Generale Russo Venaus

ordinaria criminalità?

una donna ottantenne non è più donna e pertanto non vittima di femminicidio?

 

Cultura gay: Marco Silombria, artista e attivista omosessuale, massacra un’ottantenneA chi gli chiedeva quali erano le sue radici culturali, con orgoglio rispondeva: “Sono di cultura omosessuale”. Oggi ne abbiamo avuta conferma.

Marco Silombria, 77 anni, artista molto noto negli anni ’70, attivista omosessuale, ha aggredito e ucciso una pensionata in una casa di riposo di Albissola Superiore che è morta a causa delle botte subite qualche ora dopo il ricovero in ospedale.
Sono in corso indagini per capire l’esatta dinamica della violenta aggressione.

Quando parlava degli anni di lotta politica per la liberazione omosessuale:
“Formativi e indimenticabili. Dopo i primi anni a Torino, verso la fine degli anni ’60, quando già avevo fondato con alcuni soci un’agenzia di pubblicità, ho incontrato casualmente Angelo Pezzana, che ha dato l’avvio al movimento omosessuale”.

E quando si lamentava – da bravo membro della minoranza iper protetta – delle presunte discriminazioni:
“Avendo deciso di diventare un artista con la componente omosessuale molto evidente sono stato snobbato dalla maggior parte delle gallerie d’arte. Non gradivano i temi delle mie opere perché ritenevano che non fossero commerciabili. Erano pochi quelli che mi chiedevano di fare delle mostre”.

http://voxnews.info/2013/03/24/cultura-gay-marco-silombria-artista-e-attivista-omosessuale-massacra-unottantenne/

 Lesbica si finge uomo per sedurre una ragazzina

 

Justine McNally si è finta maschio, per ingannare una 16enne, la sua famiglia e gli amici. Si faceva chiamare Scott.

Per tre anni, come ha detto il giudice James Patrick: “Hai abusato della sua fiducia così tanto che lei ora ha difficoltà a fidarsi degli altri”.

“E ‘stato un comportamento egoista e insensibile -. Un grave abuso di fiducia nei confronti suoi, della sua famiglia e degli amici”

Il procuratore David Markham lo ha descritto come “un caso straordinario”, in cui è stato ottenuto il consenso sessuale “con l’inganno”.

 La coppia ha iniziato un relazione romantica dopo essersi conosciuta attraverso un videogioco on-line all’età di 12 e 13 anni.

Alla fine si sono incontrate nel marzo del 2011, quando McNally, fingendo di essere Scott, ha visitato la ragazza nel nord di Londra, per stare con un amico della sua famiglia.

La 16enne, sessualmente ingenua, non si è resa conto durante quello che era il suo primo rapporto sessuale, che la lesbica indossava un “falso pene”, di quelli che usano le lesbiche per mimare l’atto sessuale maschile.

Alla fine, nel novembre 2011, un amico di famiglia della vittima si è insospettito.

“L’amico ha trovato un reggiseno, e mentre stava parlando (la madre della ragazza), ha trovato un pene finto nella sua valigia”, ha detto il procuratore Markham.

Il finto Scotto stava programmando un cambiamento di sesso di continuare il rapporto.

La vittima era “letteralmente disgustata”, ha concluso il rapporto e ha chiamato la polizia.

“Quello che dovrebbe essere un periodo emozionante della sua vita è stato oscurato da ciò che le è stato fatto”.

“Lei si sente completamente distrutta e assediata dai dubbi.”

Due vittime della propaganda omosessualista. Perché anche il carnefice è, in questo caso, vittima. Vittima della confusione sessuale indotta dall’omosessualismo propagandato dai media di distrazione di massa.

E pensate se avesse portato a termine il suo “cambiamento sessuale”. L’inganno poteva andare avanti. Perché le minoranze sono iper-protette, mentre la maggioranza normale, è discriminata e quindi, guai tenere un registro di chi ha cambiato sesso per, eventualmente, informare chi si imbatte in questi individui che il suo “uomo”, era in realtà una donna.

http://voxnews.info/2013/03/25/lesbica-si-finge-uomo-per-sedurre-una-ragazzina/

 

se la donna è vittima di uomini di nazionalità non italiana non meritano tutela?

Orrore a Malta: italiana rapita e stuprata da 4 immigrati in un centro per “profughi”La Valletta, 26/03/2013 – Orrore nella piccola Malta. Una ragazza italiana è stata ricoverata  in ospedale dopo essere stata vittima di un brutale stupro di gruppo da parte di alcuni immigrati mantenuti presso un centro di accoglienza. La notizia viene riportata oggi dal quotidiano «Times of Malta».

Secondo la polizia maltese, la ragazza, di cui non sono state rese note le generalità, è stata rapita da quattro extracomunitari mentre passeggiavatranquillamente per le vie della capitale La Valletta, nella notte tra domenica e lunedì.

Poi i “profughi” l’avrebbero fatta salire su un’auto grigia e condotta nel centro per immigrati dove l’hanno stuprata a turno brutalmente.

La ragazza è stata poi abbandonata nei pressi di una fabbrica ed è stata trovata solo ieri mattina da alcuni operai che e hanno dato l’allarme. Sul caso è stata aperta un’inchiesta.

http://voxnews.info/2013/03/26/orrore-a-malta-italiana-rapita-e-stuprata-da-4-immigrati-in-un-centro-per-profughi/

 

se a commettere pedofilia non sono preti, fa molto radical chic

Scandalo in Toscana: bimba fatta prostituire in casa pagata con soldi pubblici, case al nero agli Zingari coi soldi della Regione

“Affitti al nero, soldi pubblici in progetti mai realizzati”. Scandali nel sociale: Regione Toscana nella bufera per il business dell’accoglienza.

Enrico Rossi, governatore della Toscana

Referenti politici che affittano case al nero, denaro pubblico speso in progetti di rimpatri assistiti mai avvenuti: ecco il business dell’integrazione.
Tra i responsabili “dell’affaire Zingari”anche Matteo Giordano, funzionario della segreteria dell’assessorato regionale alle politiche sociali, finisce nell’occhio del ciclone.

Si scopre ad esempio all’indomani della denuncia per sfruttamento della prostituzione minorile di tre Zingari nel comune di Stazzema che – parole del legale rappresentante dei Rom, quindi non un “cattivo nazista”,  Marcello Zuinisi – “la casa dove abitavano i tutori della ragazzina adolescente vittima di un autentico mercato del sesso, è sede dell’Associazione Onlus Berretti Bianchi affittata al nero dal referente politico dei Berretti Bianchi, il segretario Silvano Tartarini, con il denaro pubblico ricevuto dal Comune di Seravezza, Forte dei Marmi e dall’Assessorato al Welfare della Regione Toscana. Il coordinamento della cabina di regia regionale sulla questione rom a Querceta è stato curato da Matteo Giordano, esponente lucchese di Rifondazione Comunista e funzionario della segreteria dell’Assessore Pd Salvatore Allocca”.

Insomma, la famiglia alla quale era stata data in adozione la dodicenne, e che la faceva prostituire, vive in una casa concessa e pagata dalla Regione Toscana. In pratica il Governatore toscano finanziava un bordello di minorenni.

Una denuncia grave, gravissima, che mette in dubbio l’operato del segretario dei Berretti Bianchi, una delle tante associazioni in orbita Pd che guadagna dal business dell’immigrazione e degli Zingari.

Associazione già protagonista del fallito “progetto di rimpatrio” a pagamento – una sorta di estorsione dei Rom alle amministrazioni italiane – col quale gli Zingari si impegnavano a tornare in Romania previo pagamento di una “liquidazione” da loro ricevuta di 700€ a testa. In seguito al fallimento del progetto, i rom rimpatriati sono tornati in Toscana, dove avevano lasciato i parenti, ed hanno trovato rifugio, di fatto occupandolo abusivamente, nel Ex Camping Versilia, dismesso da ormai tre anni.

Ancora Marcello Zuinisi accusa: “Silvano Tartarini ed i Berretti Bianc hanno ricevuto il 18 giugno 2012 la somma di 58.000 euro per “rimpatriare” le famiglie rom presenti sotto il cavalcavia dell’area di Querceta in Romania. Il denaro pubblico è stato stanziato dalla Regione Toscana con delibera 544 ed affidato al Sindaco di Seravezza Ettore Neri e da lui all’Associazione Onlus Berretti Bianchi”. Questi soldi sono stati letteralmente buttati e la Regione Toscana dovrebbe darne conto ai propri cittadini.

Non basta, ora l’Agenzia Sviluppo Toscana Spa – che fa riferimento alla Regione Toscana – si appresta a regalare nuovi finanziamenti a tasso agevolato agli Zingari per aprire un camping! Per Zingari ovviamente.
Struttura pagata con soldi pubblici delle nostre tasse, che attrarrà nuova bella gente in Versilia.

http://voxnews.info/2013/02/23/scandalo-in-toscana-bimba-fatta-prostituire-in-casa-pagata-con-soldi-pubblici-case-al-nero-agli-zingari-coi-soldi-della-regione/

Bufera su Facebook: 4mila “Mi piace” e 16mila “Condividi” a video pedofilo

Pubblicato da ImolaOggiNEWS, Scienza & Tecnomar 25, 2013

25 mar. – E’ bufera su Facebook dopo la pubblicazione di un video pedopornografico, rimasto alcune ore visibile sul social network prima di essere bloccato.

Protagonista dell’atroce filmato, secondo quanto riferito dalla stampa britannica, sarebbe una bambina abusata da un uomo. Ma quel che fa inorridire ancor di piu’ la rete e’ il numero di ‘like’ ricevuti: secondo l’inorridito tam-tam su Twitter, il filmato avrebbe ottenuto quasi 4mila ‘mi piace’ e sarebbe stato condiviso sul social network di Marc Zuckerberg da oltre 16mila persone.

“Tolleranza zero contro la pedopornografia”, ha sottolineato lo staff di Facebook, “la tempestiva segnalazione di questo contenuto ci ha consentito di rimuoverlo il piu’ rapidamente possibile. Facebook non tollera in alcun modo la presenza di contenuti pedopornografici e siamo determinati ad adottare ogni provvedimento per prevenire la pubblicazione di questo tipo di materiali”. agi

Tunisino tenta di violentare un’amica, la salva il fidanzato

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 25, 2013

25 mar. – Un bracciante agricolo tunisino di 30 anni, residente a Santa Croce Camerina, e’ stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale. A denunciarlo la vittima, un’amica, trovata in casa dell’aggressore. Secondo quanto ricostruito dai militari, la donna, il fidanzato e il loro amico tunisino, avevano deciso di incontrarsi in un locale a Scoglitti. La serata trascorre serena.

I tre si conoscono molto bene da qualche anno. Scherzano, bevono, parlano della loro terra lontana. E’ gia’ notte. Il tunisino forse ha gia’ in mente il suo piano ed invita la coppia a trascorrere la notte a casa sua. I due fidanzati lo seguono presso la sua abitazione a Santa Croce Camerina. Poi convince il fidanzato a seguirlo in paese mentre la donna stanca va a dormire.

Raggiunto il centro storico, con un pretesto fa in modo di lasciare a piedi il suo connazionale, per poi raggiungere con la sua vettura la sua abitazione dove immobilizza la vittima per i capelli e comincia a denudarla e palpeggiarla. La malcapitata riesce a divincolarsi e graffia al viso e al collo il suo aggressore che finalmente la lascia. Nel frattempo arriva il fidanzato e vengono allertati i carabinieri che arrestano il balordo. agi

Violentata e picchiata nel bresciano, arrestati due marocchini

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 24, 2013

BRESCIA, 24 MAR – Due marocchini di 26 e 32 anni sono stati arrestati nel bresciano con l’accusa di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una ragazza, residente nel mantovano, ma che vive a Brescia.

La giovane, ieri, aveva trascorso qualche ora in un locale a Rovato insieme a uno dei due uomini, che gia’ conosceva, e a suoi tre amici. Dopo la serata, in un parco pubblico non molto lontano, e’ stata stuprata e, per aver tentato di reagire, picchiata. ansa

figuriamoci la vittima è un uomo, non vale come vita umana allora

Perugia: ferroviere accoltellato da 3 immigrati, stazione devastata

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, Videomar 23, 2013

 

Perugia, 22/03/2013 – E’ stato aggredito con inaudita ferocia da tre immigrati giovedì intorno alle 21.30 alla stazione di Ponte San Giovanni, a Perugia, un ferroviere di 52 anni. I carabinieri di Ponte San Giovanni cercano gli aggressori nell’ambito dei “migranti” che frequentano il quartiere. Una caccia non semplice. Sfortunatamente nella stazione non ci sono telecamere, quindi le ricerche dei responsabili partono dalle testimonianze del ferroviere e del collega che si trovava nel gabbiotto.

Secondo la ricostruzione di Ferrovie dello Stato, l’uomo, impegnato sul binario 1 a ricevere un treno in arrivo, si è accorto dell’immotivata aggressione che stava subendo un ragazzo da parte di un gruppo di 3 stranieri, pare maghrebini. Intervenuto per cercare di difendere il ragazzo il capostazione è stato colpito al viso da una bottiglia di vetro prelevata dal cestino portarifiuti ed intenzionalmente rotta. Pochi istanti dopo è stato raggiunto da una coltellata al torace, sferrata da uno dei 3 aggressori: inseguito fino al suo ufficio, nel quale si era rifugiato, è stato infine fatto oggetto di lancio di sassi ed oggetti metallici (prelevati dalla massicciata e dai binari) da parte del branco di immigrati, che è riuscito anche a sfondare la porta vetrata dell’ufficio.

L’avvertimento di aver già chiamato il 112 ha dissuaso gli aggressori dal continuare la violenza e li ha spinti a scappare. Intervenuti sul posto i carabinieri di Perugia, la polizia ferroviaria e un’ambulanza del 118, che ha trasportato il capostazione al reparto di chirurgia toracica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove gli sono stati riscontrati tagli al volto e una ferita da arma da taglio al torace. […] (umbria24)

17enne rifiuta una sigaretta e un immigrato gli rompe i denti

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 14, 2013

14 mar – «Mi hanno chiesto una sigaretta, ma non ho fatto in tempo a rispondere. Mi è arrivata una testata sul naso che mi ha tramortito». Luca Moriggia, 17 anni di Arizzano, è stato sfigurato a pugni e calci mentre si apprestava a trascorrere il sabato sera con gli amici in uno dei tanti pub del centro storico di Intra. A picchiarlo un gruppo di cinque stranieri, due bulgari e tre marocchini, tutti ragazzi che non hanno ancora la maggiore età.

La loro ultima bravata risale a due sabati fa in via San Vittore dove i giovani dopo le 22 si concentrano in attesa di entrare nei pub. Luca camminava con alcuni  amici e all’improvviso sono volati pugni, calci, testate. Risultato: due denti rotti e altri danneggiati, una ferita sulla fronte, un volto gonfio impressionante. Prognosi: 15 giorni, ma forse non basteranno.

Racconta il ragazzo: «Quando siamo arrivati nei pressi della profumeria Spanò, ho visto che cinque ragazzi venivano verso di noi. Uno  mi ha chiesto una sigaretta e ho risposto che non l’avevo. Lui, però, ha insitito. Stavo tentando di ribadire che non fumo quando mi è arrivata una testata sul naso. Ho cercato di reagire con due pugni, ma lui mi ha colpito due volte e sono finito a terra. Pensavo che tutto fosse finito e invece mentre stavo rialzandomi ho sentito una forte ginocchiata in bocca. In quel momento mi sembrava avesse spaccato tutti i denti».  […] (lastampa)

La moglie gli rifiutava i soldi. Marocchino picchia e rapina altre donne

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 20, 2013

GUASTALLA (Reggio Emilia) 20 mar – Un marocchino di 25 anni è stato arrestato a Reggiolo con l’accusa di avere rapinato, picchiato e scippato altre donne a causa del fatto, a suo dire, che la moglie si rifiutava di dargli i soldi. E’ stata la telefonata di rimprovero alla consorte ad incastrare Hamdi Abderrahim, che è stato arrestato dai carabinieri di Guastalla. E’ accusato di una rapina commessa il 12 marzo scorso ai danni di una casalinga 47enne reggiana.

E’ stato il pericolo di reiterazione del reato (negli ultimi giorni secondo i carabinieri nella sola Guastalla l’uomo avrebbe commesso altri due scippi) che ha indotto i carabinieri ad arrestarlo. Oltre alla rapina altri due scippi sarebbero attribuiti al 25enne: quello commesso il 23 febbraio in Via Sacco e Vanzetti a Guastalla quando ha scippato la borsa contenente una sessantina di euro e documenti personali ad una 55enne del luogo e quello del 26 febbraio in Via IV Novembre a Guastalla quando ha scippato la borsa con una quindicina di euro, una catenina d’oro e documenti personali ad una 70enne guastallese uscita da casa per andare a votare. (reggionline.com)

20enne rapinato e violentato da un marocchino pregiudicato

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSmar 18, 2013

18 marzo 2013 – E’ stato rapinato e poi sarebbe stato violentato da un altro uomo, sotto la minaccia di un coltello. Vittima della brutale aggressione è stato un peruviano 20enne, nell’area ex Falck. Il giovane è stato prima costretto a consegnare le proprie scarpe, poi ha dovuto seguire il suo aggressore sul tram fino a un’area abbandonata dove ha denunciato di aver subito una violenza sessuale. L’aguzzino sarebbe un marocchino di 30 anni, Hamidi C., regolare e pregiudicato, arrestato dalla polizia per rapina, violenza sessuale e sequestro di persona.

Il giovane ha raccontato di averlo incontrato all’alba di domenica all’esterno di un locale in via Clerici: il marocchino avrebbe estratto un coltello col quale avrebbe prima preteso le scarpe e poi costretto la sua vittima a salire sul tram 31 in direzione dell’ex area Falck. Qui, dopo avergli intimato di scavalcare la recinzione, si sarebbe consumata la violenza accanto a un materasso di fortuna.

Il peruviano, costretto a lasciare anche il cellulare, è poi scappato tra le lacrime e dopo aver raggiunto un bar ha chiamato la polizia. Gli agenti hanno arrestato Hamidi C., mentre era sul materasso a dormire. (ilgiorno)

ordinaria criminalità?ultima modifica: 2013-03-26T20:40:00+01:00da
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