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WRITTEN BY: VALSUSA REPORT – OTT• 22•13
Ricostruiamo quanto accaduto tra ciò che sembrerebbe condurre alla soluzione della vicenda TAV per alcuni, e verità per altri, che prima o poi avrebbero dovuto emergere in una vertenza così piena di falsità.
Sibilline sono le dichiarazione rilasciate alcuni giorni fa alla Fiera di Bologna dall’Ad del Gruppo FS Mauro Moretti, il quale ”annuncia che in un prossimo futuro, tra pochi mesi, i centri minori verranno collegati da pullman e non piu da treni”.
Non va meglio alla riunione al circolo locale del Pd Alta Valle Susa, a Bardonecchia. Con i parlamentari Bragantini e Marino, accolti dal segretario a Pietro Vivino – presenti anche il consigliere comunale Maurizio Pelle, mentre tra il pubblico sedevano il vicesindaco di Oulx Paolo Terzolo, gli ex assessori di Bardonecchia Salvatore Sergi e Roberto Canu. La futura nascita della stazione internazionale di Susa preoccupa parecchi operatori economici dell’Alta Valle. Una stazione che di fatto sostituirà le fermate internazionali di Oulx e Bardonecchia, dal omento che la linea Av sbucherà direttamente in Francia da Susa attraverso la montagna. Uno degli interventi più duri e apprezzati è quello di Salvatore Sergi: “Non raccontiamoci frottole con la costruzione della Tav, la Torino-Modane diventerà un ramo secco, e la stazione di Susa toglierà il traffico turistico internazionale a Oulx e Bardonecchia”e conclude spiegando: “Il mio intervento duro è stato fatto per sollecitare le istituzioni ad evitare che la linea storica dell’alta Valle diventi un ramo secco, staccato dalla Tav”. Anche il vicesindaco di Oulx, Paolo Terzolo dichiara: “È assurdo imporre che i treni della neve fermino all’autoporto di Susa, per poi far scendere i turisti trasportandoli a Sestriere o Sansicario con gli autobus, quando già a Oulx c’è la stazione internazionale” .
Intanto da L’Aquila giunge la notizia delle trattative che il governo sta negoziando, per convogliare i 2,25 miliardi di euro inizialmente previsti per la costruzione della tratta TAV Torino-Lione per permettere la ricostruzione del territorio aquilano – fondi già stanziati nella Legge di Stabilità 2012 e maggiorati quest’anno di altri 60 milioni – (dal sito 3e32).
Infine, in un servizio che andrà in onda questa sera 22 ottobre alle 21.00, le Iene Show renderanno pubblico il documento della Commissione “Mobilità 21″ per voce di Yves Crozet, professore di Economia all’Università di Lione, membro del Laboratorio di Economia dei Trasporti, nonché membro della Commissione stessa. Un documento del resto già evidenziato dai Comunicati Stampa del Presidio Europa, nel quale la Francia non intende occuparsi della Linea TAV prima del 2030, per motivi economici trasportistici che spostano l’attenzione francese sui nodi urbani e di smistamento.
Iene: Cos’è Mobilitè 21?
Crozet: “Nell’ottobre 2012 il Ministro ha formato una commissione di 10 persone, sei deputati e senatori e quattro esperti tra cui io, per studiare l’insieme delle infrastrutture dei trasporti in Francia. Questa commissione è stata chiamata Mobilitè 21 perché è incentrata sul XXI secolo e i servizi di trasporti”.
Iene: Ci può riassumere a che conclusioni è arrivata sul tratto francese Lione-Torino?
Crozet: “La principale conclusione del rapporto della Mobilitè 21 era di fare attenzione alla realizzazione di progetti di linee ad alta velocità, anche perché queste linee nuove creerebbero problemi di saturazione sugli snodi ferroviari esistenti. Piuttosto che concentrarsi sulla costruzione di centinaia di chilometri di linee ferroviarie ad alta velocità, era meglio concentrarsi sul dare molta più mobilità ai nodi ferroviari parigini, di Lione e Marsiglia. E abbiamo insistito che costruire il tunnel Lione-Torino avrebbe implicato spese estremamente ingenti e che i soldi spesi per la Lione-Torino avrebbero precluso gli investimenti sugli altri progetti nazionali.”
Iene: Abbiamo letto una data prima della la quale non potranno iniziare i lavori. Ce la può confermare?
Crozet: “Il Governo ha ricevuto il rapporto della commissione Mobilitè 21 alla fine del giugno 2013 e il 9 luglio 2013 il Primo Ministro ha f
Iene: Qual è la linea ufficiale del governo francese su quest’opera?
Crozet: “Per noi è molto chiaro che i Governi da molti anni cercano di rimandare questo progetto senza mai osare dire la verità: cioè che andrebbe fermato. Sempre più persone sostengono che il progetto è troppo costoso e che soprattutto non corrisponde a una reale domanda e che se si realizza questo progetto il traffico e l’utilizzo sarà veramente basso. Quindi sarà un progetto con una grande capacità di traffico ma non sarà utilizzato. Tutti i deputati, la corte dei conti, spiegano che questo progetto non è assolutamente prioritario, oltre ad essere molto costoso”.
Iene: In Italia si dà per certa la costruzione. Si dice che è fondamentale per l’Europa
Crozet: “Negli orizzonti futuri di realizzazione non verrà realizzato quasi niente prima del 2025-2030″Iene: I lavori continuano o sono fermi?Crozet: “Per il momento i lavori sono fermi”