
Pamela, sepolta dal cinismo di media e politica

Niente di che alla fine, un banale incidente sul lavoro alla fine. Anche la famiglia della vittima sembra più preoccupata di far consenso politico. Peccato che a parti invertite, quando la vittima è uno straniero queste parole non le pronuncia nessuno ma si invoca a leggi speciali.
Lite finita in tragedia a Torino, dove un 52enne italiano è morto per una coltellata al collo. È successo alla periferia nord della città, al mercatino del libero scambio “Il Barattolo” in via Carcano. Erano le 7.30 di mattina quando Maurizio Gugliotta, originario di Catanzaro ma residente a Settimo Torinese, è stato aggredito da un 27enne nigeriano, che l’ha colpito alla gola.
Khalid Be Greata, questo il suo nome, è stato arrestato dalla municipale. Aveva aggredito anche un altro uomo, ferito solo lievemente al petto, grazie agli abiti spessi che indossava. I soccorritori hanno cercato inutilmente di rianimare la vittima per quasi 40 minuti, ma non c’è stato niente da fare. Inizialmente era stata recintata solo l’area in cui era avvenuto il delitto. Il mercatino del libero scambio è rimasto aperto per l’intera mattinata, poi sono cominciate le operazioni di chiusura delle attività.
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/torino_mercato_libero_scambio_omicidio-3303367.html
in attesa che l’episodio si ripeta??? Ma facciamo finta di niente, anzi, raccontiamoci che son tutte bufale
Cagliari, allarme furti al mercato di piazza del Carmine. La protesta dei commercianti
Il mercato di piazza del Carmine
I furti e gli scippi sono in continuo aumento a Cagliari e gli operatori del mercato della domenica protestano: “Piazza del Carmine è diventata un luogo pericoloso, siamo preoccupati”, afferma una commerciante.
“I gruppi di ragazzi extracomunitari prendono di mira i nostri banchi, soprattutto quelli in cui lavorano persone da sole, ci rubano le cose, – fa eco un’altra – e ne approfittano quando c’è un momento di distrazione”.
La situazione per chi lavora nella zona è diventata insostenibile.
(Redazione Online/P)
IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA
ecco quanto ripaga una vita di lavoro in questa specie di nazione tanto tanto civile e progressista. Si ringrazia lo stato assassino. Miss Boldrini Le interessa come vivono ora moglie e figli? Per carità, sono autoctoni, che crepino. W la solidarietà che discrimina.
CARRARA. La figlia Serena gli aveva passato i mattoni. Mattone dopo mattone quella villetta a due piani il padre l’aveva tirata su dal nulla, trentasei anni fa.
non capiscono il disagio. Eh già, gli amministratori ed i cosiddetti uffici per i servizi sociali che fanno, dormono? Non hanno idea chi nel loro comune è sotto sfratto? Tanto che fanno? Case per loro NON CI SONO. Per loro l’italiano è ricco ed evasore. Le vite da salvare? Certo non degli italiani che pagano lo stipendio DEI LORO ASSASSINI
Ferrara, uccide moglie e figlio e si toglie vita in strada: aspettava sfratto
A Ferrara, un 77enne ha sparato e moglie e figlio prima di dare fuoco alla casa e poi, in strada, togliersi la vita
Ha sparato alla moglie 73enne Mariella Mangolini e al figlio Giovanni, 48 anni, uccidendoli. Poi ha dato fuoco all’abitazione, in pieno centro a Ferrara, quindi è sceso in strada e si è tolto la vita con un colpo di pistola. Un dramma familiare che ha come protagonista un antiquario di 77 anni, Galeazzo Bartolucci. Il suo corpo è stato trovato intorno alle 7.30 sotto i portici dell’Oca Giuliva, in via Boccacanale di Santo Stefano, di fronte al civico 32: un commerciante in zona ha sentito l’esplosione dei colpi di pistola e ha avvertito le forze dell’ordine. Per terra, accanto al corpo, c’era una pistola a tamburo calibro 38 con al quale l’uomo si era appena sparato. Trovati anche i corpi senza vita di due gatti.
Lo sfratto
Sono ancora da chiarire le ragioni, ma per gli investigatori si tratterebbe di un omicidio suicidio. Ma l’origine dela tragedia familiare è forse da cercare nelle condizioni economiche dell’ex antiquario, molto noto in città. L’uomo attendeva lo sfratto esecutivo dall’abitazione in piazzetta privata Fratelli Bartolucci: a mezzogiorno, l’ufficiale giudiziario avrebbe dovuto dare corso al provvedimento. Un mese fa era avvenuto il primo accesso di sfratto non eseguito perché la casa era piena di mobili e da svuotare.
L’assessore, «amarezza per non aver capito il disagio»
«La famiglia Bartolucci non si è mai rivolta all’ufficio abitazioni» del Comune di Ferrara «per richiedere un’eventuale assistenza dovuta ad emergenza abitativa, come non risultano contatti negli ultimi anni con l’Asp per problematiche sociali». Lo chiarisce l’assessore comunale al Welfare di Ferrara Chiara Sapigni, intervenendo con una nota sulla tragedia avvenuta nel centro storico. «Resta pertanto – prosegue l’assessore – una grande amarezza e il rammarico di non aver potuto capire il grande disagio che la famiglia stava vivendo ma che, forse, per dignità ed orgoglio non si è avvicinata ai servizi comunali preposti».
4 agosto 2017 (modifica il 4 agosto 2017 | 16:39)
http://www.corriere.it/cronache/17_agosto_04/ferrara-uccide-moglie-figlio-si-toglie-vita-strada-34f1eb3a-78f2-11e7-9267-909ddec0f3dc.shtml