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El Pais – Otto luminari dell’Economia Mondiale distruggono Monti e il suo Euro-sponsor, Olli Rehn

El Pais – Otto luminari dell’Economia Mondiale distruggono Monti e il suo Euro-sponsor, Olli Rehn

Martedì, 26th Febbraio/ 2013

– di Giovanni Antonio Fois –

Eurocasta Bocciata su Politica Economica e Monetaria

Garicano:

La Commissione sottovaluta il rischio di gravi incidenti!” 

Galbraith:

La Commissione sembra operare in un mondo a parte!”

Krugman:

Stanno continuando a fare danni enormi!”

De Grauwe:

Più stupidi di così non si può!” 

Bruxelles, Madrid – Conoscete Olli RehnCommissario Ue per gli Affari Economici, uno degli alti membri del sistema finanziario europeo, braccio destro europeo di Mario Monti, primo sostenitore (al di fuori del Paese) della lista del “premier tecnico” uscente. Negli ultimi giorni, attraverso gli organi di stampa internazionale, ha sottolineato più volte l’importanza da parte degli Italiani di sostenere la lista ”Con Monti per l’Italia” per il futuro del Paese. Alcuni cittadini, fiduciosi nella professionalità di un esperto internazionale di questo calibro, potrebbero essere caduti in quest’ennesimo, terribile tranello. Almeno a giudicare dalle proiezioni elettorali qualcuno c’è cascato per forza! Aver votato il professore e i suoi degni alleati significa infatti  aver optato nella legittimazione dell’autodistruzione del Sistema-Pa ese sull’onda del pagamento di un debito pubblico sempre più consistente, costringendo il popolo ad una lunga – per non dire perenne – ed immotivata politica d’austerità.

El Pais – Olli Rehn il Grande Bocciato in Economia 

A sotegno di queste affermazioni, il quotidiano madrileno ”El Pais”, nelle scorse ore, avvalendosi del giudizio di dieci esperti internazionali d’economia (appartenenti a fazioni politiche divergenti), ha emesso un duro verdetto nei confronti di Rehn, evidenziando i limiti e le contraddizioni proprie delle dichiarazioni espresse durante questi ultimi mesi, anche in merito alla situazione italiana. Otto di questi dieci guru del sistema finanziario ed economico internazionale, hanno condannato severamente le politiche adottate da Rehn, colpevole di aver dettato una ricetta, rivelatasi palesemente errata.

 Eurocasta & Co – Bruegel e BCE tifano per Monti 

Solamente due degli esperti interpellati si sono dichiarati a favore delle scelte compiute; ad ogni modo, esaminando i curricula di questi due personaggi, è possibile individuare il perchè: Guntran Wolff, il primo, è l’attuale presidente del Bruegel, acronimo per ”Brussels European and Global Economic Laboratory”, un gruppo-loggia di riflessione (think tank) politico economico, del quale Mario Monti fu il primo presidente, ricoprendo la carica dal 2005 al 2008; il secondo, José Manuel González-Páramo, è membro del comitato esecutivo della Bce, ovviamente a favore delle politiche economiche rehniane e montiane. Le caste del sistema economico internazionale hanno tentato in primo luogo di portare avanti, attraverso tutti questi ”illustri” personaggi, la candidatura di Mario Monti, coltivando il sogno (ormai da mesi) di governabilità sull’UE da parte di un partito borghese europeo che parta dalle singole nazioni, asservito alle multinazionali e assetato di sangue proletario.

 Elezioni 2013 – Le proiezioni al tempo del Porcellum 

I sondaggi elettorali, tuttavia, vedono la lista Monti in forte difficoltà, con poche poltrone alla camera e pochissime al senato. Gli Italiani, stanchi di pagare tasse sempre più salate,  da record del mondo, stanno esprimendo in queste ore un sentimento d’odio condiviso nei confronti delle istituzioni, delle banche, del sistema economico internazionale e  della moneta unica, avvicinandosi maggiormente al Movimento 5 Stelle di Grillo, ma curiosamente anche al PDL (sostenitore di Monti in Parlamento per tutto il 2012): promotori (durante la campagna elettorale) di una sia pur timida contrapposizione all’Euro.

 Galbraith: “La Commissione sembra operare in un mondo a parte” 

Inconsapevolmente si sta attuando il piano B della BCE, il progetto finale che vede il rimborso degli spiccioli dell’Imu (peraltro fortemente in dubbio per l’altolà avanzato negli ultimi giorni dalla Svizzera) e che vede uscire miliardi di euro dalle tasche degli Italiani a favore del FMI e del sistema bancario. ”Non sono proprio ottimista – ha affermato James Kenneth Galbraith, noto economista statunitense: uno dei dieci luminari interpellati da ”El Pais” – La Commissione sembra operare in un mondo a parte, totalmente dipendente dagli interessi a breve termine delle banche e totalmente indifferente alle conseguenze di politiche e analisi assolutamente imbarazzanti”.

 Paul de Grauwe – “Più stupidi di così non si può!” 

Anche Paul de Grauwe, altro importante economista di fama internazionale, nelle scorse ore ha sottolineato quanto questo giornale e il sottoscritto esprimono da tempo e cioè che ”i membri della Commissione sono gli unici colpevoli perché hanno costretto tutti i paesi a sottoporsi ad una cura di austeritàSiamo di fronte a una recessione auto-imposta – ha tuonato de Grauwe – Non avrebbero potuto essere più stupidi”. 

 Il Punto di Garicano e Krugman 

Il docente della London School of Economics, Luis Garicano e il premio Nobel per l’economia Paul Krugman si sono chiesti quali possano essere le risposte di Rehn alle notizie disastrose che provengono dall’Europa, in particolare dai paesi del Sud e dalla Grecia.  ”Il Nord non è stato toccato dalla crisi e non è consapevole di come alcuni paesi stiano annegando”, ha affermato  Garicano, evidenziando come ”la Commissione sottovaluti il rischio di gravi incidenti”. ”Queste persone hanno già fatto danni enormi e hanno il potere di continuare a farlo” ha invece replicato Krugman.

 Aveva ragione Mark Twain! 

Il quadro che si presenta è dunque a dir poco paradossale. Milioni di persone corrono ai seggi per esprimere il proprio parere, rimanendo all’oscuro della verità principe di questo tempo. Ovvero la salda e consolidata governabilità dei colossi politici e finanziari, uniti nel nome del mercato e sostenuti da qualsivoglia forza politica. Un aforisma, espresso da Mark Twain nel diciannovesimo secolo si sposa a pieno con il momento storico che stiamo vivendo ponendoci di fronte questa triste realtà: “Se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare”. Visto quel che accade nell’Italia del porcellum e sotto il cielo di Roma, come dargli torto?

 

Giovanni Antonio Fois  (Copyright © 2013 Qui Europa)

 

                                                                                                                      

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El Pais – Otto luminari dell’Economia Mondiale distruggono Monti e il suo Euro-sponsor, Olli Rehnultima modifica: 2013-02-26T10:50:00+01:00da
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