Appello ai NOTAV: pacificazione, e via le truppe d’occupazione (mercenari?)

Nella giornata in cui il “sistema grandi opere” riempie le pagine dei giornali con gli arresti per l’ennesima tangentopoli , che hanno coinvolto l’instancabile Incalza, “Ercolino che fa il bello e il cattivo tempo”, il nuovo “soggetto promotore” del TAV Torino-Lione, TELT, emette un comunicato che in poche righe riesce a condensare “il bastone e la carota”, rivelandosi senza ombra di dubbio come “la voce del padrone”. Un appello scritto” a comunita’ locali e oppositori (ndr si farà dare gli elenchi dai due PM con l’elmetto?)”per sbloccare una situazione in cui c’e’ malessere anche per la radicalizzazione tra gli stessi che sostengono” queste opposizioni (fonte RADIOCOR). Repubblica.it pubblica la notizia come appello alla “smobilitazione consensuale”. Sfacciatamente vergognoso (togliendo i costi per recinzioni, forze dell’ordine etc quei soldi potrebbero essere ridistribuiti sul territorio…).

E’ un “invito alla pacificazione“, inteso come “riconoscimento del dissenso e della piena legittimità purché espresso nella legalità”. Una pacificazione deiconflitti sotto il controllo delle Istituzioni potrà condurre a una revisione delle iniziative giudiziarie intraprese da LTF, per la tutela dei suoi interessi, dei suoi diritti e del personale coinvolto, e, da parte delle Autorità, della presenza delle forze dell’ordine a presidio del cantiere”.

Sembra chiaro, dunque, state buoni e smettiamo di chiedervi penali esorbitanti (perché, sono loro a controllare le iniziative della magistratura?), state buoni e smilitarizziamo il territorio (ma come, sono mercenari o servitori dello Stato?). Quanto potere, in questo nuovo soggetto promotore di un’opera che ha tutte le caratteristiche delle stesse grandi opere al centro dell’inchiesta della procura di Firenze,  perché non dimentichiamo che Ercolino ha fatto il bello e il cattivo tempo anche sul TAV Torino Lione ma, soprattutto, sotto la lente della Procura di Firenze è finito, meglio tardi che mai direbbe Ivan Cicconi, quell’anomalo meccanismo del General Contractor che rende il controllore ed il controllato un unico soggetto, favorendo un intreccio di scambi, favori e fuoriuscite di denaro sia su opere realizzate che su tutto l’iter burocratico che lo circonda, così come sulle piccole o medie opere a contorno. A scanso di equivoci Virano rassicura tutti: “Dobbiamo essere vigili, chi ci controlla deve essere piu’ vigile di noi, pero’ operiamo in una cornice che offre oggettivamente delle garanzie”. A loro, senza dubbio. Direi garanzie illimitate.

Appello ai NOTAV: pacificazione, e via le truppe d’occupazione (mercenari?)ultima modifica: 2015-03-18T16:44:14+01:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo