Petrini: «Le proteste No Tav sono un’orgogliosa rivendicazione»

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Anche il fondatore di Slow Food dice la sua sul Tav e sulla lotta che da vent’anni si oppone a quella ormai nota come «la grande opera inutile».
giovedì 31 ottobre 2013 11:46 www.nuovasocieta.it 
Carlo Petrini

Carlo Petrini

 

di Marta Tondo

Dopo diversi intellettuali e uomini di cultura come Erri De Luca, Ascanio Celestini, Mauro Corona che si sono espressi sulla contrarietà alla linea ad alta velocità Torino-Lione e alla vicinanza, all’appoggio e alla legittimità del movimento, ora anche Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, dice la sua sul Tav e sulla lotta che da vent’anni si oppone a quella ormai nota come “la grande opera inutile”.

«Le proteste No Tav in Val di Susa, al di là delle considerazioni di parte, rappresentano un’orgogliosa rivendicazione in difesa dell’integrità di un territorio, mentre coinvolgono ogni generazione e ceto sociale, quasi sempre in maniera molto civile, benché si tenda a dipingere tutti i contestatori come terroristi». È questa l’analisi che si legge nel suo nuovo libro dedicato ai movimenti di protesta, “Cibo e libertà”.

«È comune la richiesta, soprattutto da parte delle giovani generazioni – è l’analisi di Petrini – di un modello nuovo di sviluppo, per governare e gestire le delicate questioni ecologiche e sociali che si vanno imponendo in questo periodo storico, definito come post-moderno».

«Non si può generalizzare e accomunare tutto con facilità, perché si rischia di banalizzare le singole istanze e situazioni, ma certo – prosegue – è che dalla protesta no-global del “popolo di Seattle” durante la riunione del Wto del 1999 i casi si sono moltiplicati con sempre maggiore frequenza. Considerando anche solo gli ultimi anni».

Un viaggio attraverso i movimenti che lottano per creare qualcosa di diverso e di migliore: «Dalla primavera araba, il movimento Occupy, le mobilitazioni pacifiche degli Indignados, che dalla Spagna nel 2011 si sono diffuse nel mondo, e ci metto anche le proteste No Tav in Val Susa». Tutte quelle lotte fatte nel nome della libertà.

Petrini: «Le proteste No Tav sono un’orgogliosa rivendicazione»ultima modifica: 2013-11-05T12:27:00+01:00da davi-luciano
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4 pensieri su “Petrini: «Le proteste No Tav sono un’orgogliosa rivendicazione»

  1. Sarebbe proprio l’Italia che dovrebbe sviluppare una nuova logistica. L’Italia, circondata dal mare, con fiumi e canali esistenti o non terminati (Venezia-Padova), che portano il mare nel retroterra, ha i presupposti per trasformarsi e di spostare il traffico merci sulle idrovie interne e sulle autostrade del mare, già dotate d’infrastrutture portuali. Bisogna correggere lo sviluppo del secolo scorso dovuto ai nomi Agnelli e Pirelli. La classificazione come progetto TEN-T della linea ferroviaria Berlino-Palermo con la galleria del Brennero (BBT) avvenne ancora prima dell’invenzione dell’idrovia transalpina Danubio-Tirol-Adria. La nave – e non la TAV – è il mezzo di trasporto più ecologico ed economico per gran parte dei beni e quindi di grande importanza per lo sviluppo in Italia e in Europa. Il Progetto Tirol-Adria si baserà su finanziamento privato e quindi si potrebbe diminuire la spesa pubblica per oltre 100 miliardi di Euro. Infine vorrei precisare che tutte le reti di comunicazione sono collegate tra di loro, solo la rete fluviale e marittima italiana è ancora tagliata fuori dalla vasta rete delle idrovie interne (100.000 km in un Europa fino agli Urali!). Aumenterà le prospettive negli Stati adiacenti all’Adriatico e integrerà meglio tutto il Mediterraneo al continente europeo.

  2. Sarebbe proprio l’Italia che dovrebbe sviluppare una nuova logistica. L’Italia, circondata dal mare, con fiumi e canali esistenti o non terminati (Venezia-Padova), che portano il mare nel retroterra, ha i presupposti per trasformarsi e di spostare il traffico merci sulle idrovie interne e sulle autostrade del mare, già dotate d’infrastrutture portuali. Bisogna correggere lo sviluppo del secolo scorso dovuto ai nomi Agnelli e Pirelli. La classificazione come progetto TEN-T della linea ferroviaria Berlino-Palermo con la galleria del Brennero (BBT) avvenne ancora prima dell’invenzione dell’idrovia transalpina Danubio-Tirol-Adria. La nave – e non la TAV – è il mezzo di trasporto più ecologico ed economico per gran parte dei beni e quindi di grande importanza per lo sviluppo in Italia e in Europa. Il Progetto Tirol-Adria si baserà su finanziamento privato e quindi si potrebbe diminuire la spesa pubblica per oltre 100 miliardi di Euro. Infine vorrei precisare che tutte le reti di comunicazione sono collegate tra di loro, solo la rete fluviale e marittima italiana è ancora tagliata fuori dalla vasta rete delle idrovie interne (100.000 km in un Europa fino agli Urali!). Aumenterà le prospettive negli Stati adiacenti all’Adriatico e integrerà meglio tutto il Mediterraneo al continente europeo.

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