Sisma ad Amatrice, sindaco Pirozzi indagato per omicidio colposo

Pirozzi smsma tu guarda il caso, con tutti i terremoti che ci son stati chi ti incastrano? Il sindaco non allineato, non gradito al regime politically correct, che ha denunciato lo scandalo della raccolta fonti via sms MAI ARRIVATI…che caso Prima che qualcuno pensi ai bravi ragazzi del BUTAC che hanno classificato questo furto come bufala, vorrei che mi spiegasse da quando la Procura indaga su bufale Terremoto, scandalo degli sms per Amatrice: indaga la Procura su 33 milioni mai arrivati


Lʼinchiesta riguarda il crollo di una delle tre palazzine di piazza Augusto Sagnotti, quella ex Ina, in cui la notte del sisma del 24 agosto 2016 persero la vita 7 persone e ne rimasero ferite altre 3

Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, è iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Rieti per il crollo, in seguito al sisma del 24 agosto 2016, di una delle tre palazzine di piazza Sagnotti, quella ex Ina casa al civico 1, in cui persero la vita 7 persone e ne rimasero ferite altre 3. Insieme a Pirozzi risultano indagate altre 7 persone. L’ipotesi di reato contestata è omicidio colposo.
“In cooperazione colposa tra loro, nelle rispettive qualità e con le condotte commissive e omissive, non impedivano il crollo dell’edificio”. Recita così uno dei passaggi dell’avviso di conclusione delle indagini notificato questa mattina al sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, e altre 7 persone tra tecnici e funzionari pubblici, in relazione al crollo di una delle tre palazzine di piazza Sagnotti ad Amatrice in cui persero la vita 7 persone.
 
Nell’inchiesta, oltre al sindaco Sergio Pirozzi, risultano indagati anche il geometra Ivo Carloni, in qualità di progettista e di direttore dei lavori, quattro tra tecnici e dirigenti del Genio Civile di Rieti, Giovanni Conti, Valerio Lucarelli, Maurizio Scacchi e Maurizio Peron, il comandate della Polizia Municipale di Amatrice, Gianfranco Salvatore, e il responsabile dell’Ufficio tecnico dello stesso Comune, Virna Chiaretti. A tutti, nell’avviso di conclusione delle indagini notificatogli oggi, la Procura di Rieti contesta i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni personali colpose.
 
Secondo i pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti, la palazzina ex Ina casa, che in seguito al sisma de L’Aquila fu sgomberata dall’allora sindaco di Amatrice Carlo Fedeli, fu oggetto di un intervento di ristrutturazione sulla base di un progetto che conteneva “gravi errori”, un “indicatore di rischio inattendibile e non realistico” e un “errato coefficiente di vulnerabilità sismica addirittura superiore a 1”.
 
“Come se l’edificio, progettato e realizzato (ante 1950) con vecchie normative ormai superate, fosse addirittura adeguato rispetto alle norme tecniche del 2008”. Ma così non era, hanno evidenziato le indagini, in quanto la ristrutturazione si limitò a una “scucitura/smontaggio della muratura in pietra che risultava “spanciata” dopo il sisma de L’Aquila” senza collegamenti, ad esempio collegando i solai con “barre d’acciaio”.
 
Per il crollo delle altre due palazzine, ex Iacp, in cui persero la vita altre 19 persone, risultano indagati, dal luglio dello scorso anno, 5 tra ex responsabili di ditte, collaudatori e un ex assessore del Comune.
 
Nardella: “Sindaci parafulmini” – “Pirozzi indagato? Con l’Anci lo diciamo da un sacco di tempo: i sindaci sono diventati parafulmini di tutto ciò che succede nel Paese”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella a chi gli chiedeva un commento sull’inchiesta che ha coinvolto Pirozzi. “Credo ci sia un clima di deresponsabilizzazione molto preoccupante – ha continuato Nardella -. E come l’Anci ha già detto più volte, occorre rimettere a posto il livello di responsabilità di tutte le istituzioni. Occorre restituire dignità al ruolo del sindaco”. Io non entro nel merito della questione che riguarda il collega sindaco Pirozzi, e ovviamente confermo il massimo rispetto per la magistratura. Ma probabilmente non è una questione della magistratura, bensì di leggi. Se si continua a colpevolizzare i sindaci per tutto ciò che succede si rischia di fare un grande danno: non ci saranno più persone brave, capaci, che si prenderanno la briga di fare i sindaci delle proprie città”. Se un sindaco sbaglia, prosegue Nardella, “davvero è bene che paghi, ma non è possibile che la politica e la società scarichino tutte le responsabilità addosso ai sindaci. Ci manca solo che qualcuno chieda al sindaco il risarcimento danni se piove”, ha concluso Nardella

Merano: 57mila euro di soldi pubblici per dare lavoro ai migranti

RISTORANTE africanoaltro business con i soldi dei contribuenti,  chi incassa ovviamente LE COOP……PER OFFRIRE LAVORO TEMPORANEO POI Si spendono tanti soldi per trovare lavoro al 40% dei giovani italiani disoccupati?!? Ah giusto, sono choosy non vogliono lavorare.
Merano: 57mila euro di soldi pubblici per dare lavoro ai migranti
venerdì, 11, agosto, 2017
In Alto Adige si assumono richiedenti asilo. Di fatto i migranti saranno impiegati nella frutticoltura e anche nella gestione di un ristorante di cucina africana.
 
A segnalare l’iniziativa è la stessa Provinca Autonoma dalla Ripartizione Lavoro. Il ristorante, con uno stanziamento di 57.000 euro da parte dello Stato a favore del Comune di Merano, sarà gestito da una cooperativa sociale con il sostegno della federazione cooperative di una banca altoatesina.
“L’utilizzo di persone richiedenti asilo per la raccolta della frutta rappresenta un’opportunità sia per i datori di lavoro che per i lavoratori – ha detto Helmuth Sinn, direttore della Ripartizione lavoro della Provincia -. In questo senso l’utilizzo di persone richiedenti asilo nel campo della raccolta della frutta può essere senz’altro considerata un’utile misura di integrazione“.
Secondo la Provincia “se per i richiedenti asilo il lavoro nell’ambito della raccolta della frutta può offrire l’opportunità di conoscere meglio l’ Alto Adige, di migliorare le loro conoscenze linguistiche e di avere per alcuni mesi un’occupazione e quindi un reddito, per i datori di lavoro si tratta di un’occasione per conoscere da vicino queste persone provenienti da altri Paesi e fuggite da situazioni di povertà o dalla guerra”.

“Evitare il rialzo dell’età pensionabile a 67 anni costerebbe 1,2 miliardi”

boeri-poletti-675i soldi ci sono solo per le banche e mafia capitale. Per i pensionandi calci nel …. grazie compagni

Ma non c’erano le risorse che pagavano le pensioni?


Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il presidente dell’Inps Tito Boeri
 
Costerebbe circa 1,2 miliardi di euro impedire l’aumento dell’età per la pensione a 67 anni. È quanto si apprende da fonti vicine al dossier. Sarebbe quindi questa la stima dell’impatto sulla spesa pensionistica. Effetto che si produrrebbe nel 2019 se si decidesse di bloccare l’asticella a 66 anni e 7 mesi. Il congelamento della misura che prevede l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita è al centro del dibattito sulle pensioni, visto che la decisione deve essere presa entro quest’anno.
 
I sindacati chiedono di intervenire per evitarlo. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti rispondendo circa la possibilità di incontro già a luglio spiega: «Valuteremo con i sindacati se il grado della discussione tecnica ci consente un confronto politico».
Ultima modifica il 13/07/2017 alle ore 15:58

MPS: LA TRUFFA DEL SECOLO!

è etico e moralmente superiore regalare soldi alle banche. VEDETE QUALCUNO IN 20 mild MPSPIAZZA? Guai, sarebbe populista. A milano però risbucano le donne di se non ora quando international edition contro Trump (manco fosse uno stupratore seriale) mah
PER 800 MILIARDI DI EURO DELLA UE ALLE BANCHE non si indigna nessuno, sono soldi del popolo quelli. Ma per i poveri quanti soldi sono stati elargiti???????

MPS: LA TRUFFA DEL SECOLO!
Lasciate perdere i tecnicismi, quello che vi racconteranno sulla più colossale truffa del secolo, MPS, lasciate perdere le spiegazioni che Gentiloni e Padoan proveranno a dare sull’operazione MPS, editoriali e articoli della stampa mainstream, intrisa di balle e manipolazione mediatica e concentratevi solo ed esclusivamente su una cosa, questa…
Poi parleremo anche della BCE, della Germania, della truffa dei subordinati, ma ora concentratevi solo su questo, mentre l’apatia e la tollerenza regna nei confronti di questi truffatori legalizzati, che a libro paga hanno politici e revisori, vigilanza e spesso e volentieri anche la legge.
 
Come sempre sulla stampa qualche scribacchino a libro paga in questi mesi scriveva che la colpa era di risparmiatori avidi, mentre ora vi raccontano la verità…
Negli anni in cui la Germania, la Gran Bretagna e molti altri Paesi salvavano le banche con soldi pubblici, in Italia ad aiutare gli istituti creditizi sono stati ignari risparmiatori: solo nei quattro anni più bui della crisi (cioè 2008, 2009, 2011 e 2012) le banche italiane hanno infatti collocato obbligazioni senior e subordinate alle famiglie per 578 miliardi di euro. Quando i mercati internazionali erano ostili e lo Stato italiano (a differenza di quasi tutti gli altri) non interveniva, sono stati insomma i risparmiatori a garantire alle banche una parte importante della liquidità di cui avevano bisogno. Oggi si chiude il cerchio: lo Stato non solo salva Mps in crisi, ma anche gli obbligazionisti subordinati retail.
Quanto accade oggi rappresenta di fatto una sanatoria a errori stratificati negli anni: non era giusto che le banche vendessero obbligazioni anche subordinate a chi non era in grado di capirle, non era giusto che offrissero ai risparmiatori rendimenti molto più bassi rispetto a quelli del mercato professionale. E forse non è giusto neppure che oggi si faccia una sanatoria così clamorosa, aumentando tra l’altro l’amaro in bocca dei risparmiatori che invece hanno avuto la sfortuna di comprare obbligazioni della Popolare dell’Etruria e delle altre banche salvate un anno fa. Un mercato nato storto, quello dei bond retail delle banche, viene raddrizzato improvvisamente. Una storia paradossale. Che va raccontata.
 
E’ chiaro ora su chi ha tenuto in piedi le banche italiane in questi anni, altro che leggende metropolitane, racconti di banche che facevano bene il loro lavoro! La truffa dei subordinati è la truffa del secolo e ora stanno aiutando anche gli investitori istituzionali e i fondi avvoltoi.
 
E’ inutile che vi scaldiate tanto per quello che sta accadendo all’economia, alla vostra vita, se state perdendo, diritti, sicurezze, lavoro, se i vostri figli sembrano non avere più futuro, i principali responsabili sono loro, solo loro!

Ottocento miliardi… 800.000.000.000

800 miliardi di euro, sono gli aiuti con cui l’Ue ha sostenuto il settore bancario tra il 2008 e il 2014; 330 miliardi sono stati recuperati ( Sole24Ore )
Milleseicento miliardi…1.600.000.000.000
Alla fine del 2011 i miliardi erano diventati 4.500 come ammesso dalla stessa Commissione europea  A rendere pubblica questa cifra impressionante è stato il Commissario Ue al Mercato interno Michel Barnier alla presentazione della proposta della Commissione di prevenzione e gestione delle crisi bancarie. Una montagna di soldi che equivaleva al 37% del Pil dell’intera Unione europea. Barnier, 4.500 mld per salvataggi banche
Quattromilacinquecento miliardi…4.500.000.000.000
Questi sono solo aiuti statali e non sto mettendo in conto la politica monetaria delle varie banche centrali.
In America la cifra messa sul piatto per salvare le banche da parte dello Stato è di 7.700 miliardi di dollari a favore di Wall Street, pari a circa la  metà del Pil, aiuti che hanno procurato alle banche plusvalenze extra per 13 miliardi di dollari da distribuirsi tra i banchieri e gli amici degli amici.
Settemilasettecento miliardi…7.700.000.000.000
E’ chiaro il concetto, mentre il popolo dorme e si beve le balle che i media li raccontano, tra le quali quelle che lo Stato ci guadagna sempre da queste operazioni. In fondo le cifre le danno loro, manipolarle non è poi così difficile, la gente comune beve qualunque cosa.
 
Volete qualche esempio?
soldi pubblici a banche
La Spagna ha perso per sempre più di 26 miliardi di euro dei contribuenti che erano stati destinati dallo Stato alla ricapitalizzazione delle banche, ossia la metà della somma complessiva. Lo ha ammesso una fonte della Banca di Spagna al quotidiano El Pais. Nelle casse dello Stato è tornato soltanto il 5% di 51 miliardi.
Nel Regno Unito non hanno visto un centesimo dal salvataggio di Royal Bank of Scotland e recentemente hanno dovuto iniettare altre liquidità, in Germania meglio non dire nulla, tutto a fondo perduto.
 
Ora osservate quello che è successo a MPS alla quale secondo la BCE servivano 5 miliardi di ricapitalizzazione, visto che aveva dato il via libera all’intervento sul mercato.
 
Ora che lo Stato è stato costretto ad intervenire sale a 8,8 miliardi richiesta Bce per l’aumento di capitale
Evidente la differenza rispetto al fabbisogno di 5 miliardi ancora avallato dalla Bce il 23 novembre, alla vigilia dell’ assemblea straordinaria del Monte, che aveva approvato l’ aumento. L’ ammontare sarebbe stato rivisto, si apprende, in base ai risultati degli stress di luglio, valutati però alla luce del trattamento riservato a suo tempo alle banche greche: degli 8, 8 circa 4, 5 sarebbero direttamente a carico dello Stato, gli altri 4, 3 degli obbligazionisti (con circa 2 miliardi rimborsabili però sempre dallo Stato ai bondholder retail).
Questi inutili contabili da baraccone sono solo capaci di simulare stress test farlocchi come è successo negli ultimi anni, dove banche considerate sane sono fallite ( Dexia, Bankia, Allied Irish e via dicendo…) oppure fare favore a banche come Deutsche Bank, falsando i dati.
Hanno fatto fatica a trovare un accordo per imporre una ricapitalizzazione selvaggia in stile Grecia in seno alla BCE ma con questa mossa oltre il 65% del MPS sarà in mano allo Stato e la banca con buona pace di chi ancora oggi usa altri termini NAZIONALIZZATA!
Ripeto lasciate perdere i tecnicismi che vi raccontano i giornali sulla decisione all’ultimo minuto della BCE questi fenomeni da baraccone sono totalmente inaffidabili!
 
Concludiamo infine con il solito sermone del solito liberista a corrente alternata de noantri si Zingales che sarebbe addirittura pronto a fare una rivoluzione … si con il …. de voantri!
gennaio 02 2017
– Tratto da Iceberg Finanza