L’Occidente euro-atlantico vuole normalizzare la Bosnia

La Ashton e la Clinton in visita a Sarajevo chiedono una maggiore integrazione dell’area nell’Ue, ma soprattutto nella Nato

Andrea Perrone

L’Occidente euro-atlantico chiede maggiore integrazione agli Stati dei Balcani occidentali, nonostante ne abbia distrutto l’unità etnico-religiosa per imporre le proprie leggi targate “democrazia export” con l’uso di proiettili all’uranio e bombardamenti indiscriminati.
A tale scopo il segretario di stato Usa, Hillary Clinton e l’Alto rappresentante Ue, Catherine Ashton (nella foto insieme alla Clinton), sono giunte a Sarajevo, prima tappa di un tour balcanico che le condurrà anche in Serbia e Kosovo con l’obiettivo di rilanciare il processo di euro-integrazione dell’area. Ma l’intesa soprattutto con il governo serbo non sarà facile. Le due rappresentati del mondo euro-atlantico sono giunte ieri sera a Belgrado per incontrare il presidente della Repubblica di Serbia, Tomislav Nikolic e con il premier Ivica Dacic che non intendono accettare compromessi per il riconoscimento della secessione unilaterale del Kosovo dalla madrepatria. Tuttavia l’ex first lady Usa appena arrivata nella capitale serba ha avuto l’ardire di affermare spudoratamente che la Serbia può riprendere il dialogo con il Kosovo anche senza riconoscerne l’indipendenza.
In Bosnia, si è svolto invece un incontro con i tre membri – croato, musulmano e serbo, della presidenza della repubblica collegiale del Paese, nonché con i rappresentanti della Comunità internazionale “sarà sottolineato l’urgente necessità che i partiti politici servano l’interesse della popolazione e concordino le necessarie riforme”, ha indicato un portavoce di Clinton alla vigilia della partenza. La Bosnia è ostaggio dello scontro etnico, divisa in due entità contrapposte – la serba, Repubblica Srpska, e la Federazione croato-musulmana – collegata da deboli istituzioni centrali, il rafforzamento delle quali è, invece, cruciale per l’adesione all’Unione europea e alla Nato. È questo ciò che sperano di realizzare i fautori dell’ordine euro-atlantico, dominare le genti e piegarle ai loro voleri come già fanno con gli altri popoli del Vecchio Continente. Una richiesta che non poteva mancare da chi ha rappresentata ieri in Bosnia-Erzegovina la diplomazia del dollaro. Questa è stata comunque la linea seguita dalle due diplomatiche euro-atlantiche. Non è mancato naturalmente l’intervento dell’ex first lady americana che ha criticato chi tenta di mettere in dubbio la sovranità della Bosnia-Erzegovina, sottolineando che “è completamente inaccettabile”. “Pensiamo che l’integrazione nell’Unione europea e nella Nato offrano a questo Paese la via migliore verso la stabilità e la prosperità”, ha osservato la Clinton in una conferenza stampa a margine dell’incontro con i tre membri – croato, musulmano e serbo – della presidenza della Repubblica bosniaca. Ma nessuno dei membri, soprattutto i serbi, intendono accettare una progressiva centralizzazione del sistema federale esistente e tanto meno l’ingresso nell’Alleanza Atlantica di cui non dimenticano il ruolo negativo e terrorista giocato dalla Nato nella guerra fratricida della fine degli anni Novanta.

31 Ottobre 2012 12:00:00 – http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=17500

L’Occidente euro-atlantico vuole normalizzare la Bosniaultima modifica: 2012-10-31T14:34:00+01:00da davi-luciano
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