RITORNO ALLA “NORMALITAV”

…quella dei telegiornali del “mattino della memoria”, con la loro insindacabile gerarchia delle notizie.
Una “StellaNBA” cresciuto tra Rieti e Pistoia, ma tornato a vivere in una città dove è “normale” spostarsi in elicottero (perché la rete della metro è stata smantellata nel secolo scorso mentre l’urbanizzazione si estendeva a ogni metro quadro disponibile), trova la morte con la figlia e altre sette persone nello schianto al suolo del suo velivolo.
L’AEmilia (& Romagna) tornano rosse grazie al pesce azzurro, mentre con l’alba tramontano le stelle…
Mezzacalabria (quella che ancora si reca alle urne), si genuflette davanti alle ceneri di un ex palazzinaro milanese che da un quarto di secolo promette la costruzione d’un ponte per collegare ad alta velocità mafia & ‘ndrangheta SpA.
L’alta velocità dell’epidemia virale scoppiata in Cina che si allarga a macchia d’olio nonostante metà delle sue smisurate città siano state poste in quarantena (compresa la ribelle Hong Kong).
Le borse di tutto il mondo aprono in rosso non per i contagiati e i morti accertati, ma per timore del calo del PIL che potrebbe derivare dal perdurare ed aggravarsi dell’epidemia.
Ma il “Cantieretav” di Chiomonte riparte (ma allora era fermo?) grazie all’appalto delle nicchie vinto dalla transalpina VINCI con la “nostra” (CDP) Salinimpregilo in associazione permanente d’impresa (e di turbativa d’asta?).
RITORNO ALLA “NORMALITAV”ultima modifica: 2020-01-31T22:50:38+01:00da davi-luciano
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