Occupazione temporanee, militarizzazione e greenwashing

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notav.info

12 Febbraio 2020 at 20:02

“Greenwashing è un neologismo indicante la strategia di comunicazione di certe imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, allo scopo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti.” (Wikipedia)

Stamattina quello che avvenuto nei terreni di Giaglione è proprio questo, un’operazione di Greenwashing operata da Telt per “salvaguardare” l’habitat e il futuro della farfalla Zerynthia, specie protetta dal movimento notav.

Ora al peggio non c’è mai fine e ci chiediamo come si possa salvaguardare l’ambiente spianando i terreni, tagliando gli alberi, bucando la montagna e inquinando in ogni modo.

Il Tav non difenderà mai nè l’ambiente nè chi lo vive, anzi è un problema per entrambi!

Inoltre quest’occupazione temporanea, fatta con la consueta militarizzazione vergognosa, contava di comprare i proprietari dei terreni con ben 50 centesimi al metro quadro, e siamo sicuri che utilizzerà a suo piacimento questa procedura, per tentare di impossessarsi di qualche altra porzione di terreno in Val Clarea.

Non lasceremo mai che la nostra terra e tutti quella che la abitano, dalle persone agli insetti, possano subire l’ennesimo ecocidio, e come sempre, attueremo le migliori strategie per impedirglielo.

“TELT ambientalista
nella terra mia
estingue le farfalle
e porta polizia

Pubblichiamo qui di seguito la testimonianza di un abitante di Giaglione notav presente alle procedure:

Infamità
Non trovo parola più adatta e spregevole per descrivere ciò che ho visto stamattina nei terreni dei Mulini di Giaglione. Un’abuso di potere perpetrato da TELT, che si nasconde dietro funzionari e personale vestiti con abiti di gentilezza. Una signora anziana di ottanta e piú anni, accompagnata da decine di questurini in borghese e numerosi poliziotti con caschi per prendere visione dei suoi terreni pagati da TELT, quindi da noi tutti, cinquanta centesimi al metro quadro per un’occupazione temporanea ( si dice). “Signora, è contenta di questa passeggiata?” Risposta con voce leggera:” Ero più contenta quando coltivavo qui da giovane”. “Veniamo qui vicino col furgone, cosí non si affatica troppo, per riportarla indietro”.  Neanche quando si sequestrano le proprietà dei mafiosi si vedono tanta solerzia e quella cosa merdosa che chiamano professionalità. Non mi sento di giudicare questa proprietaria con una piccola pensione che ha concesso i suoi terreni. Potrei personalmente avere da ridire a chi l’ha spinta, ma casomai lo farò in altra sede, dopotutto noi, Nicoletta ed io continueremo ad avere il comodato d’uso di quei terreni che useremo finchè potremo per la nostra lotta.
Non ci dovremo però andare da soli, ci dovremo andare in tanti. Stamattina ho pensato anche quanto Nicoletta sarebbe stata capace di confortare con la sua umanità questa persona anziana in una giornata di sole ma veramente infame.

Per maggiori info leggi Il cerone di unito, le pagliacciate di TELT e l’habitat della farfalla notav

Occupazione temporanee, militarizzazione e greenwashingultima modifica: 2020-02-14T08:41:28+01:00da davi-luciano
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