Dimissioni Lupi, sprecare miliardi è anche peggio che rubare

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/21/dimissioni-lupi-sprecare-miliardi-e-anche-peggio-che-rubare/1525529/

Professore ordinario di Economia applicata, Politecnico di Milano

Forse non hanno rubato niente. Ma hanno fatto danni economici molto più gravi al Paese, ai contribuenti e agli utenti delle infrastrutture. Consideriamo la “madre di tutti gli sprechi”, l’alta velocità ferroviaria (AV). Le stime variano, ma i sovracosti rispetto ai preventivi sono stati dell’ordine del 100%. C’è da credere che un manager privato che sfori il preventivo di un investimento del 30% sia rapidamente accompagnato alla porta dal padrone furioso, ma non succede lo stesso nel settore pubblico, sembra.

Parte di tali sovraccosti sono frutto di una nobile iniziativa ambientalista: richiedere alle linee AV pendenze e curvature che consentano il transito anche dei treni merci, ha comportato un sovraccosto almeno del 30%, così il progetto accanto alla sigla AV ci ha potuto mettere anche AC (per Alta Capacità), a futura memoria. Peccato che treni merci in grado di viaggiare ad alta velocità non esistono. E se ci fossero sfascerebbero i binari. Poi la Regione Toscana, con uno sforzo di fantasia veramente incredibile, ha chiesto ed ottenuto che le gallerie tra Firenze e Bologna consentissero anche il transito di treni merci super-voluminosi (sagoma C++), dilatando ulteriormente, e di molto, i costi per quella tratta.

Se qualcuno però avesse dubbi sull’ordine di grandezza di tali extracosti, esiste la famosa analisi comparativa del Sole 24 Ore tra la linea Milano-Torino, e una analoga linea AV di pianura in Francia (non in Bangladesh): i costi sono risultati quadrupli. Basta vedere gli infiniti sovrappassi stradali, che collegano risaie con altre risaie. Ogni tanto vi transita qualche veicolo. Ma purtroppo la linea ferroviaria è rimasta quasi deserta: vi passa poco più del 10% del traffico che potrebbe sostenere (40 treni al giorno su 330 circa di capacità). E questo con tariffe che coprono probabilmente appena i costi di esercizio della linea, ma nemmeno un euro degli 8 miliardi circa che l’investimento è costato ai contribuenti. Se le tariffe, come per le autostrade, dovessero coprire una quota di qualche consistenza dell’investimento, e quindi essere molto più alte delle attuali, non vi passerebbe nessun treno, a riprova di quanto poco i viaggiatori siano in realtà disposti a pagare per quel servizio.

Ma nessuno ha risposto per questo folle spreco dei nostri soldi. Anche le autostrade deserte sono uno spreco, ma nei peggiore dei casi gli utenti ne pagano il 60%, che è diverso dallo 0% per la linea di AV presa ad esempio. Però adesso anche nelle autostrade, meno micidiali per i contribuenti, provano a spremere gli utenti rendendo a pedaggio strade che prima non lo erano, come la Tirrenica, e che hanno un traffico modesto.

Nel caso di tutte le infrastrutture, occorre fare sempre congetture, rischiando di prendere cantonate: le ferrovie non hanno obblighi di fare analisi trasparenti ex-ante, né economiche e neppure finanziarie (toccherebbero al ministero dei Trasporti, che però non le fa). Ma non fa neppure analisi ex-post, per analizzare come i soldi dei contribuenti sono stati spesi. E i piani finanziari delle concessioni autostradali sono addirittura secretati per legge. Queste sono responsabilità gravissime del ministero dei Trasporti. Da sempre: la situazione non è cambiata da quando vi lavora l’ingegner Ercole Incalza, che, si ripete, forse non ha rubato nemmeno un euro.

Guardiamo ancora i numeri: solo per la linea AV Milano-Torino sono stati sprecati 6 miliardi (probabilmente di più: dato il traffico, bastava velocizzare la linea esistente). La letteratura sulle tangenti parla di un massimo del 10% (a chi scrive, ex-consulente delle ferrovie, era stato detto in via confidenziale un più modesto 6%, ma era la sola quota per i politici). Sarebbero 800 milioni di tangenti. Molto meglio allora le tangenti che le progettazioni sovradimensionate al di là di ogni logica. Se poi va male, i corrotti a volte li prendono.

Chi decide, pianifica, finanzia e approva grandi opere inutili non dovrà rispondere mai, farà anzi probabilmente carriera, e si farà legittimamente molti amici, tra i costruttori e nella sfera politica, che serve ai tecnici per passi successivi di carriera. Ma il consenso e le amicizie si estendono anche alla sfera sindacale, che ha sempre appoggiato grandi spese, si spera solo per motivi occupazionali.

 Buttar via soldi dei contribuenti per comprarsi il consenso è storia antica: in America ha persino dei nomi tecnici: “pork-barrel policy”, “revolving doors”, “log-rolling”. Ma buttarli via quando son scarsi, e servono a bisogni sociali essenziali, è un po’ più difficile da accettare. L’ex ministro Maurizio Lupi, sicuramente in buona fede, ha dichiarato: “Per le grandi opere non serve che ci sia traffico, si fanno e poi il traffico arriverà”. Era un convegno del Pd sulle ferrovie. Applausi scroscianti.

Il Fatto Quotidiano, 21 marzo 2015

Terzo valico, l’inutile opera inquinerà le falde acquifere?

Falde acquifere, la possibile tragedia potrebbe colpire a distanza di trent’anni. Le opere inutili sono anche quelle meno sorvegliate.

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di Tino Balduzzi

Che lo scavo del Terzo Valico servisse a tutt’altro è apparso chiaro quando si è visto che, benché approvato nel 2006, il Terzo Valico è partito solo nel 2012. Sei anni impiegati a spostare da una cava (e da una tasca) ad un’altra circa 3/4 delle terre da scavo, e anche a progettare discariche. Il Terzo Valico ora è un inutile ma enorme movimento terra. E quindi un’occasione di copertura di rifiuti interrati in precedenza (come nella cava Castello Armellino tra Sale e Tortona) e un’occasione, molto redditizia, per smaltire altri rifiuti. Magari facendo delle discariche a fianco delle cave per facilitarne l’accesso a tutte le ore, giorno e notte (come potrebbe avvenire a Sezzadio e a Spinetta Marengo).

Ma a seguito di ciò il Terzo Valico è diventato anche un danno alle falde acquifere, spesso rilevato troppo tardi a causa dalla lentezza del movimento dell’acqua di falda. Danno apparso più grave con l’uscita, nel 2009, di una pubblicazione sulle riserve acquifere profonde del Piemonte, in cui i geologi hanno identificato 3 grandi “serbatoi” in profondità: ( www.regione.piemonte.it/ambiente/acqua/dwd/documentazione/testo_idrostat.pdf) nell’alessandrino, nel cuneese e nel vercellese.

Con notevole mira le cave del Terzo Valico hanno centrato la riserva alessandrina, e le cave della Torino-Lione la riserva vercellese. Questo si intreccia con la storia delle migliaia di pozzi (in maggioranza mai denunciati) che portano l’inquinamento dalle falde superficiali alle falde profonde e che andrebbero subito sistemati (per legge entro il 2016) a spese dei proprietari (da 10 a 30mila euro a pozzo). Una cosa che non avverrà mai senza una sanatoria e un bel po’ di miliardi di euro da parte dello Stato (che invece li regala alla corruzione che gira attorno ai tunnel). Questo però cambia le cose. Perché all’aleatorietà del pericolo amianto, presente nelle montagne scavate, si aggiunge la forte probabilità che case e terreni crollino di valore per l’impossibilità di coltivare e allevare animali a causa delle falde acquifere inquinate.

E’ quindi il momento di muoversi, pensando alle generazioni che verranno, e spiegando ai sindaci che non si scambia il futuro con quattro rotonde. E magari evitando fuorvianti discussioni sul Tav, perché quei tunnel non riguardano l’alta velocità ma il trasporto merci, e le due cose sono incompatibili. I treni merci (che non superano i 120km/h) pesano anche 2000 tonnellate, e metterli su binari fatti per far viaggiare a 300km/h treni da 500 tonnellate equivale ad aprire la pista di Monza ai Tir.

T.B. 22.3.15

Perquisizioni a Mentoulles e Cuneo

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Nuove perquisizioni, qualche giorno fa, con riferimento all’art. 270bis (associazione con finalità di terrorismo) nelle abitazioni di 3 compagni a Mentoulles e Cuneo, colpite le sedi del circolo culturale Barbarià e della biblioteca popolare Rebeldies.

Ancora una volta il teorema del “doppio livello”, portato avanti dal duo Padalino e Rinaudo, per cui gli indagati affiancherebbero ad iniziative “palesi”, come la pubblicazione della rivista Nunatak e le attività della Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali, azioni “dirette e atti di sabotaggio, con particolare riferimento a quelli attuati contro il cantiere del TAV”.
Nel corso delle perquisizioni effettuate dai ROS, maldestri tentativi di piazzare microspie e sequestro di materiale informatico, con riferimento alla solidarietà anticarceraria e ad un non meglio precisato attacco “al cantiere di Chiomonte”, ma è chiaro l’intento di criminalizzare la solidarietà, soprattutto quando è essa stessa “rivoluzionaria”.

“Noi andiamo avanti per la nostra strada”, ribadiscono i compagni oggetto della perquisizione, con quell’atteggiamento che la magistratura bolla come “resipiscienza”  e che per noi è e resta RESISTENZA.

Simonetta Zandiri – TGMaddalena.it

 

This article has 1 comment

  1. REPRESSIONE! Lo stato di polizia è servito, tra il silenzio dei PRESUNTI Compagni…il silenzio è complice dei poteri forti e dello Stato Corrotto.
    Come possono i cosidetti Notav,tacere su tutto da un bel po’ l’unica voce che si è sentita dalla Val Susa è quella in difesa di Erri De Luca, e NIENTE ALTRO, il silenzio ASSOLUTO…
    C’è una poesia di Bertolt Brecht, che mi sento di accostare ai leader Cosidetti NoTav, quelli che delegano il Pd a rappresentarli in piazza, la poesia dice :
    AL MOMENTO DI MARCIARE MOLTI NON SANNO
    che alla loro testa marcia iul nemico.
    La voce che li comanda
    è la voce del nemico.
    E chi parla del nemico
    è lui stesso il nemico.

Malore per Erri De Luca. Ricoverato all’ospedale di Latina

di Redazione.

Malore per lo scrittore Erri de Luca dopo un’escursione in montagna. Lo scrittore (64 anni) si è sentito male dopo un’arrampicata in località Grottone presso Gaeta. Lo scrittore è stato soccorso dal Corpo Nazionale del Soccorso Alpino Speleologico e trasportato con l’elicottero del 188 all’ospedale di Latina. Al momento del ricovero, presso l’Ospedale Santa Maria Goretti di LAtina, risultava cosciente anche se in stato confusionale.

RESULTATS DES DEPARTEMENTALES FRANCAISES DE CE DIMANCHE

Luc MICHEL & Fabrice BEAUR pour PCN-Info/

avec AFP/ 2015 03 23/

http://www.scoop.it/t/pcn-spo

https://www.facebook.com/PCN.NCP.press.office

 RESULTATS (ESTIMATIONS) DES DEPARTEMENTALES FRANCAISES DE CE DIMANCHE :

PIH - LM départementales france (2015 03 23) FR

* victoire de la Droite sarkozyste (les électeurs ont la mémoire courte), la Droite UMP – UDI (droite radicale) – Modem (centre-droit) s’est unie. C’est son succès et il est lourd de sens pour les futures échéances, dont la présidentielle. Sarkozy, dont c’est l’œuvre, a anticipé l’avancée du FN,

* le FN a perdu son pari et mis la barre trop haut (Jean-Marie Le Pen reconnait que “le FN n’est pas le premier parti de France”), ce qui va relancer les frictions internes du parti néofasciste,

* le PS  et ses alliés s’effondre (l’effet Charlie, bulle médiatique artificielle, n’a pas sauvé le soldat Valls),

* à noter la déroute des vert-kakis de EELV (la prostitution politique ne paye pas),

* Le Front de Gauche (l’autre arnaque du Système à gauche cetrte fois) est nulle part, manque de stratégie claire, notamment dans les alliances. Mélenchon voulait avaler le PCF comme Die Linke en Allemagne avait avalé le PDS. Sauf que Laurent représente les bureaucrates qui ne veulent pas perdre leur boutique, et que cela passe avec l’alliance avec la Sociale-Démocratie hollandiste. …

 Si on résume, le FN confirme son implantation dans les régions du Sud, de l’Est et du Nord.

Le PS résiste dans ses fiefs du sud-ouest …

 PREMIER PARTI DE FRANCE :

LES ABSTENTIONNISTES AVEC PRES DE 50%

 Comme nous l’analysions pour cette élection et les précédentes, c’est le premier parti de France.

Et les autres, FN  compris, représentent des fractions de 50%, des scores à diviser par deux : le PS gouverne donc avec moins de 10%, et le FN  est à 13%. C’est un rejet massif du Système, du régime hollandiste et de ses fausses alternatives régimistes (FN, FDG, PCF, Vert-kakis, etc) par les Français !

 LE SCORE DU FN …

 Le FN a-t-il mis la barre trop Haut ? Ce sont surtout les media qui en ont parlé. Le FN a surfé dessus.

Mais c’est bien car ça porte un coup en interne. De quoi relancer les affrontements de tendance. Bien que la précédente purge a produit un renforcement du groupuscule l’Oeuvre française. Mais à part Lyon il sont groupusculaire ailleurs en France. Leur fief c’est Lyon.

Mais il faut surfer sur une de leur vidéo : c’est affligeant, un discours qui ne change pas depuis 40 ans … et un seul de leurs “cadres” est d’un niveau passable pour le meilleur d’entre-eux : l’ex bras-droit de Golnish …

 “Selon un sondage Harris interactive, le taux de participation de ce premier tour est estimé à 50,5%, contre 44,38% en 2011.” En clair ce sont les anciens abstentionnistes qui sont allé voter FN. Merci les médias du Système !

 Mais en surfant encore, cette fois sur un trac “national” du FN, il est flagrant qu’ils n’ont AUCUN programme local. Ils n’ont absolument pas le matériel humain pour gérer quelque chose en cas de prise du pouvoir locale ici ou là. Une ville ça peut encore s’organiser mais un département, voir une région, c’est une autre affaire.

 LM & FB

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