—Massimo Zucchetti, 23.6.2014
Le istallazioni USA del MUOS sono state impiantate in Virginia, Hawaii e Australia. Il MUOS è un sistema di telecomunicazioni satellitari della marina militare statu– nitense, composto da cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra. Una di queste è stata istallata anche in Sicilia, precisamente a Niscemi, e consta di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due altre antenne.
Il MUOS verrà utilizzato per coordinare tutti i sistemi militari statunitensi che si tro– vano nel mondo, in particolare i Droni (aerei senza pilota) che saranno collocati anche a Sigonella. Quello istallato in Sicilia dovrebbe diventare lo snodo più importante delle comunicazioni militari USA, Europa, Africa e Medio Oriente. Inizialmente la sua realizzazio– ne doveva essere all’interno del perimetro dell’aero– porto militare di Sigonella. Poi è stato spostato a Niscemi, perché uno studio americano sulle onde elet– tromagnetiche ha provato che potevano causare la denotazione dei sistemi d’arma e creare gravi problemi all’interno della Sicilia. All’interno della Nrtf –Niscemi ci sono quarantasei grandi antenne di cui solo ventisette operative. Le emissioni superano già i limiti fissati dalle normative europee per le esposizioni ai campi elettro– magnetici. Le emissioni del MUOS si aggiungerebbero così a quelle delle antenne già esistenti. La stazione è stata realizzata nella riserva naturale “La Sugherata di Niscemi” un’area naturalistica riconosciuta dall’Europa come sito di interesse comunitario. Già oggi si hanno delle conseguenze palpabili sulla flora e sulla fauna protetta, anche perché queste microonde, passando sul Golfo di Gela, potrebbero avere un impatto sulla migrazione di diversi tipi di uccelli e potrebbero diso– rientare anche le api, che sono particolarmente sensi– bili ai campi elettromagnetici elevati. Le altre stazioni MUOS nel mondo sono state istallate in zone deserti– che, mentre questa è una zona densamente abitata e gli abitanti di Niscemi e di tutta la Sicilia potrebbero essere esposti a gravi malattie come tumori, leucemie e cataratte. La relazione finale del gruppo di lavoro su i rischi del MUOS è stata realizzata da un gruppo di studiosi tra cui Massimo Coraddu che hanno sottolineato, non solo i rischi, ma anche l’autorizzazione del progetto che è stata concessa in violazione della normativa che riguarda la protezione della popolazione all’esposizione delle emissioni elet– tromagnetiche. Il dovere morale dei cittadini è quello di far capire che il MUOS non riguarda solo la Sicilia, ma L’Italia, l’Europa e tutti gli equilibri internazionali. La pace, la salute e la sovranità nazionale sono diritto di ogni popolo. Bisogna gettare i semi per costruire le vie della pace. La nostra scuola è sensibile al problema del MUOS perché la natura, la salute e la pace sono beni da salvaguardare e diritto di ogni persona.
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Non male vero questo articolo? Dice le cose giuste in maniera chiara e corretta. Non l’ho mica scritto io: l’autrice è una studentessa di 16 anni, Rossella G., Della classe II D Liceo Artistico Istituto “F. Brunelleschi” di Acireale. È pubblicato qui:
http://www.akis-aci.com/Magazine/14giu14-B.pdf
Una di questi ragazzi nella foto sopra.
Invito i senatori del Regno, in particolare quelli che han votato la mozione sul MUOS, una settimana fa, a leggerlo. E a vergognarsi.
Cara signor Ministro della Difesa, aggiusti il tiro: la popolazione siciliana non è impaurita o disinformata: conosce molto bene i rischi del MUOS e sa esattamente come, utilizzando quali servi, e per quale motivo voi state mentendo.
Io, le assicuro, sono contento che i giovani in Sicilia siano come Rossella: nonostante voi.