
Las Vegas, la strage più sanguinosa della storia Usa Il fratello del killer: non aveva legami politico-religiosi
Non aveva alcuna affiliazione politica o religiosa e «non c’era alcuna indicazione che potesse fare una cosa del genere». «Era uno normale. Qualcosa deve essere successo, deve aver perso la testa, siamo scioccati». È quanto ha detto in un’intervista al Mail on line Eric Paddock, il fratello di Stephen Paddock, autore della strage di Las Vegas. Eric vive a Orlando, mentre l’ultimo indirizzo di Stephen era a Mesquite, in Nevada. I due non si sentivano spesso.
Il killer ha sparatomentre era in corso un concerto di musica country, il Route 91 Harvest Festival. Luomo ha aperto il fuoco sulla folla dal 32esimo piano. La polizia è arrivata in forza sul posto e la zona è stata isolata.
Testimoni: sembravano fuochi di artificio
I testimoni affermano di aver visto i bagliori degli spari. Nei video si sentono centinaia di colpi di armi automatiche. «Sembrava il rumore di fuochi di artificio». La musica è inizialmente andata avanti con la band del cantante Jason Aldean che si esibiva e che, probabilmente come il pubblico, non aveva capito quanto stava avvenendo. Ma dopo circa un minuto anche la musica si è fermata. «È stata una notte terribile», ha twittato il musicista.
Traffico bloccato all’aeroporto McCarran
Dopo la sparatoria è stato bloccato il traffico aereo all’aeroporto McCarran di Las Vegas, che sorge poco distante dalla zona dei casinò teatro della sparatoria.
– 02 ottobre 2017