Generale Russo Venaus

Le strane vicende di Fort Knox (prima parte)

7 maggio 2014
Come riporta wikipediaFort Knox e’ una riserva militare nello Stato del Kentucky, famoso per il fatto che vi si trovano le riserve auree degli USA.
 
Da quando la FED si e’ “opposta” (prorogandone i tempi fino al 2020) al rimpatrio dell’oro della Germania detenuto in USA, si e’ scatenata una girandola di ipotesi sull’effettiva consistenza delle riserve auree statunitensi.
 
La Germania possiede la seconda riserva aurea del pianeta, con 3.400 tonnellate d’oro.
 
Di queste, solo il 31% e’ conservato su suolo tedesco: il 13% e’ conservato in Francia, l’11% nel Regno Unito, e ben il 45% negli USA.
 
Secondo indiscrezioni della testata giornalistica Handelsblatt, la Bundesbank aveva intenzione di rimpatriare l’oro dalla FED per testarne l’autenticita’.
 
Per quale reale motivo la Bundesbank ha richiesto il rimpatrio del proprio oro?
 
Forse non ha piu’ fiducia nella solvibilita’ del Governo USA? Oppure non ha piu’ fiducia nella credibilita’ della FED e del dollaro americano come valuta di riserva? O entrambe le ipotesi? O ancora, altre a noi sconosciute?
 
E sopratutto: quanto oro e’ effettivamente conservato nei forzieri federali? E quanto e’ nella piena disponibilita’ del Governo USA?
 
Chiedersi (e tentare di fare chiarezza) sull’effettiva consistenza delle riserve auree statunitensi non deve essere interpretato come un’ozioso esercizio fine a se stesso.
 
Jim Sinclair, un veterano del mercato dei metalli preziosi, ha affermato che la mossa della Bundesbank è un evento fondamentale nel mercato dell’oro ed è l’ultimo avvertimento per gli investitori, i quali dovrebbero assicurarsi che le barre di metallo restino sotto il loro controllo fisico, piuttosto che continuare a fidarsi dei contratti cartacei.
 
“Questo è un messaggio per tenersi l’oro vicino e per riprenderselo, indipendentemente da chi lo custodisce. Quando la Francia lo fece, anni fa, si sparse il panico tra la leadership finanziaria americana. La storia guarderà a questo recupero come all’inizio della fine di un dollaro considerato valuta di riserva privilegiata “.
 
Molti analisti sostengono che il mondo si stia avviando di nuovo verso un gold standard considerando che la Cina, la Russia e altre potenze stanno aumentando le loro riserve in oro.
 
Tornando alle riserve di Fort Knox: in passato parte di quell’oro statunitense e’ stato oggetto di operazioni finanziarie (cosiddette “ipotecarie”) con enti internazionali. Questo significa che le riserve auree rimanenti potrebbero essere gia’ “impegnate” con organismi statali e privati, senza alcuna possibilita’ d’impiego.
 
L’ultima revisione (audit) delle riserve auree USA, e’ stata effettuata nel 1953!
Piu’ di sessanta anni or sono!
 
Nel 1974 il membro del Congresso John R. Rarick richiese di avviare un indagine del Congresso circa le riserve nei forzieri di Fort Knox. A Sei membri del Congresso e alcuni addetti stampa fu permesso di entrare a Fort Knox.
 
Il “tour” permise ai “Congressmen” e ai giornalisti di verificare che in effetti l’oro era presente negli scrigni, anche se solo una modesta parte delle riserve auree furono rese disponibili a vedersi ai deputati e ai pubblicisti.
 
Ma un Deputato scatto’ una foto ad alcuni lingotti e la consegno’ all’Associated Press, la quale la pubblico’.
 
Dopo la pubblicazione della foto si scatenarono un mare di polemiche. I lingotti “immortalati” nella foto, apparivano di minute dimensioni; questo provoco’ il sospetto circa l’autenticita’ dei lingotti e soprattutto fu messo in discussione il grado di purezza aurea contenuto negli stessi.
 
Nonostante i dubbi sorti in proposito nessun ulteriore controllo fu effettuato sui lingotti.
 
Nel 1953, quando fu eseguito l’unico audit, in quell’occasione, non  furono eseguiti dettagliati conteggi dei lingotti; neppure furono esaminati in modo appropriato per valutarne la purezza e l’autenticita’.
 
Di solito tramite appositi tests si esamina il lingotto mediante  perforazione dello stesso, la quale giunge sino al nucleo, per appurarne l’interezza e l’autenticita’.
 
In luogo di questo test tipico, durante l’audit del 1953, le barre d’oro furono esaminate solo lacerando piccolissime parti delle stesse sulla loro superficie.
 
Questo metodo e’ irrituale e  non consente di verificare le parti interne del lingotto; permette solo di controllarne la parte esterna.
 
All’interno della barra, senza ulteriore verifica appropriata potrebbe essere celato  materiale non aureo (per esempio tungsteno). Con il metodo utilizzato nel 1953, e’ impossibile analizzare accuratamente la barra d’oro….
 
Le strane vicende di Fort Knox (prima parte)ultima modifica: 2014-05-13T08:16:28+02:00da
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