here
“So unless those thunderstorms are actually disruptive and make it difficult for people to actually get to the polling station it’s unlikely to make much difference.”
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But some voters are reporting their local polling stations are actually closed because of the flooding.
And voters were turned away from casting their ballots in the EU referendum because of a mix-up at a polling station.
Several people in Leighton Buzzard turned up with their polling cards but were told their names were not on the electoral list.
Central Bedfordshire Council is said to have moved quickly to rectify the error, but at least one voter is feared to have been effectively disenfranchised because he had to travel up to Manchester and cannot make it back before polls close at 10pm.
Read more: UK travel chaos after a month’s worth of rain falls in an HOUR
Polling stations are open today between 7am and 10pm. Here’s our guide to where you should go to vote.
And if you haven’t decided what you’re going to vote for, our handy quiz might help.
There won’t be any exit polls tonight – here’s why – but our poll tracker will let you take the pulse of the nation as the day goes on.
EU Referendum ‘Pencilgate’ sees man loan pens at the polls
non hanno potuto usare le penne, ma solo la matita. Dicono che altrimenti se l’inchiostro sbavasse un pochino invalideranno il voto. I Leave non ci sono stati perché appunto temevano brogli. Come se non fosse stata la “provvidenziale” alluvione che ha reso inagibili molti seggi, anche questa.
Updated 18:51, 23 Jun 2016After months of debate on whether the UK should leave the European Union or remain, a rather different argument has stolen the show on the day of the referendum:
Should we use pens or pencils to cast our votes?
CE DIMANCHE 26 JUIN 2016 SUR AFRIQUE MEDIA/ LE DEBAT PANAFRICAIN : LE PROGRAMME COMPLET
Vers 14h30 (Douala/Ndjaména)/ Rediffusion lundi après-midi
Duplex de Douala – Yaoundé – Ndjaména
Présenté par Alain-Michel Yetna
avec tous les panelistes des trois plateaux
Luc Michel en duplex EODE-TV de Bruxelles
Rediffusion ce lundi …
AFRIQUE MEDIA
* en STREAMING sur http://lb.streamakaci.com/afm/
* sur SATELLITE sur http://www.lyngsat.com/Eutelsat-9B.html
* WebTV sur http://www.afriquemedia-webtv.org/
THEMES DU DEBAT PANAFRICAIN DE CE 26 JUIN 2016 :
* EN ACCUEIL
Luc MICHEL parlera du BREXIT…
LES SUJETS DU DEBAT :
* SUJET1 : CONGO -BRAZZAVILLE
Arrestations massives au Congo (le Général MOKOKO) : Ces arrestations peuvent-elles amener la sérénité ?
* SUJET2 : RDC
Un rapport de l’ONU accablant annonce « des troubles et l’insécurité dans le pays ».
* SUJET3 : DESTABILISATION AFRICAINE
Comment les officines occidentales font-elles pour déstabiliser les pays en route pour l’émergence ?
AFRIQUE MEDIA / EODE-TV
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LUC MICHEL PARLERA DU CONGO RDC, DU BURUNDI ET DES REVOLUTIONS DE COULEUR MADE IN USA …
# SUR AFRIQUE MEDIA CE DIMANCHE 26 JUIN 2016/
Entre 14h30 (Douala/Malabo/Ndjaména) ou 15h30 (Bruxelles/Paris/Berlin)
Sur AFRIQUE MEDIA TV
Dans le cadre du DEBAT PANAFRICAIN
Rediffusion ce lundi ...
Extraits videos disponibles dès mardi
Sur PANAFRICOM-TV
CONGO RDC, BURUNDI ET REVOLUTIONS DE COULEUR MADE IN USA :
COMPLOT CONTRE L’AFRIQUE. LE VRAI VISAGE DU SOI-DISANT « PRINTEMPS AFRICAIN » !
Luc MICHEL répondra aux questions suivantes :
* RDC. Un rapport de l’ONU accablant annonce « des troubles et l’insécurité dans le pays ». Que penser de cette nouvelle manœuvre contre le Congo ,
* REVOLUTIONS DE COULEUR. Comment les officines occidentales font-elles pour déstabiliser les pays en route pour l’émergence ?
Il analysera le contexte géopolitique :
* Pourquoi la RDC et le Burundi sont une seule et même agression occidentales, les deux fronts d’une seule bataille ?
* Comment les stratèges américains ont cru pouvoir appliquer la « Théorie des Dominos » à la Région des Grands-Lacs ?
* Pourquoi la résistance victorieuse du Burundi préserve aujourd’hui la RDC ?
Dans une autre partie de l’émission, Luc MICHEL abordera une vision globale des méthodes de déstabilisation américaines des gouvernements rétifs au Nouvel Ordre Mondial yankee, les fameuses « révolutions de couleurs », « printemps arabe » (sic) et autres « printemps africain » (resic) …
AFRIQUE MEDIA / PANAFRICOM-TV
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Israele alla guida della Commissione legale dell’ONU
Israele va con la Russia: come cambia il Medio Oriente
LA NOTIZIA BOMBA
La notizia è di quelle che fa capire come sta cambiando il Medio Oriente; e come l’Occidente (chiuso nell’ottusità egemonica americana) stia anni luce indietro rispetto ai nuovi equilibri mondiali che si vanno definendo.
La notizia, riportata dal sito d’intelligence israeliano Debka, è questa:israeliani e russi si apprestano ad effettuare un’esercitazione militare congiunta nelle acque del Mediterraneo. Per la prima volta nella storia, le Forze Armate di Tel Aviv e quelle di Mosca opereranno insiemecoinvolgendo reparti di Marina e Aviazione dislocati nella regione (per i russi quelli della base aerea di Latakia e navale di Tartus, in Siria).
Se questa notizia fosse confermata ci troveremmo di fronte a quello che gli esperti definiscono uno “sconvolgimento strategico”.
UN COSTANTE AVVICINAMENTO
Che i rapporti tra Israele e Russia non siano più caratterizzati dall’ostilità della Guerra Fredda, lo dimostrano, da tempo, diversi segnali:
1) CRIMEA: nel 2014, Israele è stato l’unico paese, tra gli alleati degli Usa, a non votare la mozione di condanna all’Onu per l’annessione della Crimea da parte della Russia;cosa che scatenò le ire di Obama e della lobby neocon americana.
2) LEVIATHAN: nel Settembre scorso anticipammo in quest’articolo l’offerta di Putin a Netanyahu per la protezione militare e lo sfruttamento dei ricchissimi giacimenti di gas naturale che Israele detiene al largo del Mediterraneo (Leviathan); sfruttamento che consentirebbe ad Israele non solo di raggiungere autonomia energetica ma anche di diventare uno dei maggiori esportatori di gas della regione. L’articolo (che fu accolto dalla denigrazione dei soliti esperti che sanno tutto ma non ne azzeccano una) è oggi confermato dalla notizia che nello scorso vertice del 7 Giugno a Mosca, Netanyahu ha aperto alla possibilità che aziende russe cooperino nel progetto: “Le nostre porte sono aperte a tutte le compagnie che hanno esperienza nello sfruttamento di giacimenti di gas, ovviamente anche quelle russe”, un invito esplicito a Gazprom, leader mondiale nel settore, ed uno schiaffo in faccia alle sanzioni imposte da Washington.
3) SIRIA: l’intervento russo in Siria non è stato ostacolato da Israele; anzi, Tel Aviv ha persino tollerato azioni di sconfinamento di aerei russi nei propri cieli, finalizzate a colpire i ribelli anti-siriani e le bande di Al Qaeda appoggiate dagli Usa.
Attualmente Israele sembra possibilista all’idea russa di non frammentare la Siria, mantenendo sotto Assad anche il sud dietro la garanzia di una presenza di Mosca nella regione.
4) LA LOBBY DEGLI EBREI RUSSI: per quanto la lobby degli ebrei d’America rimanga la più potente del mondo e la più influente nella capacità di pressione su Israele, diversi osservatori segnalano la crescita, nell’establishment di Tel Aviv, di una lobby russa; il milione di ebrei russi emigrati in Israele iniziano ad avere ruoli importanti. Durante il viaggio a Mosca, molti esponenti della delegazione israeliana, parlavano russo (tra cui due ministri del governo in carica: il “russo” Elkin e il“moldavo” Lieberman).
UN DOPPIO SEGNALE ALL’OCCIDENTE
Il segnale che Israele manda a Stati Uniti ed Europa è doppio:
- La Guerra Fredda è finita per sempre
- L’America non è più il pivot della strategia di sicurezza di Israele in Medio Oriente
Per Israele la propria sicurezza è più importante dell’alleanza con gli Usa; e la sicurezza di Israele oggi è garantita più dalla determinazione russa che dalla goffa e disastrosa politica estera americana.
Non sfugge il caos che l’America ha prodotto in Medio Oriente negli ultimi anni: dalla Primavera araba alla rimozione di Mubarak (per cui gli israeliani si erano opposti); dal disastro libico, all’ambiguità colpevole con cui Washington ha di fatto alimentato l’espandersi del Califfato islamico e armato e finanziato i gruppi di Al Qaeda travestiti da “ribelli moderati”.
D’altro canto agli israeliani sono chiare due cose:
- La Russia è entrata in Siria con il chiaro intento di sconfiggere il terrorismo e l’integralismo islamico a differenza di Washington la cui dipendenza dalla monarchia saudite (principale sponsor dell’Isis), ha permesso al Califfato islamico di espandersi.
- Putin è in grado di mediare maggiormente con i nemici storici di Israele (Hezbollah sciti, Siria e Iran) di quanto possa farlo Washington.
Come ha scritto in questo articolo Giancarlo Elia Valori, Israele potrebbe “sostituire – a lungo andare – gli Stati Uniti con la Federazione russa come alleato globale e come presenza di riferimento nel Medio Oriente”.
Insomma il mondo cambia, nuovi equilibri prendono forma e con essi nuove alleanze e percorsi strategici. Solo per noi europei, sottomessi alla dittatura di Bruxelles e ai ricatti di Washington la storia sembra ferma al secolo scorso.
Appendino, si avvera la seconda, tragica profezia di Fassino. Ecco cosa le disse
“Mi auguro che un giorno lei si segga su questa sedia e vediamo se poi sarà capace di fare tutto quello che oggi ha auspicato di poter fare”. Così, nel maggio 2015, il primo cittadino di Torino Piero Fassino attaccava la consigliera del M5s Chiara Appendino, oggi nuovo sindaco di Torino dopo la vittoria contro il sindaco uscente, candidato del Pd. Non era la prima volta che Fassino cedeva alla tentazione di lanciarsi in simili profezie. Era il 2009 quando Fassino, dagli studi di RepubblicaTv, tuonava contro Beppe Grillo, appena escluso dalle primarie del Partito democratico. L’augurio dell’ex segretario Pd portò bene al M5s che alle politiche del 2013 raccolse il 25% dei consensi, diventando il primo partito alla Camera dei deputati. Con la vittoria della Appendino si avvera la seconda profezia di Fassino