Il vertice dell’irrilevanza si è celebrato a Taormina

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I grandi a Taormina
Non tutto il mondo conosceva Taormina e lo splendido panorama che si gode da quella località siciliana, una delle più pittoresche località dell’isola e l’avvenuta celebrazione in pompa magna del vertice del G 7 ha consentito a tutti gli spettatori di vedere la bellezza dei luoghi ed i panorami incantevoli di Taormina trasmessi dalle TV internazionali. Questo l’unico vero risultato positivo del vertice svoltosi a Taormina, un rilancio turistico della Sicilia mentre, per il resto , il summit del G7 si è fatto notare per la sua irrilevanza.
Nonostante l’importanza attribuita dai media e gli ossequiosi servizi degli inviati dei grandi network televisivi, l’impressione ricavata da questo summit è quella di una inutile passerella di personaggi politici e di pseudo statisti, con le proprie signore al seguito, dediti alle vuote chiacchiere, salamelecchi e discussioni senza costrutto.
Di sicuro non da questo vertice dipendevano i destini del mondo e tanto meno le decisioni prese a Taormina avranno una qualche influenza sui grandi avvenimenti internazionali che procedono nel loro sviluppo per  conto proprio, anche perchè dalla riunione erano esclusi i grandi paesi euroasiatici come la Russia, la Cina, l’India e gli altri che stanno acquisendo una importanza sempre più rilevante e di cui non si può ormai non tenere conto in qualsiasi decisione di carattere economico o geopolitico.
L’epicentro dello sviluppo economico si sta spostando dall’Occidente verso l’Asia ma a Taormina, con molta probabilità, non se ne sono ancora resi conto.
La visione di questi vertice  rimane di fatto anacronistica e legata ai vecchi equilibri del passato ed infatti da questi summit, che in teoria dovrebbero occuparsi delle grandi questioni di rilievo mondiale, clima, terrorismo, immigrazione, commercio mondiale, ecc.., in realtà non escono decisioni di rilievo nè provvedimenti di una qualche rilevanza, al contrario si procede nella stesura di documenti che valgono meno della carta su cui sono scritti e che, in ogni caso, vengono smentiti il giorno dopo lo svolgimento del vertice.
Senza parlare poi delle aree di crisi in corso di svolgimento come la Siria, l’Ucraina ed i rapporti con la Federazione Russa, tematiche complesse dove sono in gioco grandi interessi e delicati equilibri che non sono neanche sfiorate dall’assemblea vociante dei tanti personaggi da avanspettacolo intervenuti nell’anfiteatro di Taormina, più per celebrare se stessi che non per risolvere un solo problema.taormina 2
Vertice di Taormina
Nulla di fatto sul clima, visto che il problema viene trattato con punti di vista opposti fra il Presidente Trump che svaluta il problema ed ha già stracciato gli accordi precedenti di Parigi che erano stati sottoscritti da Obama. Un buco nell’acqua anche per la questione del commercio mondiale, dato che anche su tale importante questione si dividono i leaders fra i neo protezionisti per loro interesse, come Trump e la Britannica Theresa May, ed i paesi dell’Europa con la Germania in testa che si stracciano le vesti in nome del “libero mercato”, ossessionati dall’ideologia mondialista e globalista quella che, gli stessi paesi che l’hanno adottata, adesso si preparano a buttare alle ortiche per i danni che ha arrecato.
Discorsi comunque irrilevanti visto che al tavolo delle trattative mancava la prima grande potenza industriale, la Cina, che ha surclassato economicamente gli USA e che oggi difende il sistema globalizzato dei mercati aperti che corrisponde al proprio interesse di grande esportatore a prezzi contenuti.
Dichiarazioni di principio senza fondamento per quanto riguarda il terrorismo, in un vertice dove ai primi posti siedono le potenze come USA e Gran Bretagna che del terrorismo islamista ne hanno fatto uno strumento utilizzato per rovesciare governi e perseguire occultamente le loro finalità geopolitiche (Siria docet).
Non poteva mancare la solita polemica contro la Russia di Putin indicata come unico responsabile delle aree di crisi e quindi si è convenuto sulla necessità di mantenere le sanzioni in base alle direttive di Washington, il vero dominus della riunione che ha potuto confermare la sua impostazione politica a cui tutti gli altri si adeguano. Il vero motivo della obbedienza degli altri paesi alle direttive USA, avrebbe poturo dichiarlo Trump fuori dai denti: “perchè io sono io e voi non siete un cazzo” (simile al marchese del Grillo). Ecco perchè mancava la Cina e la Russia, in loro presenza questo non avrebbe potuto dichiararlo.
Non è mancato naturalmente qualche screzio e qualche “scazzo” fra i presenti, in particolare fra la Theresa Mey e Trump per le fughe di notizie sull’attentato di Manchester, fra la Merkel e Trump per le dichiarazioni sui “cattivi tedeschi” fatte dal presidente USA, Tutto però è stato stemperato dalle buone cene a base di pesce e cucina siciliana, ottimo vino delle Madonie, fra un cannuolo e l’altro, mentre l’orchestra suonava nello scenario dell’anfiteratro e Trump si sforzava di non addormantarsi.
Alla fine il summit si dimostra per quello che è: una inutile e costosa sceneggiata che si conclude con un evidente flop nei risultati.
Le decisioni che contano, questo è sicuro, saranno prese in altre sedi e non potranno mancare gli altri attori decisivi sulla scena internazionale, fra questi di sicuro il russo Trump ed il cinese Xi Jimping, mentre da dietro le quinte, i personaggi che tirano realmete le fila dell’ordine mondiale, mai presenti ai vertici di questo tipo, suggeriranno le loro soluzioni studiate per fronteggiare il nuovo scenario di guerra e di tensione che di delinea dal Medio Oriente al Mar della Cina. Un ordine mondiale che sta franando mentre i grandi del G7 bivaccano a Taormina.
Mag 27, 2017 di Luciano Lago
Il vertice dell’irrilevanza si è celebrato a Taorminaultima modifica: 2017-06-02T22:33:42+02:00da davi-luciano
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