4 dic 19 Valsusa Oggi
di Fabio Tanzilli
BUSSOLENO – In che modo i sindaci della bassa Valsusa hanno deciso di aderire (o non aderire) alla marcia No Tav dell’8 dicembre?
ValsusaOggi ha potuto leggere il verbale riservato ai sindaci, che contiene la sintesi dei contenuti emersi nell’assemblea del 22 novembre. Il verbale a cui l’articolo fa riferimento è stato mandato ai sindaci dell’Unione per poter dare l’adesione alla marcia No Tav entro il 2 dicembre, e poter quindi essere inseriti nel manifesto ufficiale.
Il verbale è stato inviato il 29 novembre dall’Unione Montana ai sindaci (prot. N. 0003030).
Si tratta di un documento interessante, in quanto vari sindaci hanno espresso la loro posizione in merito, mentre alcuni amministratori erano assenti.
Alla fine dell’incontro, come già noto, quasi tutti i Comuni si sono detti favorevoli nel far partecipare alla manifestazione No Tav l’Unione Montana.
Gli unici amministratori che in riunione si sono detti contrari sono stati Susa (con il sindaco Piero Genovese) e Sant’Antonino di Susa (con il vicesindaco Rocco Franco). Anche Borgone Susa è contrario, ma il sindaco Diego Mele era assente all’assemblea.
I tre Comuni “contro” (Susa, Borgone e Sant’Antonino di Susa) sono gli unici che non compaiono sul manifesto istituzionale dell’Unione Montana dedicato alla marcia dell’8 dicembre.
Tutti gli altri paesi sono stati messi nell’elenco, compresi Caselette e Condove, amministrati da sindaci del Pd.
E all’assemblea dei sindaci erano assenti proprio i due primi cittadini No Tav tesserati Partito Democratico: oltre a Banchieri, primo cittadino di Caselette e presidente dell’Unione Montana (che in un primo tempo aveva addirittura annunciato che l’Unione Montana non avrebbe partecipato alla marcia No Tav), mancava anche il primo cittadino di Condove Jacopo Suppo.
Caselette ha comunque partecipato all’assemblea con un proprio rappresentante, esprimendo posizione a favore della marcia. La stessa adesione è arrivata anche da Condove.
Assente anche il sindaco di Villar Dora Savino Moscia, che però ha delegato per l’incontro la collega di Almese Ombretta Bertolo, ribadendo l’adesione del Comune e dell’Unione Montana alla marcia No Tav.
Ma cosa hanno detto i sindaci e gli amministratori durante quell’incontro, secondo quanto riportato nel verbale?
Si è parlato della scelta di partecipare al corteo No Tav con la fascia tricolore. Secondo quanto scritto nel verbale, si sono espressi a favore Avigliana, Almese, Caprie, Mompantero, Venaus, Mattie, Bussoleno, Villar Focchiardo, Bruzolo, San Didero, San Giorio, Vaie, Sant’Ambrogio, Novalesa e Villar Dora.
Sul tema Tav, ci sono stati poi vari interventi, riportati nel verbale dell’incontro.
Il sindaco di Caprie Andrea Torasso ha chiesto di creare un coordinamento dei sindaci per “riflettere sul tema Tav e che riferisca all’assemblea”.
Il consigliere comunale di Mompantero Davide Gastaldo ha invece ribadito che la partecipazione dell’Unione Montana ai cortei No Tav non dovrebbe essere messa in discussione, “in quanto la maggior parte dei Comuni hanno nel loro programma la contrarietà all’opera, così come ribadito nello stesso programma dell’Unione”.
Per Caselette, il consigliere Giorgio Martini ha spiegato che sarà la giunta a pronunciarsi su come il Comune intenderà partecipare alla marcia (se con fascia tricolore o meno).
La sindaca di Bussoleno Bruna Consolini ha rimarcato durante la riunione “la necessità di diffondere un comunicato stampa sull’adesione dell’Unione Montana al corteo”. Inoltre ha chiesto all’assemblea dei sindaci “di partecipare in modo unitario”.
Per il Comune di Chianocco, il sindaco Mauro Russo ha detto che deciderà in seguito se partecipare o meno con la fascia tricolore alla marcia, ribadendo che la maggioranza consigliare è libera di partecipare come singoli componenti.
Il sindaco di Chiusa San Michele Fabrizio Borgesa ha invece espresso delle critiche sulle “fughe in avanti” fatte dal presidente Banchieri, probabilmente riferendosi al suo annuncio di non voler far partecipare alla marcia l’Unione Montana. Borgesa ha fatto presente che si tratta di “un metodo sbagliato”, visto che sulle questioni politiche c’è bisogno di “un confronto preventivo” tra i sindaci. “Non è che se bisogna gestire un’opera, che magari si inizierà a realizzare (il Tav ndR), non si possa continuare a dire no all’opera stessa” ha spiegato in assemblea.
Dello stesso avviso il sindaco di Vaie Enzo Merini, ha rimarcato “la necessità di fare un passaggio preventivo con l’assemblea dei sindaci, cosa che non c’è stata prima di alcune dichiarazioni del presidente Banchieri”.
COSA HANNO DETTO I COMUNI CONTRO LA PARTECIPAZIONE DELL’UNIONE ALLA MARCIA NO TAV
Gli unici due amministratori che all’assemblea si sono espressi contro sono il sindaco Piero Genovese (Susa) e Rocco Franco (Sant’Antonino di Susa). Il primo cittadino di Susa ha detto che “se l’Unione Montana partecipa, deve comunque garantire anche le posizioni dei contrari. Il Comune di Susa non parteciperà alla marcia, in quanto ritiene non utile il mantenimento della posizione di contrarietà al Tav, in una fase in cui sono previsti progetti definitivi, avvii di cantieri e perché in contrasto con quanto richiesto nel documento di incontro sui contenuti richiesto ai Ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente”.
Per Sant’Antonino di Susa, il vicesindaco Rocco Franco ha invece detto che è necessario “un cambiamento dell’approccio”. Ritiene che “non sia utile partecipare semplicemente per ricordare quello che è stato (l’anniversario dell’8 dicembre ndR)”.
LA POSIZIONE INTERMEDIA DI VENAUS
Secondo quanto riportato sul verbale (pubblicato qui sotto integralmente), pur ribadendo l’adesione alla marcia No Tav con gonfalone e fascia tricolore, il sindaco di Venaus Avernino Di Croce ha chiesto all’Unione Montana di partecipare al corteo dell’8 dicembre “non tanto come contrarietà all’opera, ma al suo approccio”.
Secondo il sindaco di Venaus sulla questione Tav “c’è un disorientamento piuttosto diffuso”. E ancora: “La data della manifestazione è simbolica per ricordare che l’opera viene imposta dall’alto e che testimonia un approccio sbagliato”.
IL TESTO INTEGRALE DEL VERBALE DELL’ASSEMBLEA DEL 22 NOVEMBRE (2 pagine)