Generale Russo Venaus

No Tav, un’unità antiterrorismo è prevista nell’accordo italo-francese che sarà ratificato entro il 20 novem bre (DOCUMENTO)

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Laura Eduati, L’Huffington Post  |  Pubblicato: 09/09/2013 20:28 CEST  |  Aggiornato: 09/09/2013 20:28 CEST

Una unità speciale per contrastare il terrorismo durante la costruzione della Tav Torino-Lione. Non è ancora operativa ma è quella prevista nell’accordo italo-francese firmato il 30 gennaio 2012 e che ora dovrà essere ratificato dai rispettivi Parlamenti italiano e francesi entro il 20 novembre.

Il documento che finalmente comporterà, come recita nel titolo, “la realizzazione e l’esercizio di una nuova tratta ferroviaria Torino-Lione” è in esame dallo scorso 23 luglio alla Commissione esteri della Camera. E in vista dei probabili sabotaggi che potranno avvenire ai danni dei cantieri, comunque mai nominati nell’accordo, prevede appunto la costituzione di un Comitato di sicurezza antisabotaggio-antiterrorismo composto, secondo quanto spiegato, da esperti che avranno un potere consultivo.

Compito del Comitato sarà anche quello di ispezionare i lavori e inviare resoconti alla Commissione intergovernativa, ora presieduta da Mario Virano. Per questo fine potrà chiedere la collaborazione delle forze dell’ordine italiane e francesi. Insomma, i cantieri della Tav saranno costantemente monitorati per evitare gravi danneggiamenti. L’uso della parola “terrorismo” nel documento italo-francese è indicativo delle preoccupazioni che agitano entrambi i governi, che già all’inizio del 2012 bollavano ufficialmente i sabotaggi contro la Tav non come episodi isolati bensì come facenti parti di una precisa strategia del terrore. Preoccupazione che soltanto in queste ultime settimane è stata espressa anche dal procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli. Recentemente, infatti, molti degli arrestati per sabotaggio si sono visti accusare proprio di terrorismo. La linea della procura torinese, dunque, combacia con quella governativa.

Ora dunque mancano poche settimane per la ratifica parlamentare dell’accordo che includerà la nascita di un “Promotore pubblico” che gestirà la tratta comune e molto esplicitamente esclude ogni altra opzione alternativa, compresa quella caldeggiata dalla maggioranza dei valsusini ovvero l’approdo a una No Tav.

Il 20 novembre Roma ospiterà il summit italo-francese sulla Torino-Lione. Roma e Parigi, pur manifestando la volontà di proseguire con la costruzione della Tav, vogliono ottenere i finanziamenti europei che dovrebbero coprire il 40% della realizzazione della tratta trans-frontaliera da Susa-Bussoleno a Saint-Jean-de-Maurienne. Senza la ratifica dell’accordo dai parlamenti di Roma e Parigi, però, quella tranche di Bruxelles potrebbe non arrivare: circa 3,3 miliardi di euro che si aggiungerebbero ai 2,8 miliardi già stanziati dall’Italia per gli studi preliminari e la realizzazione definitiva.

Ecco perché la Commissione esteri deve correre col fiato sul collo. I componenti del Pdl, Pd e Scelta Civica hanno già espresso parere favorevole, mentre si oppongono il Movimento 5 Stelle e Sinistra ecologia e Libertà, i quali hanno presentato una pioggia di emendamenti per tentare di posticipare l’opera e favorire nuove indagini geologiche prima di arrivare alla sua realizzazione.
L’accordo, pur essendo un passaggio cruciale, una volta licenziato dal Parlamento non porterà all’inizio dei lavori definitivi perché per l’avvio ufficiale occorre tenere conto “della partecipazione definitiva dell’Unione Europea”. Ma enumera comunque gli “innegabili benefici” della Tav, contestatissimi invece dal movimento.

No Tav, un’unità antiterrorismo è prevista nell’accordo italo-francese che sarà ratificato entro il 20 novem bre (DOCUMENTO)ultima modifica: 2013-09-10T22:51:43+02:00da
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