LA BOMBA DI BELPIETRO: ‘L’ORDINE È PARTITO DA RENZI, COLPITE LA RAGGI’

anche le guerre puniche sono colpa della Raggi e pure gli attentati a Berlino. Gli attacchi contro la Raggi non avrà mica a che fare con il suo NO alla mafia delle olimpiadi, mica a che fare con il suo No alle slot machines ….no certo che no. Intanto Sala implicato egli stesso direttamente con la mafia dell’Expo è dipinto come una vittima ingiustificata. Tal Marra andava bene con le giunte precedenti, la Raggi colpevole di non essere a conoscenza di ipotesi di reato prima ancora che venissero notificati al Marra.
Non ne avevamo dubbi, ma ora arriva la conferma. La Raggi è vittima di un attacco orchestrato dall’alto.  Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano La Verità ed ex di Libero, ha rivelato in diretta su La7: “L’attenzione che il circo dell’informazione ha dedicato a Virginia Raggi e alla giunta del Movimento 5 Stelle è superiore a quello dedicato a tutte le altre giunte, pure della Capitale”.2_40_FLAIR_LAVORO.indd
Io ricordo, ha aggiunto Belpietro, che “Ignazio Marino sbagliò le nomine, faceva gaffe una dietro l’altra, nominò un capo dei vigili che non aveva i titoli”.
A questo punto dallo studio interrompono Belpietro: “Se ne parlò,” dicono.
E Belpietro replica: “Sì, se ne parlò,” ma, aggiunge: “Non finì mai come titolo di apertura dei principali giornali. Non fu l’apertura dei tg nazionali”.
 
Il giornalista poi esplicita con un esempio concreto quanto sosteniamo nel nostro sito: i media nascondono i fatti importanti e ci distraggono con sciocchezze:
“Di fronte ai risultati economici, di fronte all’occupazione, agli andamenti pessimi dell’economia italiana, i principali tg italiani hanno scelto di raccontare il caso di Virginia Raggi che aveva sbagliato l’assessore”.
 
Poi la bomba:
“Il giorno dopo la vittoria dei 5 Stelle è partito da Renzi un ordine che aveva questo significato: colpite la Raggi perché lì dobbiamo dimostrare che i 5 Stelle sono incapaci di governare”.
Io penso, conclude Belpietro, “che tutto sommato, poi, di fronte a quello che è successo a Roma, l’arresto di Marra, i problemi che ci sono, la Muraro che si dimette. Che il Movimento 5 Stelle rimanga il primo partito italiano dovrebbe far riflettere. È questo su cui bisogna ragionare.
È certo che sull’onda dell’emozione qualche punto se ne va, ma il M5S conserva tutto quanto il proprio consenso. O comunque la stragrande maggioranza del proprio consenso.
Evidentemente i romani, e anche forse gli italiani, si rendono conto che Roma era gestita così male che perdonano alla Raggi l’inesperienza, forse anche la presunzione.
Alla fine gli italiani pensano: ‘Beh vediamo, peggio di quello finora non è successo. Fra un po’ giudicheremo e tireremo le somme’.