Siria: la morte per fame uccide più delle bombe,Le sanzioni europee colpiscono al cuore il Popolo Siriano

Nando de Angelis    

C’è un crimine che si commette in Siria di cui nessuno parla.
E’ quello delle sanzioni economiche imposte dall’Europa che producono miseria, epidemie e morte.
Sanzioni economiche che secondo i ministri degli esteri dell’Unione Europea avrebbero dovuto portare a un veloce ribaltamento del “regime” in Siria e che invece colpiscono al cuore il Popolo Siriano, ed in particolare settori dell’economia siriana, vitali per la sopravvivenza umana.
Un provvedimento unilaterale e immorale, senza alcuna base e fondamento legale o etico, che si aggiunge all’appoggio politico, finanziario e mediatico a sanguinari gruppi terroristici armati che vogliono colpire il Paese e il suo Popolo.
Un supporto diretto a quanti vogliono, costi quel che costi, estendere la crisi in tutta la Regione, a scapito della sovranità, dell’unità e dell’integrità del territorio siriano, cercando di perseguire obiettivi politici delineati da tempo.
Un crimine lucidamente descritto da alcune Suore Trappiste che vivono e soffrono in Siria come tutti i siriani: “…In città ci si inventa qualcosa, si vende di tutto pur di guadagnare almeno il pane. Si affitta un’auto, ci si improvvisa trasportatori verso destinazioni pericolose, dove nessuno accetta di andare. Come George, padre di tre figli, che pur di lavorare è morto in questo modo ai confini della Turchia, ucciso da cecchini, “liberatori della Siria”.
In molte campagne i contadini non osano seminare: troppo pericoloso. E poi manca il gasolio, senza gasolio non vanno le pompe dell’acqua, con cosa si irriga ? E i trattamenti e i concimi, molti dei quali importati, soprattutto dopo che sono state bruciate fabbriche chimiche e magazzini, sono costosissimi e, anche se si dispone di denaro, spesso introvabili.
I più poveri, che hanno solo qualche mucca, la stanno vendendo: tra mangimi e foraggi il costo degli alimenti è al minimo 60-70 lire siriane al chilo, quando un litro di latte si vende a 25.
I rapimenti, in tragica crescita, e la delinquenza, sono un’altra conseguenza delle sanzioni. Certo, direte: che ingenuità, le sanzioni sono fatte apposta per esasperare un Paese, e un Paese esasperato significa pressione sui suoi politici e quindi un intervento democratico efficace. È ciò che vogliono i vostri politici.
Ma la nostra domanda è: lo volete anche voi? Volete davvero questo? Volete avere responsabilità sulla sofferenza e la morte di tante persone innocenti, in nome di un “intervento” che loro non vi hanno chiesto? Così si uccide la speranza, la dignità, e la vita fisica di un popolo.
Vi imploriamo di riflettere su una guerra a cui si dà il consenso in nome di una sedicente prassi democratica.
Stiamo parlando delle sanzioni internazionali, e della strage quotidiana che provocano.
Ci commuoviamo e ci indigniamo alla notizia che in un bombardamento sono morti bambini e donne.
Perché non ci sconvolge il fatto che ci siano intere famiglie ridotte alla fame a causa nostra?
Pensate sia più duro morire improvvisamente sotto le bombe, o morire di inedia, un giorno dopo l’altro?
È più crudele raccogliere il corpo dei propri figli sotto le macerie, o vederli lamentarsi e soffrire per giorni per la mancanza di cibo e medicine?
Le sanzioni stanno uccidendo molto più delle bombe.
Uccidono i corpi; uccidono la speranza.
Siete convinti di portare così la vera libertà e democrazia?
Allora digiunate, voi, nelle piazze europee, a favore della Siria.
E lasciate che qui ognuno scelga se e come dare la vita per ciò in cui crede.
Costringere un popolo alla fame, alla rabbia, alla disperazione, perché si ribelli, è forse metterlo in grado di esercitare una scelta democratica?
Che razza di idea di democrazia e di libertà è mai questa? Il lavoro è una grande forza per un popolo, é dignità, crea prospettive, educa alla libertà vera. Uccidere il lavoro è un altro modo di uccidere vite.
Le sanzioni internazionali sono uno strumento iniquo, perché ipocrita: lascia l’illusione di non sporcarsi le mani con il sangue altrui”.
 08 Novembre 2013 http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=22630


Siria: la morte per fame uccide più delle bombe,Le sanzioni europee colpiscono al cuore il Popolo Sirianoultima modifica: 2013-11-15T14:33:20+01:00da davi-luciano
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