Notizie – 18 Aprile 2020, ore 06.49
Nei giorni scorsi vi abbiamo informato sull’emergenza incendi a Chernobyl, con le fiamme che avevano raggiunto all’inizio della settimana la zona circostante il deposito di Pidlisny, dove sono conservati i rifiuti più radioattivi dell`intera area della ex centrale nucleare.
Secondo le ultime notizie, anche se i roghi risultano ormai domati, una vasta nube radioattiva si è sprigionata nella bassa atmosfera diffondendosi su una area piuttosto ampia.
Da una simulazione condotta in Francia dal`Institut de Radioprotection et Sûreté Nucléaire (IRSN), è emerso che le masse d`aria provenienti dalla zona degli incendi potrebbero aver raggiunto buona parte dell’Europa, compreso la Francia e l’Italia, a partire dal 7 aprile (gli incendi a Chernobyl sono divampati fra 6-7 Aprile). Ciò è avvenuto anche grazie alle correnti prevalentemente nord-orientali in quota.
Nel video pubblicato dall’IRSN si nota come la nube si diffonda verso sud, sud-ovest, raggiungendo (seppur attenuata) la nostra penisola. Il triangolo rosso rappresenta il punto di partenza, la posizione degli incendi in Ucraina.
In base alla modellazione, in Francia è arrivata una nube con livelli di radioattività estremamente bassi, inferiori a 1 µBq / m 3 in cesio 137. In Italia invece i livelli di radioattività sarebbero maggiori, attestandosi fra 1 e 10 µBq / m 3, valori comunque ben inferiori rispetto a quelli dell’Ucraina e dei paesi vicini (colore arancione/rosso nella cartina).
Come detto, si tratta comunque di una simulazione e non si hanno per ora dati certi. Gli esperti hanno dichiarato: “Sono in corso il campionamento di aerosol su filtri da dispositivi di grande volume della rete OPERA-AIR dell`IRSN (dispositivi per misurare minuscole tracce di radioattività), nonché le misurazioni associate. Queste misurazioni di tracce richiedono l`implementazione di mezzi molto precisi, i risultati non saranno disponibili fino alla prossima settimana” si legge nel comunicato ufficiale.”
L’Istituto ha inoltre rassicurato:
“L`impatto derivante dall`inalazione della radioattività trasportata dalle masse nell`aria che arrivano in Francia dovrebbe essere insignificante”.
Ben più preoccupante la situazione in Ucraina e nella capitale Kiev, dove la vicinanza degli incendi ha determinato un forte aumento dei livelli di inquinamento dell’aria.
Secondo quanto riportato da Reuters, gli incendi hanno fatto sì che l`aria di Kiev conquistasse un triste primato: negli ultimi giorni è risultata infatti la città più inquinata (o comunque fra le più inquinate) del mondo.
Le fiamme divampate nei pressi della centrale nucleare hanno spinto l`inquinamento di Kiev a livelli importanti, dando agli abitanti un altro motivo per rimanere al chiuso, oltre al coronavirus.
Autore : Redazione MeteoLive.it