STEFANO ESPOSITO (PD) INCASTRATO DA REPORT E IL SILENZIO DI FEDERICA ANGELI (REPUBBLICA) SUL SUO ‘AMICO’

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27 novembre 2019

Un intreccio di ‘ndrangheta, politica, magistratura e rivendita dei biglietti di concerti per mantenere le famiglie dei carcerati sta sconvolgendo Torino nel silenzio generale. Noi ne parlammo due anni fa ricordando anche il ruolo di Rachele Venco, la moglie dell’ex senatore del PD Stefano Esposito, ma la puntata di Report del 25 novembre 2019 ha riproposto la questione che ruota intorno all’imprenditore Giulio Muttoni (padrino della figlia di Stefano Esposito), il grande boss degli spettacoli che controlla anche diverse ex strutture olimpiche di Torino 2006.

Ricordiamo che ad Ostia, durante il commissariamento per mafia (2015-2017) legato all’arresto del presidente del Municipio X, Andrea Tassone (PD), la coppia Stefano Esposito e Federica Angeli (giornalista di Repubblica) accusarono di mafia molti cittadini di Ostia, forti della protezione del governo Renzi e di magistrati romani legati al politicizzato CSM di quel periodo (smascherato dal caso Palamara). L’obiettivo era di depistare le indagini su Tassone tant’è che tutte le accuse, rivolte anche al M5S, si rivelarono infondate. Stefano Esposito era stato scelto da Matteo Orfini, con il consenso di Matteo Renzi, come commissario per il PD di Ostia e subito volle con se Federica Angeli che in quel periodo non solo aveva frequentato lo stabilimento balneare Village del clan mafioso dei Fasciani ma era stata anche premiata da Tassone (di cui sostenne sempre l’innocenza definendolo ‘la miglior amministrazione mai vista‘). Fu così che la Angeli iniziò a sua volta ad inneggiare alla purezza di Stefano Esposito, originario di Moncalieri (TO), feudo della ‘ndrangheta in Piemonte.

Oggi è Report ad inchiodare Stefano Esposito davanti ad imbarazzanti verità già a suo tempo rese note dalla stampa (La StampaIl Fatto QuotidianoIl Corriere della Sera, etc.) su cui la Angeli, sedicente eroina antimafia di Ostia, non ha mai avuto nulla da dire, proprio come fece con Tassone.
Peccato che anche Repubblica, il giornale della Angeli, abbia confermato (senza essere mai stata smentita) il coinvolgimento di Esposito, interrogato a lungo dalla Procura di Torino nell’estate del 2017. Addirittura è emerso di recente che anche un magistrato della Procura di Torino, Andrea Padalino, “chiedeva a Muttoni di ricambiare non meglio precisati favori con biglietti per sé e per la propria consorte per vari concerti, come quello di Ligabue a Torino“. Padalino è il magistrato anti No-Tav proprio come Esposito e più volte accusato di abuso d’ufficio (tra cui vacanze gratis presso il lago d’Orta, a Pasqua 2016, con 12 persone per 4 notti, compresa la scorta). Proprio un uomo della scorta di Padalino, Davide Barbato (sovrintendente della Polizia di Stato), teneva i contatti tra il magistrato e Muttoni.

Questo giro di favori (ma anche di soldi) tra la Torino istituzionale (magistrati, politici, funzionari dell’Agenzia delle Entrate, carabinieri, poliziotti, finanzieri, etc.) e l’imprenditore Muttoni, che garantiva ingressi gratuiti ai concerti dei big, non era così pulito visto che di mezzo ci sono personaggi legati alla ‘ndrangheta piemontese. Stefano Esposito, il duro e puro per Federica Angeli, c’è dentro fino al collo, ora vedremo cosa farà la magistratura ma è divertente vedere il video di Report e il suo ‘stupore’ alla domanda “Mi spieghi questa storia”. E’ invece grottesco il silenzio attuale di Federica Angeli, che invece fino a tre giorni fa continuava ad osannare Stefano Esposito. Deve essersi sbagliata come per Tassone. Può capitare. Anche per la seconda volta?