un’altra vita rovinata, MA CHI SE NE FREGA. Altre si devono proteggere. Ma forse come Pamela, ha fatto tutto da sola, HA SOLO PERCEPITO LO STUPRO
Choc ad Arezzo: prima le ruba la bici, poi il brutale stupro. La furia del clandestino su una 30enne italiana
11 giugno 2018 AREZZO – Prima le ruba la bici, poi la invita a seguirlo: “Se rivuoi indietro la bicilcetta, vieni a riprendertela”. È così un’italiana di trent’anni è caduta nella trappola della bestia marocchina, un clandestino con una sfilza di precedenti penali per spaccio e violenze, ma ancora in Italia.
La sua furia, giovedì sera, si è abbattuta su una trentenne aretina che è stata brutalmente stuprata mentre stava tornando a casa con la biciletta. Una violenza sessuale selvaggia che l’ha portata a rinchiudersi in una gabbia d’orrore per una notte intera. Il giorno dopo, poi, la giovane ha trovato il coraggio di andare in ospedale e denunciare il balordo africano.
Il provvedimento di fermo, come racconta la Nazione, è stata firmato dal pm di turno Julia Maggiore. Lo stupratore marocchino lo hanno beccato anche grazie alla descrizione fornita dalla vittima che, dopo essersi presentata in ospedale dove hanno accertato i segni della violenza sessuale, ha trovato la forza per rivolgersi alle forze dell’ordine e denunciare l’immigrato. I fatti risalgono a giovedì sera. La trentenne so trovava in via Curina, una stradina che scorre dietro a uno dei più grandi supermercati di Arezzo. Non è un quartiere degradato, ma una zona benestante. Ed è lì che la giovane si imbatte nel marocchino che riesce a strapparla via la bicicletta su cui stava pedalando.
“Se la rivuoi indietro – le dice – vieni a riprenderla”. A quel punto la ragazza gli corre dietro, fino a infilarsi in un luogo isolato della città. Il balordo le è saltato addosso e l’ha stuprata senza pietà. L’indomani la giovane è corsa al comando provinciale dei carabinieri per denunciare lo stupratore che, dopo poche ore, è stato identificato. Sabato è quindi scattato l’arresto.
Violentata da un clandestino, in carcere l’udienza di convalida: “Lei ci stava”ultima modifica: 2018-06-11T21:52:14+02:00da
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