Un deputato che prende il treno fa già notizia in Italia. Lo fa ancora di più se il deputato viene multato per essere stato onesto. Lo fa ancora di più se il deputato accetta la multa, senza intimare al controllore di essere chissà chi. Leggiamo questa storia:
Oggi è giorno di ri-partenza per Roma. Mi accompagna Cristina, la mia ragazza. Il mezzo prescelto è il treno. Quindi nell’Italia sburocratizzata e digitalizzata niente di meglio che acquistare il biglietto per Cristina andando sul sito di TrenItalia. Il sito è momentaneamente “indisposto”. Va be’…Può capitare..Siamo comprensivi. Il biglietto si farà direttamente in stazione col vecchio metodo. Arriviamo alla stazione di Asti con 20 minuti di anticipo sull’orario di partenza e ci rechiamo fiduciosi e diligenti allo sportello.
A questo punto, dopo tre tentativi falliti con tre metodi diversi per fare un biglietto di treno locale, ancora in affanno per la corsa ci apprestiamo ad accogliere la visita del controllore. Almeno a lui pagare il biglietto sarà cosa facile. Un biglietto che costa poco più di 5 euro. E il comprensivo controllore ci commina una multa di 50 euro perchè, a suo inappellabile giudizio, abbiamo provato a fare i furbi. E questo è il risultato finale di una vicenda fantozziana. La prossima volta mi inginocchierò direttamente davanti alla stazione supplicando di pagare il biglietto. A voi le considerazioni . (Paolo Nicolò Romano, Deputato 5 Stelle)