Peccato che a Rodotà sia sfuggito un piccolo importantissimo particolare: la mafia brucia i camion per interessi economici; il movimento NO TAV se mai decidesse di sabotare un’azienda lo farebbe per difendere il diritto alla vita, il diritto alla salute di tutti, le finanze dello Stato, l’ambiente, il paesaggio ecc. ecc. non certo per estorcere denaro o per fare quattrini. Qui si tratta di legittima difesa. Mi sembra che la differenza sia sostanziale.
Una donna che, nell’atto si essere stuprata, per difendersi, ferisse il suo aggressore, non potrebbe essere paragonata a chi ferisce o uccide qualcuno durante una rapina.
Il prof. Rodotà dovrebbe ben saperlo. E se parla così solo per difendersi dalle accuse gratuite e vili che gli sono piovute addosso, beh mi ha deluso molto in quanto uomo che credevo integerrimo e tutto d’un pezzo, ma penso che ancora una volta i media abbiano travisato le sue parole.
No Tav, Stefano Rodotà critica il movimento: “Bruciare camion in Val di Susa mi ricorda la mafia” (FOTO)
Ansa | Pubblicato: 07/10/2013 21:39 CEST | Aggiornato: 07/10/2013 21:50 CEST