Bruxelles si è mossa solo quando il contagio ha coinvolto Francia e Germania

https://www.lastampa.it/rubriche/secondo-me/2020/03/17/news/bruxelles-si-e-mossa-solo-quando-il-contagio-ha-coinvolto-francia-e-germania-1.38603276?fbclid=IwAR0a6bOiT70jypV-wa1Jdhi8d6zXD92hDJ2ZX_wXxujykphHgkSpsl4x8dQ

Secondo me

Bruxelles si è mossa solo quando il contagio ha coinvolto Francia e Germania

Egregio Baroni, 
l’immagine dell’Europa è sconcertante, anche in occasione dell’emergenza virus: non ci sono direttive condivise, ognuno si regola come crede; c’è chi finge che il problema non esista e chi, come noi, lo vive e lo presenta al mondo come un dramma e tutto questo in presenza di una istituzione, l’”Europa”, che in ipotesi dovrebbe definire una politica e delle strategie comuni. Ancora una volta questa Istituzione manca clamorosamente l’appuntamento, brillando per la sua assenza e  per sottrarsi ancora  a quel ruolo, che solo, ne giustifica l’esistenza.  Nel contempo assistiamo impotenti e, un po’ invidiosi, al mega finanziamento della Germania, alle sue imprese, per contrastare gli effetti della crisi che  sta arrivando come conseguenza della diffusione del virus. La Germania se lo può permettere perchè negli anni passati ha violato sistematicamente le regole europee che vietavano il surplus commerciale, ovviamente, nell’indifferenza generale. L’Unione europea non aveva tempo di occuparsi del surplus tedesco impegnata, come era ed è, ad occuparsi del debito greco e di quello italiano. La storia non cambia se parliamo di immigrazione in particolare di quella proveniente dall’oriente, diretta prevalentemente verso la Germania: dalla Siria in primis, per fermare la quale  l’Unione Europea ha pagato 6 miliardi al dittatore turco. Per quanto riguarda invece i migranti provenienti dall’Africa, il problema è solo italiano avendo l’Europa, con il trattato di Dublino, stabilito che i migranti sono del Paese di approdo. I nostri governanti oltre ad approvare il Trattato, senza battere ciglio, non sono riusciti a farlo modificare. Quando le banche tedesche e francesi erano esposte verso la Grecia subito l’Europa (si scrive Europa ma si legge  Germania) ha approvato il fondo salva Stati, cioè salva banche tedesche e francesi. Poco dopo l’Europa ha approvato un provvedimento: il cosidetto “ bail in” secondo cui  le banche si salvano da sole e guarda caso proprio allora, sono arrivate le crisi delle banche italiane, ma avevamo le mani legate da quel provvedimento che un Governo improvvido aveva subito recepito. Quando l’America ha deciso unilateralmente le sanzioni alla Russia, minacciandoci se non ci fossimo adeguati, causando un danno rilevante alle nostre imprese: la Germania è andata avanti con un accordo su un gasdotto come nulla fosse. L’Europa è questa! Dobbiamo solo prenderne atto e trarne le conseguenze, non credo sia riformabile.
Pietro Balugani

Caro Balugani,

ha ragione l’Europa sinora non s’è vista. Come del resto la Bce, che sino all’altra settimana è rimasta ferma, salvo far danni quando il suo presidente ha preso la parola. Solo adesso che il contagio si è allargato a Spagna, Francia e soprattutto Germania i capi di Stato iniziano ad aprire gli occhi e quindi anche a Bruxelles si muove qualcosa. Però non sono d’accordo con lei: non credo che l’Europa non sia riformabile, tutt’altro: va riformata, semmai va riscostruita ed anche questi episodi, drammatici e violenti, come questa epidemia con la sua scia di morti, ci devono insegnare qualcosa. Quanto a quello che lei definisce il megafinanziamento varato dalla Germania occorre chiarirsi: non si tratta di 550 miliardi a fondo perduto ma di garanzie che assicurano a famiglie e imprese 550 miliardi di liquidità. Per fare un paragone la manovra varata ieri dal governo, che impegna 25 miliardi di euro, di miliardi ne mobilita o assicura 350. Fatte le debite proporzioni (il Pil tedesco è il doppio del nostro) noi stiamo facendo meglio.

Bruxelles si è mossa solo quando il contagio ha coinvolto Francia e Germaniaultima modifica: 2020-03-19T22:13:48+01:00da davi-luciano
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