La coalizione diretta dagli USA bombarda una scuola nel nord della Siria: strage di alunni

Aerei USA-in-Siria

Marzo 22, 2017 Una nuova strage causata dai bombardamenti della coalizione diretta dagli USA nel nord della Siria: centrata una scuola. Le prime informazioni parlano di almeno 30 vittime fra i bambini presenti nell’edificio scolastico ed un numero imprecisato di feriti.

Questo episodio avviene dopo soltanto tre giorni dall’ultima strage provocata dai bombardamenti USA, che avevano centrato una moschea con 200 fedeli in preghiera, nelle vicinanze della città di Idlib causando 45 vittime ed oltre 120 feriti. Episodio attentamente occultato dai media occidentali come tutti quelli che coinvolgono le vittime di bombardamenti della coalizione USA e Arabia Saudita.

Notizia in corso di svolgimento. Ci saranno aggiornamenti successivi quando le squadre di soccorso siriane potranno accertare il numero esatto delle vittime. fonte

 

Viareggio, una sentenza di condanna che lascia però i parenti delle vittime con l’amaro in bocca. Prc: “I criminali a partire da Moretti andavano processati a partire dai reati di natura dolosa”

17-vittime-viareggioIn quel 29 giugno 2009, alle ore 23 e 48, persero le vita 32 persone, tra questi alcuni bambini. Il gas fuoriuscito da una delle 14 cisterne invase il quartiere di Via Ponchielli causando forti esplosioni e un imponente incendio che distrusse molte case.
 
Oggi Mauro Moretti, come ex amministratore delegato di Rfi, è stato giudicato colpevole nella sentenza di primo grado a Lucca. Per lui le pena è di sette anni. Nel 2009 era ad di Ferrovie dello Stato, mentre ora è alla guida di Leonardo-Finmeccanica. L’accusa per lui aveva chiesto 16 anni. Condannato anche Michele Mario Elia, al tempo ad di Rfi.
Mauro Moretti, secondo quanto spiegano i suoi avvocati, è stato assolto come amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ma i giudici hanno disposto la sua condanna come ex amministratore delegato di Rfi. Lo spiegano i suoi legali. Tra le società ‘imputate’ assolti anche Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, mentre vengono condannate Rfi e Trenitalia.
I giudici del tribunale di Lucca hanno assolto 8 dei 33 imputati per non aver commesso il fatto che sono Andreas Barth dell’Officina Jungenthal di Hannover, Andreas Carlsson, sempre della Jungenthal di Hannover, Joachim Lehmann, supervisore esterno della Jungenthal, Massimo Vighini, Calogero Di Venuta, responsabile della Direzione compartimentale di Firenze Movimento Infrastrutture, Giuseppe Farneti, sindaco revisore di Fs prima e poi di Italferr, Gilberto Galloni, ad di Fs Logistica, Angelo Pezzati, predecessore di Di Venuta, Stefano Rossi e Mario Testa. Assolto anche Moretti dai reati a lui ascritti come ad di Ferrovie e Vincenzo Soprano, limitatamente ai reati ascritti come ex dirigente di Fs. Esclusa la responsabilità per illecito amministrativo anche di Ferrovie dello Stato Spa, di Fs Logistica, di Cima Riparazione.
 
Al Polo fieristico, dove si è svolto il processo uno striscione recita ‘Viareggio 29-6-2009 niente sarà più come prima’. E’ lo striscione con le foto di tutte le vittime che ha aperto il corteo silenzioso che ha poi dato vita al sit in fino alla sentenza. Con loro anche una rappresentanza dei macchinisti delle Ferrovie, una bandiera del gruppo delle ‘Tartarughe lente’, alcuni rappresentanti dei No Tav. Chiudevano il corteo alcuni gonfaloni tra cui quello della Regione Toscana.
 
«Ccondanne a 7 anni, che sono meno della metà delle richieste della Procura, lasciano spazio alla delusione e all’amarezza. Ma bisogna anche capire come mai i giudici hanno emesso la sentenza con queste condanne», ha detto Marco Piangentini, presidente dell’associazione “Il Mondo che Vorrei”, che riunisce i familiari delle vittime della strage. Per il rappresentante dei familiari delle 32 vittime della strage, la sentenza nel suo complesso «fa emergere l’esistenza di un sistema di sicurezza ferroviaria che non funziona». «Se loro si dichiarano innocenti – ha aggiunto Piagentini – possono benissimo rinunciare alla prescrizione e dimostrare la loro innocenza nel processo».
 
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, vice presidente della Sinistra Europea, dichiara: “Dopo oltre 7 anni dalla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, abbiamo la sentenza di condanna in primo grado dei principali responsabili. Salutiamo positivamente la condanna e ci stringiamo ancora una volta attorno ai parenti delle vittime, ma non possiamo che sottolineare come i capi di imputazione siano tutti relativi a reati di natura colposa, quando è del tutto evidente che la strage di Viareggio è stata causata da omissioni e rimozione dolose di cautele che avrebbero evitato le 32 vittime. I criminali, a partire da Moretti, andavano quindi processati per reati di natura dolosa, dando luogo a ben altri esiti per quanto riguarda le condanne”.

Sentenza Strage Viareggio, i parenti delle vittime: “Dimissioni di Moretti”

strage viareggioDopo la sentenza di condanna emessa ieri verso i due principali responsabili della strage di Viareggio, i parenti delle vittime chiedono le dimissioni dell’alto dirigente FS Moretti. La sentenza di ieri non è andata giù a diversi parenti delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio, nel quale sono morte 32 persone.
Gran parte dei reati, infatti, è caduta in prescrizione, quindi come se non fossero mai accaduti per quanto riguarda le pene. Moretti è stato comunque condannato a 7 anni di carcere in primo grado, ma i parenti delle vittime non sono soddisfatti da questa sentenza, con la richiesta iniziale che era di 16 anni.
7 anni dei quali nessuno verrà scontato da Moretti e dagli altri condannati per disastro e omicidio colposo qualora si avvalessero in appello della prescrizione. “Chiederemo il ricorso in appello: il lavoro della procura va valorizzato”, ha detto Marco Piagentini, che dirige l’associazione che riunisce i parenti delle vittime. “E chiediamo a chi  imputato, se non si sente colpevole, la rinuncia alla prescrizione e di farsi giudicare in appello”.
 

Viareggio. I familiari delle vittime: sentenza insufficiente, ricorreremo in appello

per una strage NON E’ MALE COME CONDONO. Le stragi dei moralmente superiori sono politically correct. Moretti saldamente al suo posto.
Viareggio. I familiari delle vittime: sentenza insufficiente, ricorreremo in appello
L’associazione dei familiari delle 32 vittime chiede le dimissioni da incarichi pubblici di Moretti e degli altri manager condannati e la rinuncia alla prescrizione.
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Magliette bianche con i volti delle 32 vittime della strage di Viareggio: così i familiari hanno voluto ricordare i propri cari nel giorno della sentenza (Ansa)
I familiari delle vittime della strage di Viareggio chiedono le dimissioni di tutti coloro che sono stati condannati nel processo di primo grado di ieri e che hanno tuttora incarichi, come Mauro Moretti. E chiedono che la politica intervenga perché, dicono, un manager condannato in primo grado non può stare su una poltrona importante. Inoltre, lanciano l’invito a rinunciare alla prescrizione e a farsi giudicare in appello: useremo tutte le nostre forze per ricorrervi, fanno sapere. “Ricorreremo in appello perché non ci basta quanto è stato detto ieri. Le richieste di condanna della procura devono diventare complete per l’importanza dei documenti prodotti dai pm e anche dai familiari con i loro consulenti”.
“Il sistema ferroviario è stato riconosciuto responsabile di inadempienze e omissioni. E ha sancito che i vertici avevano potere di intervenire. Si chiude una prima fase ma la nostra battaglia continua per la revisione della prescrizione”. Così l’associazione parenti vittime della strage ferroviaria di Viareggio nella conferenza stampa dopo la sentenza di ieri in cui 23 persone sono state condannate e dieci assolte.
“Moretti si deve dimettere” è la tesi dell’associazione vittime della strage. L’ex ad Mauro Moretti è stato giudicato colpevole nella sentenza di primo grado a Lucca. Per lui le pena è di sette anni.Moretti ora è alla guida di Leonardo-Finmeccanica. Alla conferenza stampa ha parlato anche il presidente della associazione Marco Piagentini .”Chiediamo le dimissioni dalle cariche statali dei condannati e di annullare le onorificenze di Stato”, è stata la richiesta della associazione. Tra le richieste quella di togliere il cavalierato a Moretti.
“Sentenza populista? L’avvocato di Moretti non so se si rende conto che ci ha offeso, l’ennesima offesa, ma abbiamo le spalle grosse, ma questa è un’offesa a un tribunale del popolo italiano. Una baggianata enorme, un arrampicarsi sugli specchi, di fronte alla condanna dei massimi vertici di Fs” ha detto Daniela Rombi dell’associazione dei parenti delle vittime
mercoledì 1 febbraio 2017